Le rivolte cittadine nelle periferie
di Roma avvenute in questi giorni, sono la naturale conseguenza di anni di
mancata attenzione alle problematiche sociali, specie in materia di sicurezza
ed emergenza abitativa, ma pure di un’immigrazione incontrollata e selvaggia, che
ha prodotto soltanto degrado, criminalità diffusa e inevitabili tensioni con la
cittadinanza autoctona, vista anche la dimensione
raggiunta che è definibile come un’autentica invasione del nostro territorio
nazionale.
Il Movimento Sociale Nazionalista
da tempo chiede il blocco dell’immigrazione ormai divenuta di proporzioni
insostenibili, ancor più alla luce di questi tempi di crisi economica e perdita
di posti di lavoro per i nostri connazionali.
Di pari passo va anche la
problematica dei clandestini e nullafacenti stranieri, che senza occupazione e
dimora, danno vita a situazioni di illegalità e degrado, non più tollerabili
dai cittadini che ogni giorno da anni ne fanno le spese in prima persona.
Adesso servono politiche
drastiche, a cominciare dal ripristino della legalità, tramite inasprimento
delle pene detentive e concreta certezza di scontare nelle carceri i reati
commessi.
Servono espulsioni effettive dei
clandestini e stranieri che commettono reati, o che sono senza lavoro e senza
fissa dimora. Non quindi semplici fogli di via dal territorio, ma precisi piani
di rimpatrio.
Servono operazioni di presidio
dei confini di terra, attraverso la sospensione dei trattati di Scenghen e il
ritorno alla chiusura delle frontiere. Altresì serve la sospensione di
operazioni folli come Mare Nostrum (oggi sostituita dal suo clone Triton),
applicando regole d’ingaggio che consentano alla nostra Marina Militare di
impedire fisicamente alle imbarcazioni clandestine di oltrepassare le nostre
acque territoriali.
Serve la sospensione di quei trattati
internazionali che attualmente ci obbligano ad accogliere profughi-rifugiati (o
presunti tali), stabilendo per almeno un quinquennio l’interruzione della
concessione di asilo politico a chiunque, ergo impedire altri ingressi.
Servono politiche di presidio del
territorio nazionale, aumentando la presenza delle forze dell’ordine, sia con caserme
di polizia e carabinieri, sia con volanti da far circolare nelle strade, sia con
personale da impiegare. Affiancando, vista l’emergenza, anche l’esercito a
supporto delle operazioni di controllo.
Da questo punto di vista, servono
ingenti investimenti per mettere le forze dell’ordine nelle condizioni di
svolgere il proprio lavoro, poiché sulla sicurezza dei cittadini non ci può
essere alcun risparmio di risorse economiche, anzi, vanno aumentate, tagliando
invece su altri settori (come le spese della politica, come le spese per il
mantenimento dei clandestini, come i tanti sprechi della pubblica
amministrazione, come le pensioni e vitalizi d’oro, ecc….)
Il popolo italiano, specie i
residenti nelle periferie, sono stati abbandonati dallo Stato. Comprendiamo
quindi perfettamente il senso di disagio, di rabbia, di rivolta che nasce, come
a Tor Sapienza, nei riguardi di un sistema che non è più tollerabile.
Riteniamo sia giunto il tempo di
riprendere il controllo delle nostre città, per questo siamo al fianco di tutti
i cittadini che sentono il bisogno e il dovere di scendere nelle strade e dire
basta al degrado, alla criminalità e all’invasione.
L’imperativo ora è uno solo:
ridare l’Italia agli italiani!
La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista