mercoledì 7 dicembre 2011

Movimento Sociale Nazionalista: "Insorgere contro il governo dei banchieri e della casta!"

Come da previsioni la manovra economica del governo Monti colpisce senza messe misure i ceti medio/bassi, le classi lavoratrici e le famiglie, lasciando praticamente intatti i soliti noti, cioè gli intoccabili della casta e la fascia più benestante, quella dei ricchi. La crisi in sostanza non viene fatta pagare a chi di fatto l'ha provocata, ma sempre e soltanto a chi l'ha subita e da essa è già stato dissanguato oltre ogni limite sopportabile.
Si parte dalla riforma pensionistica: chi ha lavorato una vita si trova costretto a veder prolungata in modo esponenziale l'età per accedere alla pensione, in particolar modo le donne, che dalla riforma sono le più colpite. Inoltre le pensioni non vengono affatto adeguate al costo della vita, mentre tutte le spese attorno aumentano (bollette energetiche, benzina, iva, ecc.). In compenso vengono ancora una volta assicurati i vitalizi d'oro alla casta politica, poiché considerati come “diritto” acquisito intoccabile, incluso i loro stipendi onerosi (che nessuno intende dimezzare).
Si prosegue con i lavoratori. Per i dipendenti solo ulteriori tasse, nessun adeguamento dei salari ed in aggiunta perfino lo scandalo del prelievo di parte del TFR e liquidazioni: un vero furto intollerabile ed inaccettabile!
Per gli autonomi ulteriore aumento delle tasse previdenziali, ossia il colpo finale per far chiudere le piccole aziende, la cui realtà è già di per se in crisi nera, altro che sviluppo e crescita!
Si passa alle famiglie: oltre all'aumento dell'iva (che graverà su tutti i beni di consumo) e delle bollette energetiche, della benzina e dei bolli auto e su conti correnti, arriva la stangata più grossa: la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa (o casa unica), che ora prenderà il nome di Imu. Non paghi di ciò si è deciso pure di aumentare gli estimi catastali, con incrementi percentuali da far rabbrividire: fino al 60%, a “discrezione” dei comuni. Questa è forse la decisione più ignobile di tutta la manovra, perché davvero iniqua, un vero colpo mortale che insieme al non adeguamento delle pensioni al costo della vita produrrà milioni di nuovi poveri, indebitati fino al collo o peggio ancora costringerà molte famiglie a finire in mezzo ad una strada. Qui si dimentica un punto fondamentale: la casa è un diritto intoccabile, non un bene da tassare, considerato che moltissime famiglie hanno pagato o stanno ancora pagando con molto sacrificio le rate del mutuo per potersi assicurare un tetto sopra la propria testa. Su questo il Movimento Sociale Nazionalista dichiara battaglia senza tregua fino a che questa infamia tornerà ad essere cancellata, ed a tal proposito siamo pronti ad appoggiare qualunque partito o associazioni vorranno come noi battersi per la difesa di questo sacrosanto principio inviolabile, oggi toccato dai potenti della casta.
Se questi signori pensano che vi sarà “crescita” con tutti questi aumenti e nuove tasse, hanno fatto proprio male i loro conti. Se questi signori pensano che ci voglia rigore allora ci dovrebbero spiegare perché non sono stati tagliati gli stipendi dei parlamentari, i loro vitalizi, le spese più disparate dell'apparato politico, ma pure le spese insensate nel settore militare, dalle missioni internazionali sui vari scenari di guerra, alla produzione di armi e mezzi bellici (vedi i nuovissimi cacciabombardieri) che francamente non ci servono proprio a niente?
A pagare in sostanza sono sempre gli stessi, la povera gente, mentre ricchi e privilegiati mantengono al sicuro i propri benefici, come del resto era ampiamente prevedibile fin dall'insediamento dell'esecutivo Monti. Per giustificare il loro operato cercano di spaventare gli italiani dicendo loro che se non applicano tali manovre tutto crollerà: ma è esattamente il contrario. Se applicheranno queste inique e sanguinose manovre allora sì che tutto il paese cadrà definitivamente nella miseria più nera. Altro che crescita, altro che equità!
Questo illegittimo governo, che nessun cittadino ha mai eletto, ancora una volta dimostra di essere al servizio del potere centrale europeo, di esser parte integrante delle lobbie nazionali e della casta politica (che infatti è stata solo apparentemente sfiorata dalla manovra, giusto per gettare un po' di fumo negli occhi al popolo).
Il Movimento Sociale Nazionalista si mobilita e chiede a tutto il popolo italiano di ribellarsi ed insorgere con tutti gli strumenti a nostra disposizione, affinché queste folli riforme economiche vengano bloccate sul nascere ed il governo Monti venga mandato immediatamente a casa.
Noi siamo e saremo sempre con il popolo, per la Patria!
La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 24 novembre 2011

Movimento Sociale Nazionalista: “Difendere lo Ius Sanguinis per difendere l'Italia!”

In merito alle parole di Napolitano volte a chiedere la cancellazione dello Ius Sanguinis, e successive proposte di legge depositate al senato da parte di esponenti della sinistra per dare cittadinanza agli immigrati nati nel nostro territorio nazionale, il Movimento Sociale Nazionalista dichiara quanto segue:
se il signor presidente della repubblica sostiene che sia folle non dare la cittadinanza ai bambini extracomunitari nati in Italia, noi invece sosteniamo che sarebbe folle darla cancellando lo Ius Sanguinis, ultimo baluardo rimasto per la difesa della nostra identità nazionale e della nostra storia. Se passasse una normativa del genere, che in questi giorni alcuni esponenti del PD hanno già presentato come disegno di legge al senato, si verificherebbe un danno enorme ed insanabile che distruggerebbe per sempre l'italianità del nostro paese, oltre a recare gravissimi danni sociali ed economici in chiave futura. Infatti, si produrrebbe un effetto domino che farebbe arrivare nel nostro territorio ondate di immigrati (molti più di quanti non ne siano finora giunti), incentivati dalla consapevolezza che basterebbe far partorire le loro donne qui da noi, per avere assicurata la permanenza nel nostro paese e conseguentemente ricevere la cittadinanza italiana, a prescindere se costoro avranno o meno poi un lavoro con cui mantenersi. Milioni di persone da dover sostentare, a cui dover assicurare sanità, case popolari, lavoro, pensioni, ecc.. Per non dimenticare che esiste già una nutrita presenza di immigrati che attualmente risiedono regolarmente o irregolarmente nel nostro paese, e che già molti problemi recano, senza che se ne facciano arrivare degli altri. Nel giro di poco tempo ci ritroveremo invasi da milioni di stranieri che non potremo più allontanare in alcun modo, con una situazione che finirebbe fuori controllo (tensioni sociali in primis) e nell'arco di qualche anno ci vedrebbe sovrastati e divenir minoranza etnica nel nostro stesso paese....
Questi politici di sinistra, appoggiati dai terzopolisti, incluso l'ex uomo della destra italiana, Gianfranco Fini, fra i più entusiasti di tale legge, ci domandiamo con quale coraggio sono disposti ad arrivare a conseguenze così estreme, che tradiscono l'esistenza stessa della nazione Italia? Forse per i soliti tornaconti elettorali? Non sarebbe invece più sensato ed opportuno aiutare in questo momento le famiglie italiane? I lavoratori italiani? Incentivare la natalità nel nostro paese con iniziative che portino le nostre giovani coppie a costruirsi una famiglia, a formarsi una base solida su cui posare le fondamenta del proprio futuro?
In questi tempi di crisi generale una legge simile sarebbe un'autentica follia e rappresenterebbe la morte definitiva della nostra Patria. Perciò a queste proposte di legge così pericolose, inconcepibili e dannosissime noi ci opporremo con tutte le nostre forze, sostenendo chiunque come noi intenderà fin da subito fare le barricate per fermare con ogni mezzo a nostra disposizione questa follia suicida. Noi siamo e saremo sempre in prima linea, perché difendere lo Ius Sanguinis, significa difendere l'Italia, così come i nostri padri ce l'hanno consegnata e come noi abbiamo l'assoluto dovere di trasmetterla intatta alle successive generazioni..
Ora più che mai gridiamo "L'ITALIA AGLI ITALIANI!"

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 11 novembre 2011

M.S.N.: "Indire immediatamente nuove elezioni."

In merito alla crisi di governo che ha portato alla caduta dell’attuale esecutivo in carica e conseguenti dimissioni del premier Berlusconi, il Movimento Sociale Nazionalista chiede al presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano di indire immediatamente nuove elezioni.
Siamo assolutamente contrari a qualsiasi altra soluzione, sia si tratti di governo tecnico, sia si tratti di governo di cosiddette larghe intese.
Riteniamo che spetti soltanto al popolo sovrano decidere da chi essere guidato, anche e soprattutto in questa delicata fase della vita economica italiana e mondiale. Non possiamo accettare le solite trame di palazzo e giochi di potere chiaramente figlie della famigerata prima repubblica, che nulla portano se non ad aggravare ulteriormente l’instabilità di una nazione e la dissoluzione definitiva del suo tessuto sociale.
Confidiamo nel buon senso di tutti coloro che in queste ore proclamano di voler fare gli interessi del paese, sperando diano davvero seguito a queste parole e non cerchino invece la via che più fa comodo ai propri interessi personali o di fazione. Ugualmente auspichiamo che il presidente della repubblica non dia ascolto alle proposte di governicchi che stanno tentando di mettere in piedi in queste ore e dall’alto della sua posizione faccia rispettare la democrazia dando in mano al popolo esolo ad esso la decisione di scegliere da chi farsi governare per i prossimi anni.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 21 settembre 2011

M.S.N.: A fianco dei lampedusani contro l'invasione!

Da alcuni giorni sono ripresi gli sbarchi di clandestini sulle nostre coste e contemporaneamente sono ricominciate pure le rivolte di immigrati nei centri di accoglienza. L'ultima ed eloquente sommossa sta avvenendo in queste ore nell'isola di Lampedusa, dove migliaia di tunisini hanno inscenato gravi proteste, appiccato incendi, devastato edifici e dato vita a scontri pesanti con le forze dell'ordine, minacciando addirittura di far saltare in aria alcune bombole del gas.
La popolazione lampedusana, comprensibilmente esasperata da un fenomeno che si protrae dall'inizio dell'anno e che ha visto transitare oltre 50.000 clandestini, subendo quotidianamente l'arroganza, la violenza e gli atti criminali di questi individui, ora è pronta a mettere la parola fine scendendo in campo in prima persona, pur di tutelare la difesa del proprio territorio e della propria gente, incluso impedire fisicamente l'approdo sull'isola di altri immigrati.
Nel frattempo il governo Berlusconi, che a parole ha sempre promesso di risolvere la situazione, ma che nei fatti non fa sostanzialmente nulla, si dimostra ancora una volta, per l'ennesima volta, incapace di gestire e soprattutto di fermare quest'emergenza, tanto che l'unica cosa a cui ha pensato in questi mesi è quella di spostare da un centro all'altro i clandestini, allargando così il problema a tutto il territorio italiano. Le tanto decantate espulsioni di fatto non ci sono state, se non in minima ed irrisoria parte, tanto da fungere come palliativo per tenere buoni gli italiani.
Comprendiamo perfettamente la rabbia e le preoccupazioni dei cittadini di Lampedusa e vogliamo esprimer loro la nostra totale vicinanza, assicurando la nostra presenza al loro fianco nella battaglia che vorranno intraprendere in difesa di quelle terre, che poi sono a tutti gli effetti terre d'Italia (cosa questa che il governo ha totalmente dimenticato), oramai invase da orde di immigrati clandestini. Una battaglia sacrosanta a cui il governo Berlusconi ha rinunciato da tempo, tradendo di fatto non solo il mandato elettorale, ma in primis la Patria stessa.


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 8 settembre 2011

M.S.N.: "Sì alla risoluzione per il riconoscimento della Palestina."

In questi giorni, una certa ICJP (organizzazione che riunisce tutti i parlamentari ebrei del mondo) si trova negli Stati Uniti per cercare di impedire che l'Onu il 20 settembre voti la risoluzione unilaterale per il riconoscimento dello stato palestinese.
Noi del Movimento Sociale Nazionalista auspichiamo invece che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non si faccia minimamente condizionare da questi gruppi di potere sionisti, che in tutti i modi cercano di impedire venga riconosciuta e compiuta giustizia per le popolazioni martoriate in terra di Palestina. Quei poteri legati ad uno stato, Israele, da sempre responsabile delle privazioni ai palestinesi della loro sovranità, dei loro diritti, del loro poter vivere liberi ed indipendenti nelle proprie terre, quelle stesse terre che i sionisti hanno portato via con la forza e con il terrore.
La risoluzione che potrà e dovrà esser votata in modo favorevole fra una decina di giorni all'Onu, rappresenta l'occasione unica per riparare a decenni di ingiustizie e violazioni. Solo così si potrà giungere ad un vero processo di pace in quelle zone così colpite dall'odio e dalla violenza. Quell'odio e quella violenza che il sionismo mondiale continua ad alimentare anche attraverso iniziative come queste in sede Onu, ostacolando l'approvazione di un sacrosanto diritto naturale quale quello di riconoscere uno stato ed un popolo ad esistere.
La risoluzione va votata, senza se e senza ma. Auspichiamo pertanto che tutti facciano il loro dovere e non diano più ascolto a quelle lobbie di potere sioniste che ancora una volta cercano di imporre la loro influenza in funzione degli interessi israeliani, a discapito di tutti gli altri.
Noi siamo dalla parte del popolo palestinese, oggi, come ieri, come sempre.
Palestina libera ed indipendente!


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 16 agosto 2011

M.S.N.: "Maroni parla.... ma l'invasione continua...."

I dati ufficiali del ministero dell'interno ci informano che dal gennaio di quest'anno fino ad oggi sono sbarcati sulle coste italiane oltre 52.000 clandestini, ed ancora ne stanno arrivando, come possiamo constatare anche in questi giorni (circa 2.000 immigrati solo nelle ultime 48 ore).
Il ministro Maroni intanto continua a sostenere di aver la situazione sotto controllo e nella conferenza stampa di ieri si è perfino spinto oltre sostenendo come l'emergenza sia stata fin qui ben gestita.... Ora, che il ministro sia solito fare propaganda con il suo flauto da incantatore di serpenti è cosa nota e del resto perfettamente in sintonia con la linea politica del suo partito, ma che di fronte ad un'emergenza senza sosta che vede letteralmente invasa la nostra nazione egli si permetta di uscirsene con dichiarazioni così paradossali, considerato il ruolo che occupa, lascia ben intuire a che livelli disperati è giunto questo governo ed i suoi principali protagonisti.
L'inerzia e l'incompetenza del ministro dell'interno di fronte questo tipo di emergenze è ormai un dato di fatto ed ovviamente è sotto gli occhi di tutti, ma è ancor più preoccupante ciò che ha annunciato in vista della fase successiva... Egli infatti sostiene che soltanto il 40% delle richieste di asilo politico saranno respinte, ciò significa che il 60% dei clandestini (considerato che tutti hanno chiesto asilo) verrà in qualche modo regolarizzato per restare nel nostro territorio (praticamente una nuova sanatoria...). Dunque a queste persone immaginiamo verranno concessi alloggi popolari (ovviamente a discapito dei cittadini italiani che da anni sono in lista d'attesa) e attraverso accordi da farsi con le categorie imprenditoriali (come annunciato da Maroni) daranno loro un lavoro (deduciamo attraverso agevolazioni e incentivi alle imprese per l'assunzione degli immigrati) andando quindi a discapito ancora una volta dei cittadini italiani, in particolar modo dei giovani e dei disoccupati.
Se vogliamo salvaguardare il futuro della nostra nazione e del nostro popolo, non possiamo accogliere più alcun immigrato, e coloro che in questi mesi sono giunti nel nostro territorio nazionale, in modo clandestino, vanno immediatamente rimpatriati. Non è pensabile che in questi tempi di crisi economica, si privi da un lato gli italiani del già scarso lavoro, e dall'altro si occupi il paese con moltitudini di immigrati, che non si sa come vivranno, se non di espedienti, andando ad alimentare la già nutrita schiera della criminalità, organizzata o micro.
Il Movimento Sociale Nazionalista ancora una volta propone le uniche soluzioni possibili per contrastare e fermare l'emergenza che ormai si è trasformata in invasione incontrollata, e sono le seguenti:
1) presidio militare dei confini e blocco navale contro qualunque imbarcazione tenti clandestinamente di entrare nelle nostre acque territoriali, con ordine di sparare in caso di tentato ingresso.
2) rimpatrio immediato dei clandestini presenti nel nostro territorio nazionale entro 48 ore, attraverso ponti aerei o navali.
3) divieto di rilasciare altri permessi di soggiorno o permessi temporanei. Blocco per almeno 5 anni del rilascio dello status di rifugiato politico/di guerra.
Congiuntamente a queste proposte, per l'ennesima volta, a costo di sembrare ripetitivi, chiediamo urgentemente le dimissioni del ministro Maroni, persona totalmente inadeguata a svolgere il ruolo che attualmente occupa, come ampiamente dimostrato in questi tre anni di mandato, e primo responsabile del disastro nazionale nel quale l'Italia si trova, a causa dell'invasione incontrollata di clandestini, che egli non ha saputo né voluto bloccare con la necessaria fermezza.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 1 luglio 2011

M.S.N.: "Bocciamo la folle riforma di Tremonti".

Nei giorni scorsi il governo Berlusconi annunciava l'introduzione di una riforma del fisco da considerarsi addirittura “epocale”. Pur dubitando fortemente di tanta baldanza negli annunci tipicamente pubblicitari, tanto cari al premier, immaginavamo comunque che finalmente si intervenisse seriamente sul taglio della spesa pubblica e sugli sprechi, cercando in questa fase di avere un occhio di riguardo per i lavoratori e per le classi medio-basse. Invece dobbiamo constatare che ancora una volta le scellerate visioni economiche del ministro Tremonti, con la complicità di tutto il suo Esecutivo, portano non solo a non tagliare praticamente nulla, almeno dove realmente serve, ma addirittura aumenta la distruzione dello stato sociale, l'annientamento quasi definitivo del ceto medio (ormai passato ad uno stato di semi-povertà) riducendo sul lastrico lavoratori ed artigiani, commercianti e piccoli imprenditori, pensionati e precari.
Il taglio dell'Irpef praticamente non c'è stato, se non in forma francamente discutibile, che porterà soltanto ad abbassare le tasse ai ricchi. Ridurre tutto in tre aliquote (del 20-30-40%) verrà comodo solo alle grandi aziende, ma lascerà sostanzialmente invariata la pressione fiscale per i piccoli e medi imprenditori, per gli artigiani e commercianti. Questo provvedimento è un'autentica farsa messo in piedi per agevolare ancora una volta i grossi industriali, e per far scomparire tutti gli altri (e non sarà certo un caso se alla Marcegaglia, leader di Confindustria, questa riforma piace, come annunciato proprio ieri...).
L'abolizione dell'Irap, ammesso che la tolgano realmente, avverrà soltanto fra tre anni, ovvero quando le tante aziende attualmente in difficoltà e salassate dal fisco, avranno definitivamente chiuso i battenti. Francamente l'entrata in vigore dal 2014 non serve proprio a niente, se non a gettare il solito fumo negli occhi.
Intanto si pensa di far pagare la crisi a chi di certo non l'ha provocata, tanto che è allo studio pure l'aumento dei ticket sanitari. Ma la cosa più folle è la scelta di aumentare dell' 1% le aliquote Iva, cosa che provocherà un incremento dei prezzi dei beni di consumo del tutto insostenibile per le famiglie, già ridotte sul lastrico, e che per l'economia stessa rappresenterà un colpo mortale, poiché inevitabilmente vi saranno sostanziali cali dei consumi. Ci domandiamo se domani mattina per comprare un litro di latte ed un chilo di pane i pensionati, gli operai, i precari dovranno chiedere un mutuo in banca?
Sul capitolo dei tagli della spesa pubblica siamo totalmente alla farsa. Ci si aspettava un taglio netto agli stipendi dei parlamentari e di tutti gli amministratori locali, invece niente, se non cifre irrisorie messe lì tanto per gettare fumo negli occhi.... Ci si aspettava la cancellazione totale dei vitalizi, dei vari benefici e delle spese inutili della politica, ed invece resta sostanzialmente tutto come prima. Ci si aspettava un netto intervento sugli stipendi e pensioni dei manager, invece non viene toccato niente. Ci si aspettava un consistente taglio alle inutili missioni militari di “guerra” (o di “pace” che dir si voglia), in giro per il mondo, ed invece ovviamente non cambia niente.
Ma signor ministro e signor presidente del consiglio, ci volete dire dove sta questa epocale riforma?
Questi sono soltanto i punti più essenziali, poiché la lista sarebbe assai lunga.... Ma è sufficiente questo per poter stabilire che di “epocale” questa riforma del fisco ha solo una cosa: porterebbe senza dubbio al fallimento totale dell'Italia, che già di suo è vicina alle condizioni in cui attualmente si trova la Grecia, se non si interviene subito in modo diametralmente opposto, specie sui tagli delle spese pubbliche.
Ma restando in queste condizioni, ed anzi aggravandole con delle non riforme, ci infileremo ben presto in una situazione tale che ci porterà come l'Argentina di alcuni anni fa. Questo governo ed il suo ministro dell'economia da un lato sono totalmente fermi sul piano degli interventi atti a ridurre le spese e le tasse, dall'altro hanno in mente la folle idea di aumentare la pressione fiscale, ben mascherata dietro l'assurdo incremento dei prezzi di consumo, facendo pagare la crisi a chi di suo la sta pagando ingiustamente già da diversi anni. Tutto questo mentre i più ricchi ancora una volta potranno godere di ulteriori regali, ed i politici mantenere intatti i loro benefici. Questa è in poche parole la riforma che renderà sempre più solida la famigerata Casta.
Bocciamo senza mezzi termini la non “riforma” di Tremonti, e per il bene del paese auspichiamo l'immediata cancellazione di tale progetto suicida. Inclusa la necessità che questo governo di incompetenti abbandoni quanto prima le redini del comando, onde evitare danni ben peggiori e completamente irreparabili.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 31 maggio 2011

M.S.N.: la nostra posizione sui referendum del 12-13 giugno

In occasione dei quesiti referendari del 12-13 giugno, il Movimento Sociale Nazionalista esprime la propria posizione in favore del SI, chiedendo pertanto l'abrogazione delle leggi approvate in materia di privatizzazione dell'acqua, energia nucleare e legittimo impedimento.


Siamo contro la privatizzazione dell'acqua, che consideriamo un bene del popolo cui nessuno può impossessarsene, né gestire per i propri scopi di lucro. Chiediamo che la gestione torni totalmente pubblica e che nessuno possa imporre prezzi secondo i propri interessi commerciali. L'acqua appartiene al popolo, non ad aziende private!
Siamo contro il nucleare, forma energetica pericolosa per la sicurezza pubblica e per la salute stessa dei cittadini (come recenti tragedie hanno dimostrato). Da questo punto di vista noi chiediamo l'introduzione di energie alternative, quali la solare e l'eolico.
Siamo contro le scappatoie dei politici per evitare di farsi processare, per questo siamo contrari al legittimo impedimento, che non è altro che l'ennesimo modo per farla franca. Restiamo dell'idea che il principio fondamentale “la legge è uguale per tutti” deve continuare a rimanere tale, a maggior ragione per i rappresentanti delle istituzioni.


Invitiamo fermamente tutti i cittadini italiani a partecipare a questi quesiti referendari, poiché in gioco vi sono i destini stessi del nostro popolo e delle future generazioni. Se ci tolgono l'acqua, se ci impongono un pericolo come il nucleare, se i politici possono ancora una volta farla franca di fronte alle proprie malefatte, non c'è più speranza di ripresa per questo paese.
Il referendum del 12-13 giugno rappresenta l'occasione unica per fermare la follia suicida messa in atto da questo governo ultraliberista, ponendo rimedio a danni che, se lasciati passare, sarebbero pressoché irreversibili.



La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 18 maggio 2011

M.S.N.: valutazioni sulle elezioni amministrative 2011

Gli esiti elettorali delle amministrative 2011 ci consegnano un quadro sostanzialmente chiaro, che potremmo brevemente così riassumere:



1) l'asse PdL-Lega Nord sta definitivamente crollando sotto i colpi delle loro stesse contraddizioni, puniti dalle falsità propinate in tutti questi anni pur di farsi votare. Gli italiani, stufi di farsi prendere in giro, da un certo punto di vista cominciano ad aprire gli occhi, non credendo più agli incantatori di serpenti ed ai venditori di fumo di cui il duopolio Berlusconi-Bossi s'è fatto interprete.
2) il cosiddetto Terzo Polo, sostanzialmente rimane nella mediocrità, incidendo ben poco, ed in particolar modo il tanto decantato Futuro e Libertà dai risultati ottenuti dimostra essere solo un agglomerato confuso senza forza e senza “futuro”, che in pratica sullo scenario politico nazionale non conta e non conterà proprio niente. La fine di un esperimento fallito in partenza.
3) l'asse Vendola-Bersani, pur fra mille litigi, divisioni e contraddizioni al loro interno, intanto è riuscita a mettere in piedi un accozzaglia di liste e listini, per lo più di estrema sinistra, che ha assorbito una parte di delusi del centro-destra. Segnale preoccupante se consideriamo i danni che questi politici potrebbero fare qualora andassero al potere (governo Prodi docet).
4) cresce il voto di protesta, oggi rappresentato principalmente dalle liste del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, che infatti ha avuto buonissimi risultati, in taluni casi anche clamorosi. Da questo punto di vista, rispetto ad altre liste, sono stati quelli che più sono riusciti ad intercettare il malcontento generale degli italiani.
5) la destra radicale (o estrema) continua a non spostarsi da una situazione di stallo che dura da anni, sostanzialmente mancando ancora una volta al salto di qualità. Nonostante in alcuni piccoli comuni si sia riusciti ad eleggere qualche consigliere comunale, in realtà sullo scenario che conta si è lasciato a Grillo e alle sinistre la capacità di intercettare i voti dei delusi, e la rabbia generale degli italiani. Grave sbaglio, con cui per diversi anni si dovrà fare i conti, considerato che i “treni” passano una volta soltanto ed il voto di protesta oggi più che mai doveva essere indirizzato verso quest'area. Insomma, nonostante gli sforzi, la solita prova che conferma la necessità urgente di rivoluzionare tutto al proprio interno, poiché così non si andrà mai da nessuna parte. E certo non è utile che i dirigenti delle liste d'area enfatizzino in queste ore risultati francamente di poco conto, perché non è certo trastullandosi con il nulla che si potrà dare un segnale concreto all'intera “area”.


Ciò stabilito, per quanto riguarda i prossimi ballottaggi il Movimento Sociale Nazionalista, che al primo turno ha sostenuto con il voto le liste di Forza Nuova (dove presenti), indica come scelta unica l'astensione totale. Il 29-30 maggio, meglio restare a casa.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 29 aprile 2011

M.S.N.: bombardamenti in Libia, l'ennesima vergogna di questo governo.

La decisione di partecipare ai bombardamenti sulla Libia è l'ennesima dimostrazione che in Italia vi è un governo del tutto succube delle potenze straniere, incapace di portare avanti una linea ferma e coerente in politica estera. Infatti è bastata una telefonata del presidente americano Obama, per convincere il premier Berlusconi a dare il suo assenso ad inviare bombardieri italiani contro le città libiche, quando per molte settimane si era affrettato a sottolineare che non un solo colpo sarebbe stato sparato dall'Italia. Stessa “coerenza” utilizzata nei rapporti con Gheddafi, dove fino a qualche mese fa ci si dichiarava amici, salvo poi cambiare schieramento in corsa appena il vento era cambiato, correndo entusiasti tra le fila dei nemici, capitanati da Sarkozy. Ancora una volta abbiamo dato prova di fronte al mondo di essere un paese senza attributi e senza un governo forte, capace soltanto di chinarsi al potente di turno. L'incoerenza, la vigliaccheria, l'inaffidabilità ed il tradimento dimostrati in questi mesi, continuano ad essere un marchio d'infamia che ci portiamo dietro dall'infausta data dell'otto settembre 1943, e che si ripete nostro malgrado anche oggi, per colpa di politicanti deboli ed incapaci.
In tutto questo risulta ancor più singolare sentire le lamentele della lega nord, sempre pronta a tuonare e a fingere indignazione quando siamo a ridosso della campagna elettorale, ma altrettanto pronta a calarsi le braghe ed a scendere a qualunque compromesso pur di non perdere la propria fetta di potere, come dimostrano le recenti sciagurate decisioni in tema di immigrazione clandestina con la concessione di permessi di soggiorno a circa venticinquemila tunisini.
Le imminenti elezioni amministrative rappresentano l'occasione giusta per dare un segnale forte ed inequivocabile a questo governo di incapaci ed ai cialtroni della lega. Per questo confidiamo nel voto degli italiani verso quell'area nazional-popolare che rimane ad oggi l'unica alternativa ad un sistema fallimentare che da oltre quindici anni ci portiamo dietro.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

sabato 16 aprile 2011

M.S.N.: solidarietà ad Andrea Antonini e Casa Pound

Il Movimento Sociale Nazionalista esprime totale solidarietà al vicepresidente di Casa Pound, Andrea Antonini, vittima due giorni fa di un vile attentato. Riteniamo gravissima questa escalation di violenza che già da molto tempo va avanti, in particolar modo nella città di Roma e che ora passa ad un livello ancor più grave e pericoloso. Dopo le aggressioni fisiche ai militanti, gli attentati incendiari e dinamitardi alle sedi dei vari movimenti ed associazioni d'area, ora la violenza insensata degli estremisti di sinistra si sposta addirittura oltre, mandando degli utili idioti a sparare addosso ai propri avversari. Questo è il segnale inequivocabile che esistono ancora degli imbecilli che vorrebbero riportare lo scontro politico agli stessi livelli degli anni di piombo, al punto da esser disposti perfino ad uccidere, in nome del loro odio ideologico. Le ripetute denunce che da anni un po' tutti nell'area della destra abbiamo fatto, ed i gravi episodi che si susseguono da molto tempo, a testimonianza della pericolosità della situazione, non sono evidentemente bastati agli inquirenti per mettere in condizione di non nuocere i responsabili di queste violenze. Ci auguriamo che non si voglia aspettare oltre, né si sottovaluti minimamente i tanti segnali che sono giunti, poiché il clima è a tutti gli effetti divenuto insostenibile. Intanto, come se non bastasse, altri utili idioti si danno da fare in queste ore usando i mezzi d'informazione (sullo stesso esempio dei loro tristi predecessori) per diffondere improbabili ed assurde teorie complottistiche, nel tentativo ridicolo di far ricadere le colpe su un regolamento di conti all'interno del mondo della destra, ovviamente per depistare ed allontanare le responsabilità dai veri autori e mandanti di quel vile gesto. Purtroppo per loro è un film già visto e, come non ha funzionato negli anni di piombo (poiché alla fine la giustizia ha fatto il suo corso ed ha smascherato i terroristi di sinistra) neppure questa volta riusciranno nel loro misero intento diffamatorio. Con la differenza che rispetto agli anni settanta, ora abbiamo a che fare con dei patetici individui ridotti a copiare (pure male) gli insegnamenti dei loro falliti mentori. Auspichiamo che le autorità competenti facciano luce quanto prima sugli avvenimenti, rintracciando e mettendo nelle patrie galere mandanti ed esecutori di questi veri e propri attentati terroristici. Al camerata Antonini auguriamo pronta guarigione, rinnovando a lui e all'associazione Casa Pound la nostra totale solidarietà.


Michele Marini - Segretario Nazionale Movimento Sociale Nazionalista

martedì 5 aprile 2011

M.S.N.: il disastro dell'invasione, Maroni dimettiti!

L'invasione delle nostre terre continua giornalmente senza sosta. Migliaia di clandestini approdano sulle nostre coste ininterrottamente da oltre due mesi, senza che il governo italiano fermi a monte il fenomeno, partendo come più volte abbiamo suggerito dallo schieramento della marina militare, operando così un blocco navale contro chiunque tenti di entrare nelle nostre acque territoriali. Invece i signori del governo italiano, presi da una vena buonista che ricorda molto i loro colleghi della sinistra, preferiscono andare a recuperare le imbarcazioni clandestine portando sulle nostre isole gli immigrati (caso unico nel Mediterraneo, visto che in Spagna, Grecia ed altri paesi difendono i propri confini con l'uso delle armi). Come se non bastasse anziché provvedere immediatamente al rimpatrio dei clandestini, i signori del governo italiano preferiscono spostarli nei vari centri di accoglienza sparsi un po' ovunque in Italia, imponendo ai cittadini italiani di trovarsi con una mina vagante sotto casa. Infatti sono giorni che le immagini televisive ci testimoniano continue fughe di centinaia di clandestini da questi centri (considerato i controlli poco efficaci e le strutture di contenimento inadeguate), che inevitabilmente si dirigono indisturbati fra le case e le città, provocando disagio, tensioni e pure criminalità (già sono decine le denunce di furti in casa e aggressioni subite). Ma la “ciliegina” sulla torta è l'imminente approvazione da parte di questo governo di un decreto che consentirà ad oltre ventimila clandestini tunisini di poter usufruire di un permesso temporaneo di soggiorno nell'utopica speranza che costoro emigrino in Francia o in altri paesi dell'area Schengen. Invece si rivelerà un boomerang perché sarà concesso a queste persone di poter bivaccare indisturbati nel nostro territorio, senza sapere cosa faranno e come si manterranno nel periodo in cui rimarranno qui. Oltre al fatto che inevitabilmente questi clandestini decideranno in maggioranza di restare nel nostro paese, con tutti i nessi e connessi che questo comporterà. Insomma, “grazie” al governo Berlusconi ed alla “intransigente” Lega Nord ci ritroveremo con una sorta di ennesima sanatoria di clandestini e con l'inevitabile aumento della criminalità. I tanti proclami elettorali dei leghisti, ormai sbugiardati di fronte all'evidenza dei fatti, e le scellerate decisioni prese in queste settimane, ci impongono di combattere senza tregua questo governo e principalmente il partito di Bossi, che proprio sull'immigrazione s'è fatto votare, salvo agire in modo diametralmente opposto. Come prima cosa chiediamo nuovamente a gran voce e con sempre più maggiore convinzione, le dimissioni del principale responsabile di questo disastro, ossia il signor Maroni, colui che presiede il ministero dell'Interno, persona che ha dimostrato di non essere per nulla in grado di risolvere una situazione ogni giorno sempre più grave, mettendo invece a repentaglio la sicurezza dei cittadini italiani ed il futuro sociale dell'intero paese. Maroni ha fallito e la Lega Nord ha raccontato solo falsità: è tempo di cacciarli prima che riducano l'Italia ad un paese senza sicurezza e identità, invaso e schiacciato da milioni di stranieri invasori che non solo gia bussano alle nostre porte, ma entreranno pure indisturbati in casa nostra.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 22 marzo 2011

M.S.N.: pronti ovunque alle barricate contro l'invasione

Stiamo assistendo in questi giorni ad un'invasione senza sosta e senza precedenti delle nostre terre, da parte di clandestini provenienti dalla Tunisia. Soltanto negli ultimi due mesi sono giunti sulle nostre coste circa 15.000 immigrati, e ne sono previsti almeno altri 300.000 già pronti ad arrivare nelle prossime settimane. Una situazione totalmente insostenibile e particolarmente pericolosa, che ovviamente crea una forte e comprensibile preoccupazione; ma la cosa più allarmante ci sembra essere senza dubbio l'operato di chi è chiamato in questo momento a gestire l'emergenza. Ci riferiamo al governo italiano, ed in particolar modo al ministro dell'interno Maroni, che fino ad ora non hanno mosso un solo dito per fermare quest'invasione, limitandosi unicamente a lasciarsi cadere tutto addosso, abbandonando i cittadini italiani e le autorità locali ad affrontare da soli l'emergenza. Lampedusa ne è un esempio lampante, con oltre 5.000 clandestini che bivaccano sull'isola, a fronte di una popolazione locale di circa seimila persone, tanto che gli stessi lampedusani hanno preso in mano l'iniziativa, esasperati dai continui sbarchi, cercando di impedire l'attracco in porto di altre navi e soprattutto facendo le barricate contro l'ipotesi scellerata del governo di stabilire sull'isola una tendopoli. In questo siamo dalla parte della popolazione di Lampedusa, sostenendoli pienamente nella loro battaglia di difesa del territorio, che di fatto si trasforma nella sacrosanta difesa del suolo italiano dall'invasione straniera.
Fa specie che il governo Berlusconi, dopo le tante roboanti promesse elettorali sul tema dei clandestini, oggi non intenda muoversi per fermare in alcun modo le imbarcazioni che giungono dalla Tunisia, quando queste si trovano ancora fuori dalle nostre acque territoriali, né che provi a limitarsi a soccorrerle soltanto in mare per poi costringerle a fare marcia indietro (come anche la leader del Front National, Marine Le Pen ha suggerito nei giorni scorsi).
Noi del Movimento Sociale Nazionalista abbiamo più volte ribadito che l'unico modo oggi per bloccare quest'invasione fermando l'emergenza sbarchi, sia quello di dare ordine alla Marina Militare di fare fuoco contro qualunque imbarcazione tenti di entrare illegalmente nelle nostre acque territoriali, proprio come avviene in altri paesi europei che s'affacciano nel Mediterraneo (su tutti la Spagna socialista di Zapatero). Qualunque altro sistema si adotti non servirà a niente, se non a portarci unicamente a danni maggiori, come già possiamo notare in questi giorni.
Ci chiediamo allora cosa aspettano i vari Berlusconi, Maroni e La Russa, che detengono rispettivamente il comando del Governo, del ministero degli Interni e della Difesa, a salvaguardare il nostro territorio e la nostra popolazione? Limitarsi a sbraitare contro la Comunità Europea sperando questa prenda qualche clandestino, la dice lunga su quanto deboli e completamente in confusione siano questi signori che ci amministrano. Ancor peggio è ritenere di poter risolvere la situazione appioppando a tutte le regioni italiane questa massa di disperati, spostando così il problema all'intera nazione e facendone cadere le conseguenze da qui in avanti su tutto il popolo italiano.
Questo governo si è dimostrato subito pronto ad appoggiare gli interessi anglo-francesi, partecipando militarmente ad una guerra assurda quale quella in Libia, con tanto di dispiegamento di forze e mezzi, mentre la nostra Italia sta subendo da settimane ininterrottamente un'autentica invasione, senza che si sia dato ancora ordine alle nostre difese militari di bloccare chi ci invade. Questo governo ha fallito su tutta la linea e sta con il suo immobilismo e con l'incapacità dei suoi ministri trascinando la Patria a danni peggiori.
A questo punto riteniamo comprensibile che, sull'esempio dei cittadini lampedusani, tutti gli italiani si mobilitino per difendere la propria terra, alzando ovunque le barricate (nel caso, come sembra, di arrivo di altri clandestini), considerato che le nostre autorità competenti hanno gettato totalmente la spugna per piegarsi alle imposizioni e disposizioni dei poteri forti mondiali (incarnati dalla Ue) che intendono trasformare l'Italia in un agglomerato multietnico e senza più identità, da poter sfruttare e gestire per le loro esigenze presenti e future.
Il Movimento Sociale Nazionalista si schiera dalla parte di tutti gli italiani che amano la nostra Patria e che saranno pronti ovunque e con ogni mezzo a difenderla. Noi non abbiamo tradito e non tradiremo mai il nostro Popolo e la nostra Nazione.


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

sabato 19 marzo 2011

M.S.N.: soddisfatti per la sentenza europea sul crocifisso

In merito alla sentenza della Corte Europea sul crocifisso, il Movimento Sociale Nazionalista dichiara quanto segue:


apprendiamo con enorme soddisfazione la decisione giunta ieri da Strasburgo, nella quale la Grande Camera della Corte Europea assolve l'Italia dall'accusa di violazione dei diritti umani, per l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, stabilendo che la presenza del suddetto simbolo religioso non è una violazione della libertà religiosa, o di pensiero, né interferisce od offende in alcun modo la coscienza degli alunni. Il simbolo rappresenta la storia e le tradizioni di questo paese e di fatto può e deve rimanere al suo posto.Una sentenza che riteniamo possa finalmente porre la parola fine (o quasi) a tutti quei squallidi tentativi di cancellare le tracce della nostra civiltà, da duemila anni inconfutabilmente cristiana, e segna un confine oltre il quale d'ora in avanti i nemici della cristianità e dell'identità storica dei popoli europei dovranno fermarsi.Un'importante vittoria in difesa della nostra storia e della nostra cultura, che dobbiamo tenerci stretta e saper preservare anche in futuro, considerato che altri attacchi di questo tipo siamo certi potranno ancora arrivare alla nostra civiltà. Oggi come sempre il nostro grido sale forte: IN HOC SIGNO VINCES!

La Segreteria Nazionale

Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 17 marzo 2011

M.S.N.: i 150 anni di unità nazionale

Si celebra oggi il 150° anniversario dell'unità d'Italia.
Per questa ricorrenza avremmo voluto vedere una nazione profondamente diversa, governata seriamente ed efficacemente, senza il degrado e la rabbia con cui invece siamo costretti a fare i conti tutti i giorni...
Il paese è sempre più in crisi, migliaia di italiani hanno perso il lavoro ed altrettanti sono ormai prossimi a perderlo; ogni giorno i piccoli e medi imprenditori, i commercianti e gli artigiani sono costretti a chiudere le proprie attività; moltissime famiglie non riescono più ad arrivare alla fine del mese, a saldare le rate dei mutui o gli affitti di casa, così come a pagare le bollette energetiche o peggio, fare la spesa. La delinquenza imperversa ovunque, mentre l'impunità sembra essere l'unica cosa “sicura”. In questi giorni intanto, siamo letteralmente invasi da migliaia di clandestini provenienti dal nord Africa, senza che nessuno prenda provvedimenti per limitare o fermare decisamente questo fenomeno. Nella piccola Lampedusa sono sbarcati nelle ultime settimane circa diecimila immigrati, senza scordare che si prevede nei prossimi mesi l'approdo di altri 300.000 disperati. Mentre accade tutto ciò, chi ha responsabilità di governo che fa? Assenti... O meglio, c'è chi si occupa di risolvere soltanto i propri problemi giudiziari e quelli del capo; chi si occupa di disonorare la nazione facendo levare i tricolori per sventolare altre bandierine, rifiutandosi di ascoltare l'inno nazionale, e lavorando per rendere sempre più disunita anziché unità questa povera Patria.
E nelle opposte fazioni? Ancor più miseria: c'è chi ulula alla luna, chi pensa al gossip altrui, chi lavora soltanto per salvare o consolidare la propria carriera politica e quella del proprio clan d'appartenenza....
Questa è solo una breve descrizione di come l'Italia si sia ridotta oggi, nel suo 150° anniversario, che certamente nessuno dei nostri padri fondatori, né dei successivi patrioti si sarebbe mai immaginato. Una nazione che ha dato generazioni di eroi per unire e difendere la Patria, su tutti ricordiamo le gesta epiche culminate con la vittoria sulle sponde del Piave, dove si fermò lo straniero invasore, non può oggi, per colpa di politici incompetenti o peggio menefreghisti finire sempre più nel baratro.
Questo governo, e chi lo ha preceduto, hanno soltanto contribuito anno dopo anno a togliere i “mattoni” della casa Italia, facendola definitivamente crollare, anziché lavorare ad una sana “ristrutturazione”.
Ciò che riteniamo indispensabile per onorare al meglio una grande nazione quale riteniamo essere il nostro paese, è quello di portare davvero a compimento una rivoluzione culturale e politica che dia un'inversione di rotta alla nave Italia, prima che sprofondi in torbide acque dove non potrà più risalire. Ma per farlo c'è bisogno di credere in chi come il nostro movimento si batte da anni per ripristinare ordine, sicurezza, moralità e ricostruire finalmente lo stato sociale, unica via di salvezza per l'Italia. Nel nostro programma politico crediamo senza troppa presunzione esserci le fondamentali ricette di questa rivoluzione. Al contrario, nell'operato delle varie forze politiche che occupano indegnamente da anni il parlamento, incluso i ruoli istituzionali, vi è la prova inconfutabile di una pessima ed inefficace gestione. A questo punto sono gli italiani stessi che dovranno rendersene conto e mandare a casa chi per anni li ha presi in giro con promesse e favole.
Noi inseguiamo questo cambiamento, perché siamo certi che è questa la strada per onorare al meglio i 150° dell'unità nazionale.
Oggi più che mai il nostro grido è forte e convinto: w l'Italia!


Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 23 febbraio 2011

M.S.N.: per fermare l'invasione, intervenga l'esercito

In queste ore è in atto un'autentica invasione senza precedenti delle nostre terre, da parte di immigrati clandestini, in seguito alle rivolte in Libia, Tunisia ed Egitto, che stanno inevitabilmente portando decine di migliaia di disperati nel nostro paese.
Come al solito, l'immobilismo del nostro governo ed il menefreghismo della Comunità Europea stanno producendo un danno che rischia di assumere proporzioni catastrofiche se non si interviene con assoluta tempestività.
L'unica soluzione da attuare in questo momento per fermare ogni altro sbarco, oramai divenuto insostenibile per l'Italia, è dare immediatamente in mano all'esercito il presidio di tutti i nostri confini, sia marittimi che di terra, autorizzando l'inserimento di regole d'ingaggio che determinino la possibilità di procedere con l'uso delle armi pur di allontanare qualunque imbarcazione tenti di entrare nelle nostre acque territoriali.
Come altri paese del Mediterraneo hanno già dimostrato, anche l'Italia deve poter risolvere quest'emergenza sparando se necessario, senza porsi dubbi di sorta. Spiace ma non vi è più altra soluzione, soprattutto alla luce di anni di continue invasioni, che oggi hanno portato a rendere insostenibile ogni altro ingresso di stranieri.
Contemporaneamente ci aspettiamo che tutti i clandestini giunti in questi giorni vengano immediatamente espulsi e riaccompagnati nei loro paesi, nessuno escluso. Non è certo questo il tempo per rilasciare altri permessi di soggiorno, o dare asilo a chicchessia.
Ci auguriamo per il bene dell'Italia che l'attuale governo in carica prenda atto di questa situazione con una certa rapidità ed intervenga di conseguenza, onde evitare peggiori ed irrimediabili catastrofi nel nostro paese. Contrariamente, se ne dovrà assumere tutte le pesanti responsabilità, di fronte agli italiani e di fronte alla storia.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 7 febbraio 2011

M.S.N.: Foibe, noi non dimentichiamo!

Il giorno 10 febbraio il Movimento Sociale Nazionalista ricorderà come ogni anno i martiri delle foibe, celebrando in tutta Italia la giornata in memoria dei nostri connazionali massacrati dai partigiani comunisti di Tito tra il 1943 ed il 1947 e l'esodo forzato di oltre 350.000 istriani, fiumani e dalmati, costretti a lasciare le proprie terre (terre italiane), invase dalle truppe jugoslave.
Riteniamo sia un dovere indiscutibile ricordare la morte atroce subita da decine di migliaia di nostri connazionali, torturati e gettati nelle foibe, la cui unica “colpa” era quella di essere italiani.
Auspichiamo che questa ricorrenza scuota le coscienze di chi, chiamato a responsabilità di governo, possa finalmente adoperarsi per rendere giustizia a tutte quelle migliaia di italiani che ancor'oggi attendono la restituzione dei propri beni, o quantomeno che gli venga riconosciuto un giusto risarcimento.
Noi siamo e saremo sempre al fianco dei nostri fratelli istriani, fiumani e dalmati, nel mantenere vivo il ricordo di quella tragedia perché è solo attraverso la commemorazione che potremo rendere giustizia ad una storia dimenticata, occultata e storpiata per oltre mezzo secolo. Allo stesso tempo, continueremo ad adoperarci per fare pressioni affinché la Slovenia e la Croazia risarciscano le terre rubate all’Italia e agli esuli, opponendoci ad esempio con forza all’ingresso dei croati nella Ue.
Noi non scordiamo i nostri fratelli, ai quali abbiamo giurato di rendere giustizia.


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 31 gennaio 2011

M.S.N.: un'altra sanatoria di clandestini. Chiediamo le dimissioni di Maroni!

In merito alla notizia che a partire dal 31 gennaio il ministero dell'interno darà il via alle pratiche per sanare circa 100.000 clandestini, il Movimento Sociale Nazionalista dichiara quanto segue:
siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che questo governo capitanato da Pdl e Lega Nord ha soltanto preso in giro gli italiani quando in campagna elettorale millantava di fermare l'invasione di stranieri, di cacciare i clandestini e soprattutto di non permettere più alcuna sanatoria. I fatti invece sbugiardano clamorosamente il governo Berlusconi e soprattutto il ministro Maroni, di cui a questo punto riteniamo doveroso chiederne le dimissioni, per manifesta incapacità nel dare seguite alle tante promesse fatte. Un ministro che invece di cacciare i clandestini li regolarizza, invece che rinforzare i fondi per la sicurezza li taglia lasciando le forze dell'ordine a piedi con nemmeno la benzina sulle auto, crediamo sia il minimo auspicare il suo allontanamento, in attesa che tutto il governo, squalificato da una pessima gestione della legislatura (soprattutto in materia di sicurezza e contrasto all'immigrazione) vada definitivamente a casa.


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 13 gennaio 2011

M.S.N.: Mirafiori, la priorità è salvare i posti di lavoro

Sulla vicenda di Mirafiori ed il referendum che gli operai si apprestano a votare, il Movimento Sociale Nazionalista dichiara quanto segue:
partendo dalla premessa che la proposta di Marchionne non ci piace per niente, sia per il fatto che lede la dignità dei lavoratori, ancora una volta vessati dalle politiche della Fiat (con la complicità di governi succubi), sia perché il diktat imposto sa inequivocabilmente di ricatto (o accetti l'accordo o si chiude lo stabilimento), riteniamo tuttavia si debba pragmaticamente dare la precedenza alla salvaguardia dei posti di lavoro e della produzione in Italia. Quello che conta più di ogni altro aspetto morale o pratico è garantire ai lavoratori di Mirafiori di avere ancora un'occupazione, specie in questi tempi di crisi dove ogni giorno gli italiani si ritrovano in mezzo ad una strada, licenziati o cassaintegrati. Non possiamo permettere che migliaia di persone, che hanno da pagare mutui e affitti, pure con famiglie da mantenere, rischino nei prossimi giorni di non avere più un lavoro che gli permetta di andare avanti. In questi momenti difficili bisogna davvero dimostrare che si intende fare solo gli interessi del lavoratore e non quelli puramente politici che cinicamente insegue la Fiom-Cgil, disposta perfino a far mandare a casa tutti gli operai pur di far prevalere la propria ottusità ideologica.
Considerato che nell'immediato non ci sono altre alternative, auspichiamo, per il bene unico dei lavoratori di Mirafiori e per il mantenimento stesso della produzione auto nel nostro paese, che gli operai accettino l'accordo messo sul tavolo dalla Fiat, quale unica possibilità per garantire continuità lavorativa ed evitare così un enorme tragedia quale comporterebbe l'esito contrario del referendum e la lunga catena di licenziamenti.
Contemporaneamente riteniamo non si possa più essere assoggettati ad ulteriori ricatti da parte della Fiat, quindi proponiamo di avviare un procedimento di nazionalizzazione dell'intera casa automobilistica torinese (considerati anche tutti i soldi concessi dallo Stato agli Agnelli per oltre mezzo secolo, che la trasformano inevitabilmente in un patrimonio del Paese). Solo così potremmo essere certi di garantire in futuro posti di lavoro e diritti certi per gli operai, senza finire continuamente sotto la ghigliottina di capitalisti senza scrupoli., pronti al ricatto più becero pur di far prevalere i propri interessi.
La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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