martedì 27 gennaio 2009

M.S.N.: ora basta! Fermiamo l'immigrazione.

Stiamo assistendo in questi giorni ad un’innumerevole ondata di violenze e di atti di arroganza da parte di extracomunitari, di clandestini e di immigrati vari.
La rivolta dei clandestini nel Cpt di Lampedusa, le proteste degli africani a Massa, le manifestazioni pro-Palestina prese a pretesto dai musulmani per occupare strade, piazze e luoghi religiosi cristiani, più una serie sconcertante di stupri, rapine e pestaggi ad opera di rom e banditi vari dell’est Europa, dovrebbero far ragionare seriamente le istituzioni su quelli che sono gli immediati provvedimenti da attuare per arginare e sopprimere il fenomeno su larga scala che stiamo subendo.
Invece, sia il presidente del consiglio sia il ministro Maroni continuano ad arrampicarsi sugli specchi, continuano a fare dichiarazioni da campagna elettorale, continuano in questo teatrino del colpo al cerchio ed uno alla botte, temendo o non essendo affatto in grado di mettere in pratica le uniche soluzioni possibili per rendere il nostro paese sicuro sotto ogni aspetto: nazionale, sociale, giuridico e dell’ordine pubblico. Per dirla alla De Niro, questo governo ed in particolar modo Berlusconi e Maroni sono solo “chiacchiere e distintivo”.
Invitiamo per l’ennesima volta le nostre istituzioni a prendere immediati provvedimenti
partendo dagli unici punti possibili per risolvere il problema alla radice:

1) Uscita immediata dai trattati di Scenghen e chiusura delle frontiere. Conseguente
blocco agli ingressi nel nostro paese dei rumeni e degli altri immigrati comunitari
dell’est Europa.
2) Chiusura di tutti i campi nomadi ed espulsione forzata dall’Italia degli zingari.
3) Espulsioni immediate e forzate dei clandestini, entro 24 ore dal loro arrivo. Blocco di ogni concessione di asilo politico. Stop a nuovi flussi o sanatorie. Fuoco contro le imbarcazioni che entrano nelle nostre acque territoriali.
4) Processo per direttissima, con ergastolo e castrazione fisica per gli stupratori. Pena di morte per chi attraverso queste violenze commette pure l’omicidio. Obbligo per
questo tipo di reati alla permanenza della custodia cautelare, senza i benefici dei domiciliari, né del rito abbreviato.
5) Impiego su tutto il territorio nazionale di almeno centomila militari per il contrasto
della criminalità, con regole d’ingaggio che permettano l’uso delle armi e la possibilità di effettuare arresti e blitz.
6) Impedimento agli immigrati ed ai clandestini di effettuare manifestazioni sul nostro
territorio, di qualunque forma. Concessione ai militari di disperdere con la forza delle armi ogni tentativo di manifestare ad opera di questi soggetti.

Lo abbiamo detto molte volte ormai: stiamo vivendo una situazione d’emergenza sotto ogni aspetto, a causa del fenomeno immigratorio. Bisogna perciò porre in atto uno stato d’emergenza nazionale e procedere senza ulteriori tentennamenti con l’attuazione di leggi speciali e fortemente repressive, al fine di ridurre allo zero o quasi la gravità che incombe da tempo nel nostro paese.
Invitiamo altresì il ministro Maroni a dimettersi dalla carica che occupa, poiché ha solamente dimostrato di non essere affatto in grado di risolvere i problemi sulla sicurezza e sull’immigrazione clandestina. Non bastano certo i proclami leghisti per sistemare quest’emergenza, né i provvedimenti farsa. Ci vogliono solamente gli attributi e soprattutto la volontà vera di persone oneste e determinate a ridare l’Italia agli italiani su ogni piano: identitario, sociale, giuridico.
In questo e per questo noi lavoriamo da tempo. Forse siamo rimasti gli unici a farlo veramente, ma non sappiamo se ciò è più un onore o piuttosto un’amara constatazione.....


Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 14 gennaio 2009

M.S.N.: no all'ingresso della Croazia in Europa. Prima vengono i diritti degli esuli.

Gravissime e vergognose le posizioni assunte dal governo italiano, nella persona del ministro degli esteri Frattini, che da Zagabria, il 12 gennaio, impegnato per un vertice con esponenti delle istituzioni croate e slovene ha annunciato la necessità di far entrare a tutti i costi la Croazia in Europa, dichiarando che l’Italia sarà il promotore e l’artefice di quest’ingresso.
In nome di tutti i caduti italiani vittime delle foibe, in nome di tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati che sono stati costretti ad abbandonare quelle terre, le loro case ed i loro beni, esprimiamo il nostro totale sdegno alle parole del ministro Frattini e alla posizione assunta dal nostro governo in favore della Croazia. Definire l’Italia il principale sponsor per l’ingresso dei croati in Europa, e farsi addirittura carico di questa iniziativa, è un insulto alla memoria di chi per causa di quello stato (anche se sotto la federazione jugoslava) ha visto morire i propri cari, ha visto rubare con la forza i propri beni, ha dovuto abbandonare per sempre quelle terre.
Il Movimento Sociale Nazionalista non scorda il passato, a differenza della pseudo“destra” che oggi ci governa, ritenendo perciò necessario intraprendere ogni iniziativa ci sarà possibile per fermare l’ingresso dei croati nella Ue, almeno fino a quando lo stato della Croazia non avrà restituito i beni immobili ed i terreni (ancora di proprietà demaniale) alle famiglie degli esuli e risarcito equamente quelli non più di proprietà pubblica ma ceduti ai privati.
Nel nostro piccolo siamo pronti ad avviare una raccolta firme in tutta Italia per chiedere di porre il veto all’ingresso della Croazia in Europa, certi del fatto che se questo governo non darà seguito alle nostre richieste, sarà inevitabilmente smascherato di fronte alle innumerevoli menzogne raccontate nel corso degli anni. In quel caso tutte le associazioni per i diritti degli esuli sapranno che An, Lega e Pdl gli hanno abbandonati (in realtà non gli hanno mai tenuti in considerazione, se non per ottenerne il voto) stringendo patti scellerati con chi ancor’oggi è nemico del nostro paese e degli esuli stessi. Si vergognino questi avvoltoi senza coscienza e senza morale.
L’Italia ha la possibilità di porre il veto se solo lo volesse, costringendo i croati a cedere su qualcosa che per molti anni non hanno mai voluto nemmeno sentire. Il nostro governo ha il dovere materiale e soprattutto morale di rendere giustizia ai nostri connazionali istriani, fiumani e dalmati, cogliendo al volo l’unica occasione realmente fattibile per risolvere una volta per tutte questa triste faccenda.
Ma a quanto pare, gli interessi economici-commerciali hanno più importanza della giustizia che da oltre 60 anni i nostri connazionali stanno ancora aspettando.
Il Movimento Sociale Nazionalista rimarrà sempre e solo dalla parte degli esuli di Istria-Fiume-Dalmazia, quand’anche fossimo gli ultimi rimasti. Non ammaineremo mai questa bandiera, nè abbandoneremo i nostri sfortunati connazionali che per colpa del becero comunismo hanno vissuto sulla loro pelle un dramma che ancor’oggi persiste.
Non si tratta di un pregiudizio di fondo. Si tratta solo di giustizia. La Croazia avrà tutti i suoi diritti quando avrà prima esplicato tutti i suoi doveri.
Fu già commesso un errore anni fa dando via libera alla Slovenia, che così non ha più dovuto pagare per i suoi crimini. Non commettiamo due volte lo stesso tragico ed infame sbaglio...

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 13 gennaio 2009

L'Associazione culturale Italia Nazionalista Cristiana aderisce in blocco al M.S.N.

Il Movimento Sociale Nazionalista ha il piacere di annunciare ufficialmente l’ingresso nel nostro partito del sig. Dario Reinardi, presidente e fondatore dell’associazione Italia Nazionalista Cristiana.
Con la sua adesione il movimento si assicura una persona di sicuro spessore morale e di grande coerenza politica, insieme alla totale collaborazione sul piano delle attività storico-culturali con l’associazione che egli attualmente presiede.
L’ingresso del sig. Reinardi nel M.S.N. garantisce inoltre l’adesione in blocco di tutti i 13 soci che compongono la sua associazione.
Al sig. Reinardi e a tutti i suoi soci va il nostro più caloroso benvenuto, sicuri di poter insieme svolgere un grande lavoro, negli interessi del movimento e della nostra amata Patria.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

3 gennaio 2008-2009: primo anniversario del Movimento Sociale Nazionalista

In data 3 gennaio 2009, abbiamo celebrato il primo anniversario della costituzione del Movimento Sociale Nazionalista, formazione politica della quale mi pregio d’essere il fondatore ed il segretario nazionale in carica.
I buoni propositi con i quali partimmo un anno fa posso dire essere rimasti sostanzialmente invariati, nonostante i molteplici cambiamenti avvenuti sullo scenario politico, e malgrado una serie di circostanze avverse che hanno rallentato non poco il nostro sviluppo interno.
Ad ogni modo ora è tempo di stilare i primi bilanci di questa nostra esperienza politica.
Da un punto di vista strutturale del partito, bisogna essere sinceri, siamo andati incontro ad alcune difficoltà e di certo le nostre pochissime risorse economiche non hanno agevolato affatto l’andamento di crescita che prevedevamo potesse esserci già nel primo semestre del 2008.
Se a questo aggiungiamo la mancanza di una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, l’impossibilità di avere uno spazio mediatico adeguato, che nel nostro caso era ed è ridotto allo zero, la momentanea indisponibilità di sedi idonee dove introdurre le nostre sezioni, più una serie di lente procedure burocratiche da dover affrontare, il tutto ha inevitabilmente fatto sì che per un certo periodo di tempo ci siamo trovati in una situazione di autentico stallo. Nonostante le innumerevoli difficoltà siamo andati avanti lo stesso, ed è proprio per questo che voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento a tutti i camerati, collaboratori ed iscritti che si sono dati da fare per sopperire comunque a queste carenze, con grande forza di volontà, con spirito di sacrificio, spendendo tutto il proprio tempo libero per la realizzazione di quest’ambiziosa proposta politica. Quel tempo libero, mi preme sottolinearlo, che di fatto è stato tolto alle proprie esigenze personali e soprattutto alle rispettive famiglie. Tutta questa straordinaria prova di dedizione e di sincero attaccamento alla causa che perseguiamo, non possono altro che garantirmi di aver trovato un gruppo di uomini veri, onesti, leali e dal grande spessore morale, senza dei quali il movimento non avrebbe potuto continuare ad esistere tanto a lungo.
A voi tutti va il grande merito dei risultati fin qui ottenuti e la gratitudine per quanto costruito quest’anno all’interno del M.S.N.
I propositi per il nuovo anno saranno perciò mirati per prima cosa a rafforzare la nostra presenza su tutto il territorio nazionale, a fornire sedi stabili ed adeguate ai nostri militanti, a trasformare i nuclei territoriali in vere sezioni, punti di riferimento per ogni camerata che vuole iscriversi, ma anche punti d’appoggio per eventuali collaborazioni con altri movimenti d’area. Per fare tutto ciò c’è senz’altro bisogno ancora del supporto di ognuno di voi, di un maggiore impegno materiale e morale, senza tentennamenti. Questo è un sacrificio che chiediamo nuovamente a tutti coloro che vogliono o vorranno in futuro contribuire alla crescita di questo movimento. Siamo certi che solo percorrendo decisi questa strada potremmo soddisfare le richieste di tutti, a partire da coloro che si sono avvicinati in questi mesi al M.S.N. salvo poi fare marcia indietro perché impossibilitati a trovare dei referenti locali. Quanto al lato economico, faremo tutto quanto ci sarà possibile per sopperire alle carenze attuali, consci del fatto che si può comunque lavorare dignitosamente ed efficacemente anche con quel poco che ci è dato di avere a disposizione. Sotto questo aspetto è importante essere in grado di trovare nuove idee, sviluppando iniziative che garantiscano contemporaneamente introiti e visibilità. Tutto il sostegno ottenuto in questi dodici mesi ci ha fatto comprendere a pieno che il progetto avviato è più che valido e condiviso. Ora non resta che fare in modo di svilupparlo concretamente e definitivamente.
Passiamo ora ai rapporti avuti nell’anno appena conclusosi con le altre forze politiche che gravitano nell’area della destra: qui bisogna fare una serie di riflessioni.
Fin dall’inizio chiedemmo la possibilità di costruire una coalizione che potesse raggruppare tutti i movimenti della destra sociale, radicale e nazionalista, pur mantenendo ognuno la propria identità ed autonomia, al fine di affrontare insieme e con maggior sicurezza, oltre che con più credibilità, le tornate elettorali future, in particolar modo quelle che ci vedranno impegnati nel prossimo giugno.
Questo nostro ripetuto appello, salvo alcune rare eccezioni, non è stato minimamente accolto.
Sapevamo perfettamente che almeno fino al dopo elezioni europee del 2009 non si poteva pretendere nulla di diverso, ma almeno speravamo di poter scorgere all’orizzonte maggior senso di responsabilità da parte di tutti. Il discorso sappiamo essere rimandato alla prossima estate, dopo la conclusione dei giochi elettorali, i quali attualmente sono ancora fonte di un’ultima ubriacatura collettiva. Le previsioni parlano chiaro: per la nostra area si prospetta un’altra solenne delusione, proprio perché nessuno vuole comprendere la necessità di fare un fronte comune. Tutti vanno divisi, tutti torneranno inevitabilmente a casa a mani vuote.
Per onor di cronaca però bisogna dare atto ad alcune forze politiche, nella fattispecie Forza Nuova ma anche realtà più piccole come Azione Nuova, di aver optato per la scelta unitaria. I primi lo hanno fatto attraverso il comunicato ufficiale del segretario Fiore (riproposto poco tempo fa anche sul nostro blog), gli altri rispondendo direttamente con favore al nostro appello unitario. Non è ancora tardi per sperare, ma il punto è che senza l’appoggio anche di Fiamma Tricolore e La Destra, ogni buon proposito di coalizzarsi si rivelerà pressoché ininfluente ai fini elettorali. Perciò, lo dico con un certo rammarico, immagino che questa piattaforma comune alla quale si ambisce non potrà altro che essere presa in esame solo fra sei mesi o forse anche dopo l’estate.
Altra questione sarà invece avviare comunque una collaborazione generale sulle tematiche quotidiane, al di fuori di quelli che sono i giochi elettorali. Da questo punto di vista assicuriamo ai movimenti che ci hanno contattato, così come a tutte quelle realtà politiche locali che ci hanno chiesto una cooperazione sui singoli territori provinciali, che daremo tutta la nostra disponibilità, indipendentemente da quelli che potranno essere i rapporti con i leaders nazionali dei partiti in questione. Anche una semplice raccolta firme su una tematica condivisa, svolta insieme agli altri movimenti, può considerarsi una base di partenza. Noi non poniamo certo veti a nessuno. Tutti i movimenti di destra sono i benvenuti. Speriamo di esserlo altrettanto noi per gli altri, cercando di non dover più assistere alle varie accuse e ad alcune critiche che da quest’area sono gratuitamente giunte al nostro movimento, non tanto per una questione programmatica o metodica, quanto invece per l’idea errata che spesso alberga in questo nostro mondo, nel voler intravede in ogni nuovo partito che nasce una sorta di concorrente, una specie di contenitore atto a disperdere voti ed energie. Nulla di più falso per quanto ci riguarda. I molteplici appelli alla costruzione di una casa comune sono stati portati avanti unicamente dal nostro movimento, senza mai precludere a nessuno il nostro appoggio, senza mai negare di porgere la nostra mano agli altri, senza soprattutto porre alcun veto verso chicchessia Forse è proprio questa propensione a voler perseguire l’unità dei movimenti che ci differenzia da tutti gli altri. Ma questa non vuole essere affatto una polemica, solo un dato di fatto che ci rende di fronte alla storia sereni e con la coscienza pulita.
Quanto ai rapporti più strettamente nel senso del termine, possiamo comunque dire di aver ricevuto sostegno e plausi per le nostre iniziative in modo trasversale da vari esponenti locali ed iscritti di Forza Nuova, Fiamma Tricolore e La Destra. Purtroppo a livello nazionale le cose non sono andate nello stesso modo, nel senso che i contatti sono stati pari allo zero, nonostante la nostra totale disponibilità espressa più volte nel voler farci carico di instaurare un tavolo per avviare un dialogo serio e costruttivo fra tutti i partiti d’area.
Probabilmente solo con Fiore ci potranno essere eventuali confronti, dal momento che egli stesso si è fatto promotore di quanto chiedevamo anche noi fin dall’inizio. Con Forza Nuova sappiamo esserci una grande sintonia, che speriamo si possa trasformare a breve in una vera alleanza. Diverso invece è il percorso con gli altri partiti, che allo stato attuale delle cose è ridotto unicamente a qualche sporadico contatto con alcuni esponenti locali. Ciononostante ribadiamo fiduciosi il nostro auspicio che il 2009, nel suo secondo semestre, porti finalmente ad un cambiamento di mentalità e ad una maggiore volontà da parte di tutti di aprirsi agli altri senza remore.
Passando alle attività del movimento, ci tengo con orgoglio a sottolineare le iniziative che abbiamo lanciato sul finire del 2008, e che speriamo possano diventare una grande battaglia che ci contraddistinguerà nel nuovo anno. Il referendum per il blocco dell’immigrazione islamica, il ripristino dei nostri valori e delle nostre tradizioni ovunque saranno colpite, il taglio drastico agli stipendi dei parlamentari, benefici inclusi, la reazione contro lo stalinismo europeo, per la costruzione di una nuova Europa. E non ultimo l’appoggio ad iniziative urgenti avviate da altri movimenti come il mutuo sociale. Per non scordare infine i dieci punti che nei giorni scorsi abbiamo proposto per risolvere la questione clandestini.
Siamo certi che su questi principali temi si possa collaborare tutti insieme, camerati di ogni provenienza partitica, cogliendo così al volo l’occasione per unire almeno in questi frangenti tutte le nostre forze. Noi siamo qui, io sono qui. Sempre a disposizione per l’interesse della Patria e del popolo italiano.
Vogliamo infine ringraziare quanti ci hanno riservato nel corso dell’anno attestati di stima, vicinanza ed incitamento a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso, scrivendoci lettere a volte brevi ma significative, altre volte profondamente intense.
Un ringraziamento anche ai bloggers che si sono spesi per rendere vivo lo spazio di questo sito. Lo abbiamo riservato per voi, per la vostra libertà d’espressione. Fatene sempre un uso serio e costruttivo.
A tutti voi, camerati e italiani che ci siete stati vicini in questo 2008, esprimo la mia personalissima gratitudine. Auguri di buon 2009 a tutti. E che Dio ci assista.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 9 gennaio 2009

L'invasione dei clandestini continua.... Governo italiano, se ci sei batti un colpo!

I circa duemila clandestini sbarcati sulle nostre coste durante la settimana di natale rappresentano l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di quanto andavamo dicendo da tempo: questo governo, al pari di quello precedente, non è affatto in grado di poter gestire la piaga dell’immigrazione irregolare, né probabilmente intende farlo davvero.
I proclami in pompa magna da parte dei leghisti durante la campagna elettorale, le tanto decantate espulsioni, le promesse di rigidi pattugliamenti, e più in generale tutte quelle ridicole speranze che giungevano dal roboante quanto tragicomico accordo con la Libia, non hanno prodotto alcun frutto.
L’invasione procede senza sosta e senza il minimo intervento da parte delle istituzioni per frenare in qualche modo, qualsiasi modo, un processo tanto enorme quanto dannoso per il nostro paese. E non bastano alcune decine di rimpatri voluti dal ministro Maroni per poter illudersi di risolvere la questione, a meno che questo non gli serva per gettare altro fumo negli occhi agli italiani e tenerli calmi, dal momento che si ritrovano tutti comprensibilmente infuriati. Non è forse proprio per la questione immigrazione che hanno vinto le elezioni i signori della lega e del pdl? Già, ma tant’è....
Tralasciamo le ridicole posizioni del nostro premier, che prima promette l’uscita dai trattati di Scenghen,(durante la campagna elettorale) salvo poi ritirare la proposta (a vittoria ottenuta); facciamo finta di dimenticarci delle sue parole d’ordine, come “fermezza” e “tolleranza zero”, salvo poi dimostrarsi debole e vassallo dei diktat europei; tralasciamo pure l’ingenuità con cui s’è fatto abbindolare per l’ennesima volta da quel Gheddafi che tutto vuole, fuorché essere d’aiuto al nostro paese. Verrebbe infatti da chiedersi come sia possibile che il signor presidente del consiglio non abbia ancora compreso che è in atto un processo di invasione di stampo islamico del nostro continente, al fine di conquistarci non più con le armi, bensì con l’innumerevole presenza sui nostri territori, e che proprio la Libia, paese musulmano, si fa carico di favorire questo tragico progetto, lasciando appunto partire migliaia di clandestini verso le nostre coste (guarda caso tutti di provenienza nordafricana, mediorientale, ed islamica in generale).
Possiamo tralasciare tutto quanto hanno fin qui detto e fatto (o meglio, non fatto), ma non possiamo permettere che la situazione continui a restare pressoché immutata negli anni, con l’unica conseguenza di degenerare, danneggiando l’Italia settimana dopo settimana, mese dopo mese. Su questo punto non possiamo proprio transigere. Ed allora viene da chiedersi sarcasticamente: governo italiano, se ci sei batti un colpo.... Sì perché fin’ora abbiamo solo sentito proclami, ma nella concretezza delle azioni sono stati unicamente degli ectoplasmi... Quanto deve persistere questa pantomima? Quanto ancora intendono affidarsi alle chiacchiere, e quando invece ai fatti prendendo seri ed efficaci provvedimenti? Attendono forse una rivolta popolare? Attendono forse che gli italiani comincino a farsi carico da soli di risolvere la questione? Non ci si lamenti allora se poi cominceranno a verificarsi azioni di intolleranza nei riguardi di questa ondata di invasori, per cacciarli, per costringerli ad andarsene dalla nostra terra. Poiché, ci dispiace per i soliti ben pensanti e buonisti di professione, il popolo italiano ne ha le scatole piene di veder usurpare la propria terra, i propri diritti di cittadini, e soprattutto quei denari pubblici che andrebbero investiti a beneficio di tutti, anziché dirottati al mantenimento di questi disperati di ogni provenienza.
Per conto nostro, invece che perderci in altre inutili chiacchiere ed in sterili propagande elettorali, vogliamo piuttosto offrire il nostro contributo alla risoluzione del problema, rilanciando un piano concreto che invitiamo il governo a prendere in seria considerazione.
Il Movimento Sociale Nazionalista ribadisce quindi la sua linea di fermezza e chiede al premier Berlusconi e al ministro Maroni di adottare immediatamente delle misure speciali per arginare questo fenomeno oramai fuori controllo, partendo dai seguenti dieci punti:

1- chiusura immediata delle frontiere ed uscita dai trattati di Scenghen
2- schieramento della marina militare a presidio delle coste nazionali, e dell’esercito a presidio dei valichi di frontiera
3- regole d’ingaggio speciali che consentano ai nostri militari di fare fuoco contro qualunque
imbarcazione violi le nostre acque territoriali (come avviene in altri paesi tipo la Grecia).
4- divieto assoluto di andare a soccorrere le imbarcazioni che si trovano fuori dalle nostre acque
territoriali, lasciandole invece andare incontro al proprio destino.
5- espulsione immediata e forzata (attraverso rimpatri con aerei e navi) entro 24 ore di
qualunque clandestino sia giunto sul nostro territorio. I clandestini di cui si ignora il paese di
provenienza, dovranno comunque essere riaccompagnati al confine, e nel caso di irregolari
giunti via mare, andranno ricaricati sulle carrette e riaccompagnati fuori dalle nostre acque
territoriali.
6- divieto per almeno 5 anni di rilasciare concessioni di asilo politico (questo perché nel corso
degli anni è diventato un pretesto con cui gli irregolari, facendone richiesta, riescono a restare
molto tempo nel nostro paese, evitando così le espulsioni).
7- interruzione immediata degli accordi stipulati con la Libia, a partire dall’erogazione di denaro
pubblico per il pseudo risarcimento.
8- blocco dell’immigrazione e di tutti i ricongiungimenti famigliari (per almeno 5 anni).
9- Stop ad ogni sanatoria per extracomunitari.
10-Avvio di un graduale rimpatrio degli immigrati, man mano che scadono i permessi di
soggiorno.
Noi crediamo che sia solo questa la via per una sana e drastica soluzione al cancro immigratorio che sta devastando la nostra nazione. Non è più tempo di perdersi in chiacchiere, né tanto meno è pensabile trovare altre soluzioni più morbide al contrasto del problema. Il tempo del buonismo è scaduto. Ora è giunto il tempo di attuare leggi speciali e dure, poiché è la situazione in cui siamo sprofondati che ce lo impone. In questi casi di estrema emergenza, non resta altro che attuare estremi rimedi. Diversamente da ciò, sarebbe e sarà inesorabilmente la fine......

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

M.S.N.: Presa di posizione sulle dichiarazioni di Fini

In queste ultime settimane ci sono arrivate molte richieste per conoscere la nostra opinione sulle ennesime e vergognose dichiarazioni di Fini, rilasciate lo scorso dicembre in merito alla questione delle leggi sulla razza del 1938 e le relative accuse mosse al Vaticano.
Inizialmente non ci interessava proprio commentare le farneticazioni del presidente della camera, dal momento che nel farlo avremmo unicamente regalato un’eccessiva pubblicità alla figura di un individuo che, contrariamente, meriterebbe solo di essere totalmente ignorato. Per questo abbiamo tralasciato in queste settimane ogni naturale istinto di rispondere a tono al signor Fini. Ma le richieste che ci sono giunte erano molte, così riteniamo d’obbligo offrire una risposta a tutti i nostri camerati e simpatizzanti, al fine di soddisfare anche la logica correttezza d’informazione.
Quello che possiamo dire è che ci ritroviamo anche in questa occasione ad esprimere tutto il nostro disappunto, ma contemporaneamente pure la nostra totale indifferenza alle parole di un individuo che oramai colleziona mese dopo mese, anno dopo anno, pessime figure che lo qualificano da solo per quello che è realmente. E la durissima risposta dell’organo di stampa ufficiale della Chiesa, “l’Osservatore Romano” ne è una lampante conferma. Per non parlare inoltre del fatto che per la prima volta è stato capace di tirarsi addosso in modo trasversale le ire di tutto il mondo cattolico. Ma questo è affar suo: se vuol cimentarsi nel fare l’antifascista e l’anticlericale di professione, se ne assuma tutte le conseguenze, ma almeno si faccia dare qualche lezione dai suoi “mentori” di rifondazione comunista, vuoi mai che alla lunga ne conquisti pure la leadership... A questo punto non ci stupiremmo proprio più di nulla....
Premesso comunque che a tal signore avremmo consigliato il silenzio, che molte volte è più utile che fare pessime figure parlando a sproposito, in ogni caso d’ora in avanti non vogliamo più soffermarci a commentare le ripetitive performance voltagabbana dell’attuale presidente della camera, che come ha espresso pure il giornale del Vaticano, sono unicamente individuabili nel suo mero opportunismo politico/carrieristico, anche se francamente non sappiamo quanto potranno ancora giovargli. Alla lunga tutti si stanno rendendo conto di quanto in realtà valga un politico incoerente e opportunista come egli dimostra di essere. Probabilmente soffre da circa quindici anni di una forte crisi identitaria, sia politica che personale, al punto da inalberarsi in argomenti cui nessuno gli chiede più conto. Nemmeno i più accaniti antifascisti si cimentano ancora e con la stessa frequenza mensile, in tematiche storiche pari a quelle che invece vedono protagonista il signor Fini. A meno che sotto non ci siano strani disegni pilotati direttamente da ambienti giudaico-massoni, del quale egli si farebbe in qualche modo il portavoce....il che spiegherebbe allora molte cose... Ad ogni modo riteniamo che alla fine ognuno debba rispondere sempre e solo alla propria coscienza, ammesso che la si possieda davvero, guardandosi ogni giorno allo specchio, ovviamente se si ha il coraggio di farlo veramente...
Per quanto ci riguarda, questi tipi di complessi noi non gli abbiamo mai avuti, né ieri né oggi.
Siamo forti delle nostre convinzioni e guardiamo con orgoglio al nostro passato, serenamente proiettati al futuro. Le scelte degli altri non ci interessano. Chi vuole fare politica solo per interesse personale, per carrierismo, per opportunismo di ogni genere e forma, ha l’imbarazzo della scelta su quale partito collocarsi.
Noi invece non abbiamo alcun dubbio quale sentiero percorrere: è la strada che punta dritta a fare esclusivamente gli interesse della Patria e del popolo italiano, sempre con onore e con dignità.
Per tutto il resto lasciamo alla storia il compito di spazzare via gli avvoltoi e gli impostori di turno.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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