giovedì 20 novembre 2014

Movimento Sociale Nazionalista: «Rabbia nelle periferie italiane? Siamo con il popolo che dice basta!»

Le rivolte cittadine nelle periferie di Roma avvenute in questi giorni, sono la naturale conseguenza di anni di mancata attenzione alle problematiche sociali, specie in materia di sicurezza ed emergenza abitativa, ma pure di un’immigrazione incontrollata e selvaggia, che ha prodotto soltanto degrado, criminalità diffusa e inevitabili tensioni con la cittadinanza autoctona,  vista anche la dimensione raggiunta che è definibile come un’autentica invasione del nostro territorio nazionale.
Il Movimento Sociale Nazionalista da tempo chiede il blocco dell’immigrazione ormai divenuta di proporzioni insostenibili, ancor più alla luce di questi tempi di crisi economica e perdita di posti di lavoro per i nostri connazionali.  
Di pari passo va anche la problematica dei clandestini e nullafacenti stranieri, che senza occupazione e dimora, danno vita a situazioni di illegalità e degrado, non più tollerabili dai cittadini che ogni giorno da anni ne fanno le spese in prima persona.
Adesso servono politiche drastiche, a cominciare dal ripristino della legalità, tramite inasprimento delle pene detentive e concreta certezza di scontare nelle carceri i reati commessi.
Servono espulsioni effettive dei clandestini e stranieri che commettono reati, o che sono senza lavoro e senza fissa dimora. Non quindi semplici fogli di via dal territorio, ma precisi piani di rimpatrio.
Servono operazioni di presidio dei confini di terra, attraverso la sospensione dei trattati di Scenghen e il ritorno alla chiusura delle frontiere. Altresì serve la sospensione di operazioni folli come Mare Nostrum (oggi sostituita dal suo clone Triton), applicando regole d’ingaggio che consentano alla nostra Marina Militare di impedire fisicamente alle imbarcazioni clandestine di oltrepassare le nostre acque territoriali.
Serve la sospensione di quei trattati internazionali che attualmente ci obbligano ad accogliere profughi-rifugiati (o presunti tali), stabilendo per almeno un quinquennio l’interruzione della concessione di asilo politico a chiunque, ergo impedire altri ingressi.
Servono politiche di presidio del territorio nazionale, aumentando la presenza delle forze dell’ordine, sia con caserme di polizia e carabinieri, sia con volanti da far circolare nelle strade, sia con personale da impiegare. Affiancando, vista l’emergenza, anche l’esercito a supporto delle operazioni di controllo.
Da questo punto di vista, servono ingenti investimenti per mettere le forze dell’ordine nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro, poiché sulla sicurezza dei cittadini non ci può essere alcun risparmio di risorse economiche, anzi, vanno aumentate, tagliando invece su altri settori (come le spese della politica, come le spese per il mantenimento dei clandestini, come i tanti sprechi della pubblica amministrazione, come le pensioni e vitalizi d’oro, ecc….)
Il popolo italiano, specie i residenti nelle periferie, sono stati abbandonati dallo Stato. Comprendiamo quindi perfettamente il senso di disagio, di rabbia, di rivolta che nasce, come a Tor Sapienza, nei riguardi di un sistema che non è più tollerabile.
Riteniamo sia giunto il tempo di riprendere il controllo delle nostre città, per questo siamo al fianco di tutti i cittadini che sentono il bisogno e il dovere di scendere nelle strade e dire basta al degrado, alla criminalità e all’invasione.
L’imperativo ora è uno solo: ridare l’Italia agli italiani!

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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