sabato 25 settembre 2010

M.S.N.: no alla vivisezione!

La recente approvazione in sede europea della legge sulla vivisezione degli animali è una decisione aberrante, inqualificabile e del tutto contraria ai principi etici che un popolo civile come quello europeo dovrebbe avere.
Si è autorizzata così la possibilità di sperimentare su cani e gatti randagi (la cui unica colpa evidentemente è quella di essere stati abbandonati), senza praticare anestesia o utilizzare analgesici, con prove fisiche di sforzo fino alla conseguente morte (vedi prove di nuoto), soprattutto riproponendo sugli stessi animali usati come cavie ulteriori esperimenti (come a dire che se non sono morti subito, si procederà la volta successiva). Tutto questo disumano trattamento, se applicato realmente provocherà solo inutili e ripetute sofferenze a questi poveri animali.
Non possiamo accettare passivamente che un gruppo di burocrati senza arte ne parte, del tutto ignari della materia specifica possano decidere della vita e della morte, della sofferenza fisica e psicologica di esseri viventi come gli animali, certamente superiori moralmente a questi politicanti senza scrupoli capaci solo di fare del male gratuito ad innocenti creature.
Il Movimento Sociale Nazionalista si mobilita in tutta Italia per denunciare questa vergognosa ed immonda legge, incluso i complici di tale scempio, che con il loro voto hanno permesso di giungere all'approvazione di un crimine così efferato. Allo stesso modo ci appelliamo a tutte le forze politiche europee che come noi rifiutano l'agghiacciante pratica della vivisezione, per unire la voce di protesta portandola su scala continentale, al fine di costringere i burocrati di Bruxelles ad annullare questa decisione. Proponiamo in tal senso un vero e proprio referendum di livello europeo per cancellare questa legge infame.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 22 settembre 2010

M.S.N.: nazionalizzare le banche

Apprendiamo con piacere la notizia delle dimissioni dell'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, presentate ieri 21 settembre. Dopo aver imperversato per quindici anni, uno dei principali esponenti dei poteri forti si è finalmente levato di torno.
Troviamo scandaloso ed inaccettabile che costui abbia concesso, nel più totale silenzio (all'insaputa dei suoi stessi soci) la possibilità al governo libico di poter avviare una vera e propria scalata alle azioni della più importante banca italiana, di fatto servendo su un vassoio d'argento a Gheddafi la possibilità di diventare il maggior azionista di Unicredit. Per fortuna il signor Profumo è stato smascherato e fermato prima che i danni fossero maggiori e irreversibili.
Da anni è nota a tutti la volontà del leader libico di condizionare a suo piacimento la vita stessa dell'economia italiana, tenendoci in pugno attraverso il controllo finanziario delle più importanti e strategiche fonti di ricchezza del paese, ivi inclusa la più importante banca italiana, che con i suoi soldi tenta di comprare (soldi in parte concessi dal nostro stesso governo per pseudo risarcimenti che Gheddafi reinveste nel comprare quote azionarie delle più influenti società italiane).
Ancora una volta i poteri forti, con la complicità di governi vassalli, hanno svenduto allo straniero pezzi determinanti del nostro paese.
L'unica risposta per impedire ulteriori scalate a Unicredit e simili, è quella di nazionalizzare le banche italiane. Solo attraverso il controllo diretto dello stato si possono evitare che sciacalli di ogni provenienza possano condizionare, ricattare e distruggere le fondamenta stesse dell'economia e della finanza italiana.
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 1 settembre 2010

M.S.N.: in merito alla visita di Gheddafi

Si è conclusa ieri la visita in Italia del leader libico Gheddafi, che puntualmente come le volte precedenti s'è rivelata degradante per il nostro paese e per le nostre istituzioni che lo hanno voluto assecondare nelle sue performance. Mai però come in questa circostanza abbiamo dovuto subire passivamente le provocazioni, gli insulti ed i ricatti di quest'individuo, senza che nessuno dei nostri rappresentanti di governo ritenesse doveroso intervenire per far sentire l'autorità del proprio ruolo. Mentre Gheddafi insultava e sbeffeggiava l'Italia e la nostra civiltà cristiana, con tanto di becera propaganda filoislamica (pericolosissima ai fini del loro progetto di conquista dell'Europa), mentre degradava le donne occidentali, mentre offendeva la storia italiana, mentre ricattava pubblicamente il nostro paese e l'Europa stessa di fatto chiedendo il “pizzo” al fine di impedire di inviarci milioni di clandestini dall'Africa, ci domandiamo dove stava il governo Berlusconi? Fisicamente era lì ad applaudire inebetito alle farneticazioni del leader libico e questo ci da molto da pensare e ovviamente da preoccupare... ma da un punto di vista istituzionale era e rimane totalmente assente, succube di un individuo che ogni qualvolta giunge in Italia si comporta in modo sgarbato, quasi atteggiandosi a padrone in casa nostra.
La realtà è che l'attuale governo italiano si è svenduto alla Libia, ma non per fare gli eventuali interessi dell'Italia (come millantano da due anni, dopo aver siglato i trattati d'amicizia), bensì quelli di pochi personaggi legati al mondo delle banche e dell'alta finanza le cui mire in terra libica sono note a tutti (come ampiamente dimostra la presenza di suddette personalità al summit con Gheddafi).
Agli occhi del mondo, l'Italia ancora una volta esce umiliata e ridicolizzata da questi incontri con il rais libico, tanto che non si cadeva così in basso dai tempi infausti dell'otto settembre; anche allora come oggi disonorati e svenduti ad una potenza straniera.
Auspichiamo a questo punto che le paventate elezioni anticipate avvengano quanto presto, nella speranza di non dover più assistere passivamente a governi succubi di un nemico storico come Gheddafi che si fa beffe del nostro onore e della nostra dignità.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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