martedì 22 marzo 2011

M.S.N.: pronti ovunque alle barricate contro l'invasione

Stiamo assistendo in questi giorni ad un'invasione senza sosta e senza precedenti delle nostre terre, da parte di clandestini provenienti dalla Tunisia. Soltanto negli ultimi due mesi sono giunti sulle nostre coste circa 15.000 immigrati, e ne sono previsti almeno altri 300.000 già pronti ad arrivare nelle prossime settimane. Una situazione totalmente insostenibile e particolarmente pericolosa, che ovviamente crea una forte e comprensibile preoccupazione; ma la cosa più allarmante ci sembra essere senza dubbio l'operato di chi è chiamato in questo momento a gestire l'emergenza. Ci riferiamo al governo italiano, ed in particolar modo al ministro dell'interno Maroni, che fino ad ora non hanno mosso un solo dito per fermare quest'invasione, limitandosi unicamente a lasciarsi cadere tutto addosso, abbandonando i cittadini italiani e le autorità locali ad affrontare da soli l'emergenza. Lampedusa ne è un esempio lampante, con oltre 5.000 clandestini che bivaccano sull'isola, a fronte di una popolazione locale di circa seimila persone, tanto che gli stessi lampedusani hanno preso in mano l'iniziativa, esasperati dai continui sbarchi, cercando di impedire l'attracco in porto di altre navi e soprattutto facendo le barricate contro l'ipotesi scellerata del governo di stabilire sull'isola una tendopoli. In questo siamo dalla parte della popolazione di Lampedusa, sostenendoli pienamente nella loro battaglia di difesa del territorio, che di fatto si trasforma nella sacrosanta difesa del suolo italiano dall'invasione straniera.
Fa specie che il governo Berlusconi, dopo le tante roboanti promesse elettorali sul tema dei clandestini, oggi non intenda muoversi per fermare in alcun modo le imbarcazioni che giungono dalla Tunisia, quando queste si trovano ancora fuori dalle nostre acque territoriali, né che provi a limitarsi a soccorrerle soltanto in mare per poi costringerle a fare marcia indietro (come anche la leader del Front National, Marine Le Pen ha suggerito nei giorni scorsi).
Noi del Movimento Sociale Nazionalista abbiamo più volte ribadito che l'unico modo oggi per bloccare quest'invasione fermando l'emergenza sbarchi, sia quello di dare ordine alla Marina Militare di fare fuoco contro qualunque imbarcazione tenti di entrare illegalmente nelle nostre acque territoriali, proprio come avviene in altri paesi europei che s'affacciano nel Mediterraneo (su tutti la Spagna socialista di Zapatero). Qualunque altro sistema si adotti non servirà a niente, se non a portarci unicamente a danni maggiori, come già possiamo notare in questi giorni.
Ci chiediamo allora cosa aspettano i vari Berlusconi, Maroni e La Russa, che detengono rispettivamente il comando del Governo, del ministero degli Interni e della Difesa, a salvaguardare il nostro territorio e la nostra popolazione? Limitarsi a sbraitare contro la Comunità Europea sperando questa prenda qualche clandestino, la dice lunga su quanto deboli e completamente in confusione siano questi signori che ci amministrano. Ancor peggio è ritenere di poter risolvere la situazione appioppando a tutte le regioni italiane questa massa di disperati, spostando così il problema all'intera nazione e facendone cadere le conseguenze da qui in avanti su tutto il popolo italiano.
Questo governo si è dimostrato subito pronto ad appoggiare gli interessi anglo-francesi, partecipando militarmente ad una guerra assurda quale quella in Libia, con tanto di dispiegamento di forze e mezzi, mentre la nostra Italia sta subendo da settimane ininterrottamente un'autentica invasione, senza che si sia dato ancora ordine alle nostre difese militari di bloccare chi ci invade. Questo governo ha fallito su tutta la linea e sta con il suo immobilismo e con l'incapacità dei suoi ministri trascinando la Patria a danni peggiori.
A questo punto riteniamo comprensibile che, sull'esempio dei cittadini lampedusani, tutti gli italiani si mobilitino per difendere la propria terra, alzando ovunque le barricate (nel caso, come sembra, di arrivo di altri clandestini), considerato che le nostre autorità competenti hanno gettato totalmente la spugna per piegarsi alle imposizioni e disposizioni dei poteri forti mondiali (incarnati dalla Ue) che intendono trasformare l'Italia in un agglomerato multietnico e senza più identità, da poter sfruttare e gestire per le loro esigenze presenti e future.
Il Movimento Sociale Nazionalista si schiera dalla parte di tutti gli italiani che amano la nostra Patria e che saranno pronti ovunque e con ogni mezzo a difenderla. Noi non abbiamo tradito e non tradiremo mai il nostro Popolo e la nostra Nazione.


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

sabato 19 marzo 2011

M.S.N.: soddisfatti per la sentenza europea sul crocifisso

In merito alla sentenza della Corte Europea sul crocifisso, il Movimento Sociale Nazionalista dichiara quanto segue:


apprendiamo con enorme soddisfazione la decisione giunta ieri da Strasburgo, nella quale la Grande Camera della Corte Europea assolve l'Italia dall'accusa di violazione dei diritti umani, per l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, stabilendo che la presenza del suddetto simbolo religioso non è una violazione della libertà religiosa, o di pensiero, né interferisce od offende in alcun modo la coscienza degli alunni. Il simbolo rappresenta la storia e le tradizioni di questo paese e di fatto può e deve rimanere al suo posto.Una sentenza che riteniamo possa finalmente porre la parola fine (o quasi) a tutti quei squallidi tentativi di cancellare le tracce della nostra civiltà, da duemila anni inconfutabilmente cristiana, e segna un confine oltre il quale d'ora in avanti i nemici della cristianità e dell'identità storica dei popoli europei dovranno fermarsi.Un'importante vittoria in difesa della nostra storia e della nostra cultura, che dobbiamo tenerci stretta e saper preservare anche in futuro, considerato che altri attacchi di questo tipo siamo certi potranno ancora arrivare alla nostra civiltà. Oggi come sempre il nostro grido sale forte: IN HOC SIGNO VINCES!

La Segreteria Nazionale

Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 17 marzo 2011

M.S.N.: i 150 anni di unità nazionale

Si celebra oggi il 150° anniversario dell'unità d'Italia.
Per questa ricorrenza avremmo voluto vedere una nazione profondamente diversa, governata seriamente ed efficacemente, senza il degrado e la rabbia con cui invece siamo costretti a fare i conti tutti i giorni...
Il paese è sempre più in crisi, migliaia di italiani hanno perso il lavoro ed altrettanti sono ormai prossimi a perderlo; ogni giorno i piccoli e medi imprenditori, i commercianti e gli artigiani sono costretti a chiudere le proprie attività; moltissime famiglie non riescono più ad arrivare alla fine del mese, a saldare le rate dei mutui o gli affitti di casa, così come a pagare le bollette energetiche o peggio, fare la spesa. La delinquenza imperversa ovunque, mentre l'impunità sembra essere l'unica cosa “sicura”. In questi giorni intanto, siamo letteralmente invasi da migliaia di clandestini provenienti dal nord Africa, senza che nessuno prenda provvedimenti per limitare o fermare decisamente questo fenomeno. Nella piccola Lampedusa sono sbarcati nelle ultime settimane circa diecimila immigrati, senza scordare che si prevede nei prossimi mesi l'approdo di altri 300.000 disperati. Mentre accade tutto ciò, chi ha responsabilità di governo che fa? Assenti... O meglio, c'è chi si occupa di risolvere soltanto i propri problemi giudiziari e quelli del capo; chi si occupa di disonorare la nazione facendo levare i tricolori per sventolare altre bandierine, rifiutandosi di ascoltare l'inno nazionale, e lavorando per rendere sempre più disunita anziché unità questa povera Patria.
E nelle opposte fazioni? Ancor più miseria: c'è chi ulula alla luna, chi pensa al gossip altrui, chi lavora soltanto per salvare o consolidare la propria carriera politica e quella del proprio clan d'appartenenza....
Questa è solo una breve descrizione di come l'Italia si sia ridotta oggi, nel suo 150° anniversario, che certamente nessuno dei nostri padri fondatori, né dei successivi patrioti si sarebbe mai immaginato. Una nazione che ha dato generazioni di eroi per unire e difendere la Patria, su tutti ricordiamo le gesta epiche culminate con la vittoria sulle sponde del Piave, dove si fermò lo straniero invasore, non può oggi, per colpa di politici incompetenti o peggio menefreghisti finire sempre più nel baratro.
Questo governo, e chi lo ha preceduto, hanno soltanto contribuito anno dopo anno a togliere i “mattoni” della casa Italia, facendola definitivamente crollare, anziché lavorare ad una sana “ristrutturazione”.
Ciò che riteniamo indispensabile per onorare al meglio una grande nazione quale riteniamo essere il nostro paese, è quello di portare davvero a compimento una rivoluzione culturale e politica che dia un'inversione di rotta alla nave Italia, prima che sprofondi in torbide acque dove non potrà più risalire. Ma per farlo c'è bisogno di credere in chi come il nostro movimento si batte da anni per ripristinare ordine, sicurezza, moralità e ricostruire finalmente lo stato sociale, unica via di salvezza per l'Italia. Nel nostro programma politico crediamo senza troppa presunzione esserci le fondamentali ricette di questa rivoluzione. Al contrario, nell'operato delle varie forze politiche che occupano indegnamente da anni il parlamento, incluso i ruoli istituzionali, vi è la prova inconfutabile di una pessima ed inefficace gestione. A questo punto sono gli italiani stessi che dovranno rendersene conto e mandare a casa chi per anni li ha presi in giro con promesse e favole.
Noi inseguiamo questo cambiamento, perché siamo certi che è questa la strada per onorare al meglio i 150° dell'unità nazionale.
Oggi più che mai il nostro grido è forte e convinto: w l'Italia!


Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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