In merito agli scontri avvenuti
ieri a Roma, con pesanti cariche della polizia che hanno ferito diversi operai
delle acciaierie AST di Terni mentre protestavano sotto l’ambasciata tedesca contro
la decisione dell’azienda ThyssenKrupp di licenziare 537 lavoratori italiani, il Movimento Sociale
Nazionalista ritiene di schierarsi senza alcun dubbio con gli operai di Terni che
manifestavano per il sacrosanto diritto a salvare il proprio posto di lavoro.
Non è ammissibile che in questa
situazione di crisi occupazionale senza precedenti, il governo italiano non
faccia nulla per tutelare i posti di lavoro e la produzione nazionale,
lasciando invece al proprio destino (quindi in mezzo ad una strada) gli operai e
annientando quella capacità industriale e produttiva che un tempo era la grande
forza della nostra nazione.
Al contrario, il governo
renziano, lineare con i suoi predecessori e succube dei poteri forti con i
quali non disdegna amicizie, accordi ed interessi vari, usa le forze dell’ordine
per sopprimere l’urlo disperato del popolo che si vede cancellare ogni giorno
il suo diritto a vivere e lavorare dignitosamente.
Questa classe politica incapace ed
insensibile a comprendere le esigenze sociali del popolo, incapace ad avviare
un processo di sviluppo economico e industriale serio, ma soltanto idonea a
fare i propri interessi di clan e quelli dei poteri forti dai quali sono teleguidati,
vanno cacciati immediatamente, senza se e senza ma.
Ci rivolgiamo inoltre alle forze
dell’odine, per la quale abbiamo sempre nutrito rispetto e dato sostegno, proprio
a loro che esattamente come gli operai di Terni e di tantissime altre realtà,
si ritrovano vessati da politiche stolte, sottopagati, abbandonati anch’essi al
proprio destino, gravato dal rischio quotidiano alla quale vanno incontro nello
svolgimento del loro ruolo, a tutti coloro che portano la divisa chiediamo di
non prestare più il fianco agli ordini che arrivano da questa classe politica
indegna, squalificata dai fatti, per altro illegittima perché nessuno l’ha mai
votata.
Chiediamo alle forze dell’ordine
un atto forte in nome della Patria e del popolo italiano che da sempre
difendono, chiediamo loro di marciare al fianco degli operai, degli artigiani,
dei commercianti, dei piccoli imprenditori e dei pensionati, degli studenti e
dei disoccupati, di tutti coloro che vivono lo stesso dramma sociale, economico
e occupazionale.
Al popolo italiano è stata tolta
la sovranità e la dignità, ora anche quel poco che ci teneva in piedi come il
diritto al lavoro e ad avere una vita sociale e famigliare degna di questo
nome.
Dobbiamo essere tutti uniti
contro questi politicanti al servizio dei poteri forti (interni ed esterni che
siano), per riprenderci il nostro futuro.
Tutti insieme, senza divisioni.
"Marciare per non marcire", non è
solo uno slogan a noi caro, ma è la parola d’ordine per uscire da questa palude
e risollevare le sorti dell’Italia e degli italiani. In altre parole, tutti
insieme per avviare una nuova rivoluzione italiana.
La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista