martedì 21 dicembre 2010

M.S.N.:il 2011 tra crisi e rinascita

In queste settimane di tumulti politici, non sappiamo se e quando si andrà alle elezioni anticipate, ma certamente siamo tutti consapevoli del fatto che l'attuale governo non durerà ancora per molto, non almeno in queste condizioni. Da questo punto di vista gli esiti del voto alla camera di martedì 14 dicembre non hanno risolto alcun problema, semmai lo hanno soltanto rimandato di qualche mese.
Quello che invece sappiamo benissimo e che tutti possono constatare ogni giorno, è il pantano nel quale l'Italia continua a trovarsi, ma non da qualche mese, semmai da oltre vent'anni; la crisi economica mondiale infatti ha semplicemente accelerato un processo distruttivo che in ogni caso era già destinato ad arrivare, specie in un paese come il nostro indebitato fino al collo, dove la corruzione, gli affarismi di partito e gli sprechi della mala politica la fanno da padrone, mentre il tessuto sociale va anno dopo anno sempre più al macero.
Migliaia di persone continuano ogni giorno a perdere il lavoro, altrettante finiscono in cassa integrazione senza sapere se e quando potranno mai riavere la propria occupazione. Al contempo moltissime aziende artigianali, commerciali e della piccola/media impresa, (un tempo il fulcro dell'economia italiana) chiudono i battenti per l'impossibilità di continuare a sostenere tasse esagerate, spese e costi di gestione vari. La soglia di povertà inevitabilmente si sta estendendo a macchia d'olio risucchiando nel suo vortice tutto e tutti, perfino la gran parte della classe media, un tempo solida realtà. Oggi gli schemi sono completamente saltati e nessuno può considerarsi più al sicuro, se non i soliti noti che attraverso le ingenti ricchezze (spesso ottenute a discapito degli italiani) salvano capre e cavoli. I politici con i loro lauti stipendi (che nessuno ha voluto dimezzare) e con i molteplici privilegi, ne sono in tal senso un esempio lampante.
In questo clima difficile e tragico intanto aumentano le proteste popolari, si accentuano le rivolte di chi non ne può più e non riceve alcun aiuto o risposta adeguata da coloro che sarebbero chiamati a governare ed a trovare soluzioni accettabili per l'intero paese. Protestano i disoccupati, protestano i lavoratori precari, protestano i lavoratori autonomi, i commercianti ed i piccoli imprenditori, protestano i giovani e gli studenti, protestano le associazioni delle famiglie, protestano perfino le forze dell'ordine, ma dai palazzi del potere si fanno solo “orecchie da mercante”...
Quello che un sano governo dovrebbe invece fare immediatamente, è intervenire con rapidità su alcune fondamentali e prioritarie tematiche, per rimettere in moto l'economia e dare sicurezza agli italiani di poter vivere dignitosamente e di poter avere un lavoro certo da consentirgli di andare avanti. Come e quali? Semplice, proviamo a citarne alcune:
Prioritario è dimezzare subito la pressione fiscale alle aziende, allungando contemporaneamente i termini di pagamento (quindi con maggiori rateizzazioni) dei debiti contratti con il fisco e con le banche. Solo così si può far respirare e sopravvivere le attività imprenditoriali, artigianali e commerciali, oggi strozzate dai debiti e dagli interessi sugli interessi, senza il rischio di farle chiudere e di mandare a casa conseguentemente centinaia di migliaia di lavoratori dipendenti che vi sono al loro interno. Prioritario anche è cancellare tutti gli acconti (irpef, iva, ecc.), abolendo pure gli iniqui studi di settore, vero salasso per le aziende.
Prioritario è intervenire per cancellare gli interessi bancari sui mutui, quando questi riguardano i prestiti non produttivi (cioè per l'acquisto della prima casa). Le rate vengano sospese per almeno due anni, conseguentemente al piano di pagamento che riprenderà così solo dal 2013 (senza accumulare le rate) .
Prioritario è intervenire per introdurre un piano di edilizia popolare legata al mutuo sociale (che prevede da parte dello stato l'erogazione di un prestito per l'acquisto della prima casa, senza interessi, la cui rata mensile non può superare 1/5 dello stipendio e che si sospende in caso di perdita del lavoro). Quest'iniziativa è la sola che può oggi permettere alle famiglie di avere un tetto sicuro sopra la propria testa, senza essere mensilmente dissanguati da mutui o affitti che spesso si portano via ¾ dello stipendio e che non permettono più alle famiglie di sopravvivere e di arrivare quindi alla fine del mese.
Prioritario è fermare il precariato e la disoccupazione, dando incentivi alle aziende per l'assunzione di lavoratori italiani a tempo indeterminato. In quest'ottica rientra anche il piano di bloccare il pessimo fenomeno delle delocalizzazioni, arma letale che continua a mietere disoccupati fra i lavoratori italiani.
Prioritario è che il fisco lasci in busta paga ai lavoratori dipendenti almeno il 20% delle trattenute, in modo tale che si trasformino così in incremento dello stipendio.
Prioritario è bloccare gli aumenti delle spese primarie quali luce, gas e benzina, semmai tagliandole drasticamente per almeno due anni.
Prioritario è investire sul prodotto italiano, bloccando tutte le importazioni da paesi quali la Cina che attraverso la concorrenza sleale e lo sfruttamento dei lavoratori, distruggono di fatto le nostre aziende e la nostra produzione nazionale.
Prioritario è bloccare l'immigrazione e rispedire a casa tutti quei milioni di stranieri che sono presenti sul nostro territorio senza un lavoro e che per questo diventano un peso economico e sociale, sia in termini di mantenimento, (tra cassa integrazione, assegni sociali e spese varie) sia in termini di sicurezza pubblica (vista la moltitudine di crimini che provocano).
Prioritario è dare la preferenza nazionale in tutti i settori ai nostri connazionali in difficoltà (dai posti di lavoro, all'assegnazione delle case popolari).
Prioritario è trovare nuove risorse economiche da reinvestire negli ammortizzatori sociali ed in tutte le varie forme d'aiuto che urgono in questo momento, partendo con il dimezzare drasticamente gli stipendi dei politici (sia a livello nazionale, sia a livello regionale, provinciale e comunale), cancellando ogni beneficio della casta ed ogni loro spreco. In quest'ottica è prioritario pure dimezzare drasticamente gli stipendi e le pensioni degli alti dirigenti pubblici, dei magistrati, degli alti graduati militari e di tutti coloro che ad esempio prendono emolumenti milionari alla Rai (pagati con i soldi degli italiani).
Prioritario è ritirare tutte le nostre truppe militari dagli scenari internazionali di guerra, per ottenere così sia un enorme risparmio economico (da reinvestire a vario titolo, ad esempio nei fondi per la sicurezza, dal momento che le auto della polizia sono ferme ai box per mancanza di benzina), sia per spostare più unità dell'esercito nelle nostre città in aiuto ed in rinforzo delle forze dell'ordine (per prevenire e fermare la sempre più dilagante criminalità, sia essa mafiosa, sia straniera).
Prioritario è investire su tecnologie e ricerca, per poter essere competitivi e dare le giuste risorse ai nostri laureati al fine di operare al meglio, con stipendi dignitosi, senza più assistere al lacerante fenomeno delle cosiddette fughe di cervelli.
Prioritario è investire subito sui giovani, dar loro spazio e lavoro, mandando quindi a casa i “parrucconi” che albergano nel pubblico impiego.
Questa è solo una minima parte di ciò che si dovrebbe fare per consentire una veloce ripresa del paese e e per ridare un minimo di vivibilità a tutti gli italiani. Non ci vuole poi molto, solo l'onestà e la volontà di farlo, cose queste che mancano completamente a tutta la classe politica che attualmente bivacca in parlamento o in altre sedi governative. Per questo ci aspettiamo che gli italiani fin dalle prossime tornate elettorali cancellino in massa e per intero queste classi dirigenti, per avviare così un nuovo percorso al di fuori del vecchio e marcio sistema, e totalmente lontano dalla vecchia ed inadeguata politica.
Agli italiani noi vorremmo augurare un felice natale, ma sappiamo bene che di questi tempi così non potrà facilmente essere, quindi ci limitiamo ad inviargli il nostro umile augurio di serene e dignitose feste, invitandoli a tenere ancora duro, a non mollare, consci e fiduciosi del fatto che l'anno nuovo possa davvero portare a cambiamenti radicali e rivoluzionari, per il bene di tutti. Poiché ne siamo fermamente convinti, adesso è ancora notte, ma presto, molto presto verrà per forza giorno... L'alba di una nuova repubblica che spazzi via definitivamente questa lunga e tetra oscurità e tutti i suoi infausti protagonisti.
Con il popolo, per la Patria!

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 29 novembre 2010

M.S.N.: plauso per l'esito referendario in Svizzera. Ora proponiamolo anche in Italia

Il Movimento Sociale Nazionalista plaude ancora una volta agli esiti referendari che giungono dalla Svizzera. Dopo l'approvazione del divieto di costruire minareti, svoltosi l'anno scorso, ieri si è sancito un punto ancor più importante per la sicurezza e la difesa del territorio di una nazione, ovvero l'espulsione di tutti gli stranieri che commettono reati. Crediamo che sia un principio sacrosanto, soprattutto perché il concetto di fondo è che un immigrato deve innanzitutto rispettare il paese che lo ospita, comportandosi in modo esemplare; quando invece questo non avviene e lo straniero commette un qualsiasi reato, manca di rispetto e quindi offende il paese stesso che lo ospita, facendo perdere conseguentemente ogni rapporto di fiducia. Allo stesso tempo crediamo che questa pena possa divenire un punto di partenza fondamentale per stabilire il concetto base che lo straniero non può pensare di cavarsela con poco quando viene nei nostri paesi per fare i propri porci comodi. Per questo auspichiamo l'introduzione della stessa pena anche in Italia, magari proponendo proprio un referendum sul modello elvetico.
Siamo sempre più convinti che proprio da leggi come queste si può finalmente ripartire per avviare quel percorso di ripristino dell'ordine e della sicurezza nel nostro paese, oggi più che mai necessario, essendo una delle emergenze primarie e più sentite dalla popolazione. Non è infatti una novità che la delinquenza straniera imperversa indisturbata qui da noi e con sempre più maggiore frequenza (infatti la maggior parte dei criminali nelle carceri sono immigrati). Per questo insistiamo nel chiedere leggi dure che puniscano ed allo stesso tempo scoraggino altri delinquenti stranieri (o potenzialmente tali) a venire ancora qui...
Leggi come quelle approvate in Svizzera, noi le andiamo proponendo da sempre, e ci fa piacere che finalmente anche negli altri paesi ci viene di fatto data ragione. Il problema adesso è che anche le nostre istituzioni aprano gli occhi quanto prima, onde evitare che il nostro paese diventi il ricettacolo ed il porto franco di ogni criminale immigrato, come già attualmente pare essere...

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 12 novembre 2010

M.S.N.: crisi di governo, alleanze ed elezioni.

In queste ore di subbuglio politico si sentono ipotizzare i più svariati scenari sia in termini di manovre di palazzo, sia in chiave di alleanze fra partiti in vista delle sempre più imminenti elezioni anticipate.
A differenza di altre formazioni politiche, il Movimento Sociale Nazionalista ritiene di non voler minimamente prestarsi al gioco di chi in queste ore vuole dividersi tra il stare con Berlusconi contro Fini, oppure con Fini contro Berlusconi; infatti la nostra condotta in questo senso è sempre stata coerente e lineare: ci siamo opposti ad entrambi con la stessa identica convinzione e continueremo a farlo anche in futuro.
Non ci sono mai interessate alleanze con il Pdl nemmeno quando questo era all'apice del consenso e poteva offrirci facili ingressi in qualche consiglio regionale o nel parlamento stesso, ancor meno può interessarci oggi che si trova in fase di liquidazione fallimentare... Stesso discorso dicasi per la nuova formazione finiana, con il cui leader ed i suoi fedeli lustrascarpe non abbiamo mai inteso avere nulla a che fare, neanche quando ancora stavano a destra, figuriamoci oggi che le loro posizioni vanno sempre più nella direzione del centro-sinistra.
La nostra idea di politica è ben diversa dal prestare il fianco a questo o quello schieramento dell'attuale sistema bipolare, oggi oramai divenuto tripolare, per la sola ambizione di ottenere magari una qualche candidatura ed un più agevolato ingresso in parlamento. Questo modo di interpretare la politica lo lasciamo ben volentieri agli altri, incluso certi soggetti d'area che un giorno fanno gli antiberlusconiani convinti, e il giorno dopo appena si libera un posto a tavola corrono a casa Arcore...
Noi invece siamo interessati a percorrere una strada profondamente differente, che ci porti dritti alla rivoluzione totale del sistema politico italiano e per questo ci sentiamo oppositori di tutti i partiti politici che attualmente occupano indegnamente il parlamento.
Abbiamo sempre sostenuto che l'unico progetto fattibile è la costruzione di un'area nazional-popolare dove far confluire tutte quelle realtà politiche, sociali ed associative che credono ancora e fermamente in un cambiamento radicale, totalmente rivoluzionario della nostra Patria. In questo contesto rientra certamente l'unità dei movimenti della cosiddetta “area” di destra, ( o almeno quel che ne resta) ma non solo questi, perché le forze e le risorse umane di questa nazione sono tante, oggi più che mai pronte a sostenere un 'idea nuova, forte, in grado davvero di cambiare il paese e di spazzare via ogni casta ed ogni scoria del vecchio sistema politico italiano. Da questo punto di vista gli esempi che ci giungono dai vari paesi europei, che vedono un grande balzo in avanti dei partiti identitari e nazionalisti alle ultime elezioni, ci fanno ben sperare e convincere ancora di più che l'unica via da intraprendere sia proprio questa, confortati dal fatto che è ciò che realmente vuole e di cui ha bisogno il popolo. Quello che dobbiamo essere capaci oggi è di farsi interpreti di questo sentimento e di questa esigenza, senza che le nostre forze e le nostre potenzialità vadano disperse o peggio conquistate da altri partiti che per opportunismo elettorale si costruiscono fortune e consensi, salvo poi mancare alla prova dei fatti (vedere su tutti la Lega Nord).
Per questo ci diciamo pronti a percorre insieme a realtà come Forza Nuova e Movimento Nazional Popolare (i primi ad aver avviato questo percorso) la strada del reale cambiamento, nell'auspicio che tutti possano convincersi che questa opzione sia in verità l'unica soluzione possibile per il nostro paese. Noi ci diciamo pronti a far parte di questo ambizioso progetto, come ci diciamo altrettanto pronti ad affrontare subito le elezioni, che auspichiamo quanto prima quale unica alternativa per risolvere la crisi attuale. Non ci piacciono i giochi di potere, gli inciuci, le manovre di palazzo, i tentativi di mettere lì governi e programmi che nessuno ha mai votato, peggio ancora se a guidare il paese ci saranno gruppi parlamentari sconfitti alle recenti elezioni. Si deve tornare subito alle urne, poiché non ha alcun senso continuare con un governo che non ha più la maggioranza e che rischierebbe di immobilizzare il paese, né vogliamo sentir parlare di governi tecnici o di transizione, che altro non sarebbero che una forma di spartizione del potere di chi ha interessi personali o di fazione da portare avanti a discapito della democrazia e dei reali interessi dell'Italia.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 2 novembre 2010

M.S.N.: no Fini, la vera idea di nazione è aiutare le famiglie italiane!

Domenica, nel discorso al teatro Adriano, il sig. Gianfranco Fini ha espresso quella che è la sua vera idea di nazione, ovvero dare la cittadinanza breve agli stranieri, considerati l'unica base da cui partire per il futuro. Non ci stupiamo di queste sue dichiarazioni, che per la verità abbiamo già ripetutamente sentito nel corso degli ultimi anni, ma intendiamo sottolineare come le distanze di vedute siano notevoli e come non si possa assolutamente dare credito a queste farneticazioni.
Noi crediamo che la vera sfida per consentire una continuità generazionale dell'Italia, non sia quella di importare altri immigrati nel nostro paese, né perdere tempo con leggi che favoriscano gli stranieri. A nostro avviso l'unica vera priorità è quella di agevolare l'incremento demografico attraverso l'elargizione di incentivi economici per ogni nascituro (attraverso assegni mensili che durino almeno fino al terzo anno di età) e l'esenzione tributaria per le famiglie numerose (a partire da tre figli in su). A ciò vanno aggiunte contemporaneamente delle precise politiche sociali che consentano sia la sicurezza di una casa per il nucleo famigliare (attraverso il mutuo sociale), sia l'eliminazione del precariato (per dare una maggiore certezza del lavoro).
Queste sono le sfide che l'Italia di oggi deve portare a termine, in vista dell'Italia di domani. Ritenere che questo non serva, ed anzi pensare che l'unica via da percorrere sia quella di distruggere definitivamente la nostra identità nazionale, per meri tornaconti politici (vedi il voto che giungerebbe dagli immigrati), significa tradire la propria Patria e farla sprofondare definitivamente nel baratro. Anche se i poteri forti dei quali evidentemente Fini fa parte, intendono annientare ogni riferimento etnico e culturale per far spazio a qualcosa di molto simile agli Stati Uniti d'America, esiste ancora una fortissima componente nazionale che è pronta a ribellarsi a questo disegno mondialista, di stampo massonico e stalinista, (e lo dimostrano i risultati che in tutta Europa stanno conseguendo i vari partiti nazionalisti ed identitari). Fini vada pure con le sinistre a chiedere di favorire gli immigrati... Noi invece restiamo orgogliosamente dalla parte degli italiani e della Patria, quand'anche fossimo gli ultimi.
Con il popolo, per la Patria.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 21 ottobre 2010

M.S.N.: appoggiamo la protesta dei pastori sardi

Il Movimento Sociale Nazionalista sta seguendo con attenzione la difficile situazione che attanaglia i pastori sardi ed esprime la massima vicinanza e solidarietà a questi lavoratori, vessati ingiustamente da decisioni governative inaccettabili ed intollerabili, che li stanno costringendo alla fame e portando di fatto alla rovina. La difesa dei nostri lavoratori, delle nostre aziende e dei nostri prodotti deve avere oggi giorno la priorità assoluta, quindi riteniamo che la tutela del made in Italy passi anche attraverso queste battaglie portate avanti fieramente dai lavoratori sardi.
Il Movimento Sociale Nazionalista pertanto appoggia in pieno la protesta dei pastori sardi e tutte le loro rivendicazioni, mettendosi a disposizione per aiutarli ad ottenere i sacrosanti diritti che perseguono. Il diritto a lavorare senza trovarsi penalizzati dovrebbe essere alla base delle fondamenta stesse di una nazione come la nostra, quella che si definisce ancor'oggi “fondata sul lavoro”....
La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 12 ottobre 2010

M.S.N.: Basta morti italiani per gli interessi americani!

Ancora una volta ci troviamo a piangere la morte dei nostri soldati inviati in missione in Afghanistan.
Ci uniamo al cordoglio delle famiglie, onorando il sacrificio di questi ragazzi nell'adempimento del loro dovere nel servire la nostra Patria.
Allo stesso modo proviamo rabbia e sgomento verso questo governo che insiste, con la complicità quasi totale dell'intero parlamento, nel voler tenere i nostri soldati in zone di guerra, sottoposti a continui rischi mortali.
Non capiamo quanti altri ragazzi dovranno morire per l'imperialismo americano prima che il nostro governo si renda conto dell'inutile mattanza alla quale stiamo sottoponendo i nostri militari, in una guerra che non ci appartiene e non porta a nulla. Ci dicono che serve per contrastare il terrorismo... Solo fumo negli occhi per coprire il vassallaggio verso gli Usa ed i loro interessi petroliferi e finanziari....
Il terrorismo islamico dev'essere combattuto a casa nostra, dal momento che siamo già invasi da migliaia di musulmani, molti dei quali tramano nell'ombra e di cui anche i recenti arresti hanno dimostrato. Se vogliamo sconfiggere il terrorismo si proceda con la chiusura di tutte le moschee e centri culturali islamici presenti nel nostro territorio nazionale, contemporaneamente bloccando gli ingressi di nuovi immigrati da paesi musulmani, espellendo clandestini e delinquenti di tale fede e cultura religiosa. Inutile andare in capo al mondo per inseguire il potenziale terrorista, lasciando nel frattempo porte e finestre di casa nostra spalancate a chiunque....
Questa volta è giunto il tempo di ritirare immediatamente tutte le nostre truppe da ogni scenario internazionale di guerra, prima che i danni siano maggiori.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 4 ottobre 2010

M.S.N.: sulle dichiarazioni di Berlusconi

Nel comizio di ieri pomeriggio a Milano, il premier Berlusconi ha dichiarato che il suo esecutivo passerà alla storia come il governo che ha sconfitto la mafia.... Vorremo informare il sig. Presidente del Consiglio, che tale avvenimento è già accaduto nella storia d'Italia, oltre settantanni fa, e l'esecutivo che portò a compimento tale grande risultato fu il governo di Benito Mussolini. Solo con lo sbarco in Sicilia degli americani nell'estate del 1943 e la successiva occupazione militare, gli uomini della mafia poterono tornare indisturbati nel nostro paese, per riprendere e rafforzare ancora di più le loro attività illecite e la loro influenza nell'intero meridione d'Italia. Dobbiamo pertanto a Mussolini il merito di averla sconfitta, mentre agli americani il “regalo” di avercela riportata....
Invitiamo quindi il Premier a ripassarsi la storia prima di fare sparate di questo tipo, onde evitare di mostrare al paese ed al mondo intero la sua totale ignoranza storica sull'argomento.
Quanto all'aspetto più tecnico della questione, riteniamo che sarà ben difficile oggi superare un ostacolo simile, se il governo Berlusconi darà vita a leggi alquanto discutibili, come la limitazione dell'uso delle intercettazioni, o l'introduzione del processo breve, che non aiuterebbero affatto il contrasto e l'eliminazione della criminalità organizzata. Ancor più riteniamo difficile che possa essere proprio il governo Berlusconi ad ottenere tale risultato, se nelle fila del suo partito e del suo esecutivo continuano a starci persone poco limpide, che spesso si sono trovate sotto processo per collusione e favoreggiamento con gli ambienti mafiosi, alcune delle quali già condannate in via definitiva....
L'unica soluzione oggi per poter davvero sconfiggere efficacemente la mafia la si può ottenere attraverso l'introduzione di leggi speciali, quali appunto le stesse introdotte dal governo Mussolini e dal prefetto Mori, in epoca fascista. Noi lo andiamo proponendo da anni, tanto che è un punto irrinunciabile del nostro programma politico. Suggeriamo all'attuale governo di prendere in considerazione gli esempi che ci giungono dalla storia, se davvero si vuole mettere una volta per tutte la parola fine alla mafia.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

sabato 25 settembre 2010

M.S.N.: no alla vivisezione!

La recente approvazione in sede europea della legge sulla vivisezione degli animali è una decisione aberrante, inqualificabile e del tutto contraria ai principi etici che un popolo civile come quello europeo dovrebbe avere.
Si è autorizzata così la possibilità di sperimentare su cani e gatti randagi (la cui unica colpa evidentemente è quella di essere stati abbandonati), senza praticare anestesia o utilizzare analgesici, con prove fisiche di sforzo fino alla conseguente morte (vedi prove di nuoto), soprattutto riproponendo sugli stessi animali usati come cavie ulteriori esperimenti (come a dire che se non sono morti subito, si procederà la volta successiva). Tutto questo disumano trattamento, se applicato realmente provocherà solo inutili e ripetute sofferenze a questi poveri animali.
Non possiamo accettare passivamente che un gruppo di burocrati senza arte ne parte, del tutto ignari della materia specifica possano decidere della vita e della morte, della sofferenza fisica e psicologica di esseri viventi come gli animali, certamente superiori moralmente a questi politicanti senza scrupoli capaci solo di fare del male gratuito ad innocenti creature.
Il Movimento Sociale Nazionalista si mobilita in tutta Italia per denunciare questa vergognosa ed immonda legge, incluso i complici di tale scempio, che con il loro voto hanno permesso di giungere all'approvazione di un crimine così efferato. Allo stesso modo ci appelliamo a tutte le forze politiche europee che come noi rifiutano l'agghiacciante pratica della vivisezione, per unire la voce di protesta portandola su scala continentale, al fine di costringere i burocrati di Bruxelles ad annullare questa decisione. Proponiamo in tal senso un vero e proprio referendum di livello europeo per cancellare questa legge infame.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 22 settembre 2010

M.S.N.: nazionalizzare le banche

Apprendiamo con piacere la notizia delle dimissioni dell'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, presentate ieri 21 settembre. Dopo aver imperversato per quindici anni, uno dei principali esponenti dei poteri forti si è finalmente levato di torno.
Troviamo scandaloso ed inaccettabile che costui abbia concesso, nel più totale silenzio (all'insaputa dei suoi stessi soci) la possibilità al governo libico di poter avviare una vera e propria scalata alle azioni della più importante banca italiana, di fatto servendo su un vassoio d'argento a Gheddafi la possibilità di diventare il maggior azionista di Unicredit. Per fortuna il signor Profumo è stato smascherato e fermato prima che i danni fossero maggiori e irreversibili.
Da anni è nota a tutti la volontà del leader libico di condizionare a suo piacimento la vita stessa dell'economia italiana, tenendoci in pugno attraverso il controllo finanziario delle più importanti e strategiche fonti di ricchezza del paese, ivi inclusa la più importante banca italiana, che con i suoi soldi tenta di comprare (soldi in parte concessi dal nostro stesso governo per pseudo risarcimenti che Gheddafi reinveste nel comprare quote azionarie delle più influenti società italiane).
Ancora una volta i poteri forti, con la complicità di governi vassalli, hanno svenduto allo straniero pezzi determinanti del nostro paese.
L'unica risposta per impedire ulteriori scalate a Unicredit e simili, è quella di nazionalizzare le banche italiane. Solo attraverso il controllo diretto dello stato si possono evitare che sciacalli di ogni provenienza possano condizionare, ricattare e distruggere le fondamenta stesse dell'economia e della finanza italiana.
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 1 settembre 2010

M.S.N.: in merito alla visita di Gheddafi

Si è conclusa ieri la visita in Italia del leader libico Gheddafi, che puntualmente come le volte precedenti s'è rivelata degradante per il nostro paese e per le nostre istituzioni che lo hanno voluto assecondare nelle sue performance. Mai però come in questa circostanza abbiamo dovuto subire passivamente le provocazioni, gli insulti ed i ricatti di quest'individuo, senza che nessuno dei nostri rappresentanti di governo ritenesse doveroso intervenire per far sentire l'autorità del proprio ruolo. Mentre Gheddafi insultava e sbeffeggiava l'Italia e la nostra civiltà cristiana, con tanto di becera propaganda filoislamica (pericolosissima ai fini del loro progetto di conquista dell'Europa), mentre degradava le donne occidentali, mentre offendeva la storia italiana, mentre ricattava pubblicamente il nostro paese e l'Europa stessa di fatto chiedendo il “pizzo” al fine di impedire di inviarci milioni di clandestini dall'Africa, ci domandiamo dove stava il governo Berlusconi? Fisicamente era lì ad applaudire inebetito alle farneticazioni del leader libico e questo ci da molto da pensare e ovviamente da preoccupare... ma da un punto di vista istituzionale era e rimane totalmente assente, succube di un individuo che ogni qualvolta giunge in Italia si comporta in modo sgarbato, quasi atteggiandosi a padrone in casa nostra.
La realtà è che l'attuale governo italiano si è svenduto alla Libia, ma non per fare gli eventuali interessi dell'Italia (come millantano da due anni, dopo aver siglato i trattati d'amicizia), bensì quelli di pochi personaggi legati al mondo delle banche e dell'alta finanza le cui mire in terra libica sono note a tutti (come ampiamente dimostra la presenza di suddette personalità al summit con Gheddafi).
Agli occhi del mondo, l'Italia ancora una volta esce umiliata e ridicolizzata da questi incontri con il rais libico, tanto che non si cadeva così in basso dai tempi infausti dell'otto settembre; anche allora come oggi disonorati e svenduti ad una potenza straniera.
Auspichiamo a questo punto che le paventate elezioni anticipate avvengano quanto presto, nella speranza di non dover più assistere passivamente a governi succubi di un nemico storico come Gheddafi che si fa beffe del nostro onore e della nostra dignità.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 25 agosto 2010

M.S.N.: Maroni, basta propaganda! Vogliamo fatti!

Sarà forse l'aria delle probabili elezioni anticipate, sarà forse il vizio congenito di certi leghisti, sarà forse la necessità di nascondere il proprio fallimento in materia di sicurezza e contrasto all'immigrazione, sta di fatto che il ministro dell'interno Roberto Maroni si è già immerso nella campagna elettorale, cimentandosi in quello che gli riesce meglio: gettare fumo negli occhi agli italiani, vendendo paglia per oro.
Dopo la decisione della Francia di espellere forzatamente i rom, il suddetto ministro del governo berlusconiano ha sostenuto che i transalpini avrebbero preso esempio dall'Italia... Peccato però che in questo paese non se ne sia mai accorto nessuno, nemmeno i nomadi stessi, che infatti continuano a gironzolare nel nostro territorio nazionale, commettendo i loro soliti reati (furti, stupri, violenze...)
Per non parlare di tutte quelle migliaia di clandestini che hanno ricevuto in mano il decreto d'espulsione eppure bivaccano e delinquono indisturbati in Italia, anche quando sono ripetutamente fermati e ripetutamente espulsi (solo su un pezzo di carta).
Il ministro ci deve spiegare in cosa consistono esattamente i provvedimenti tanto sbandierati dal suo dicastero, dal momento che nulla è cambiato rispetto agli anni precedenti, anzi, si sta peggiorando sempre di più. Egli si spinge oltre affermando perfino che adotterà provvedimenti più “duri” di quelli francesi.
Visti i precedenti di questa sua “intransigenza” ci verrebbe da ridere se non fosse che invece c'è da piangere per come siamo ridotti.
Anziché fare chiacchiere basate sul nulla, Maroni cominciasse davvero a cacciare di peso i clandestini e tutti quegli stranieri che delinquono, a partire da quelli che occupano le nostre carceri (rese sovraffollate) e da quelli che sono nei centri di identificazione ed espulsione (che tra l'altro continuano a dare vita a rivolte e spesso a fughe dai CIE).
Mentre costui si cimenta in propaganda spiccia e stancante nella sua palese ipocrisia, ci chiediamo e gli chiediamo chi risolverà davvero l'annosa questione ed in che modo? Sempre e solo con le parole? Le menzogne non resistono all'usura del tempo, se lo ricordi bene signor ministro....
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

M.S.N: il 4 settembre, riunione strutturale del partito.

Con il seguente comunicato si annuncia per sabato 4 settembre, ore 10:00, presso la sede nazionale del partito, la convocazione della Segreteria Nazionale e di tutti i Responsabili con incarico nel movimento, per una riunione strutturale.
Saranno poste all’ordine del giorno le seguenti questioni:

- resoconto attività dirigenti ed incaricati nazionali
- redistribuzione incarichi


La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 19 agosto 2010

M.S.N.: in merito al recente comunicato di Romagnoli

In seguito al comunicato stampa di ieri del segretario nazionale di Fiamma Tricolore, Luca Romagnoli, prendiamo atto della sua volontà di costruire un'alleanza insieme al partito di Storace, La Destra, ed unicamente con lui, per la formazione di un presunto grande partito di destra.
Se da un lato la disponibilità ad unire le forze è cosa positiva e lodevole, dall'altro lato mi domando e chiedo al suddetto come mai escluda a priori dal progetto tutte le altre forze politiche d'area, e non mi riferisco tanto al nostro piccolo movimento, quanto piuttosto a realtà ben più consolidate e numericamente più incisive, quali ad esempio Forza Nuova, tanto per citare un nome.
Se l'idea è quella solita di porre paletti e divieti a talune forze politiche, mi domando e chiedo ancora come si pensa di poter davvero costruire un grande partito di destra? Lo si vuol fare troncando in partenza alcune delle sue componenti? Non dimentichiamoci inoltre che abbiamo già assistito nel 2008 a questo tentativo tra le due sole parti, senza però ottenere gli esiti sperati.
In questo momento l'unico progetto valido s'identifica nella costruzione di un'alternativa al sistema bipolare (e non facendone parte), attraverso la realizzazione di un grande soggetto unitario, che non escluda nessuna realtà dell'ambiente nazional-popolare. In quest'ottica siamo sempre più convinti che le basi gettate da Forza Nuova e Movimento Nazional Popolare in questo senso, corrispondano a quanto anche noi nel Movimento Sociale Nazionalista inseguiamo da tempo e verso il quale intendiamo dirigerci, a patto che neppure qui si pongano veti di sorta. La nostra disponibilità, lo ribadiamo, è sempre la stessa.
Mi auguro altresì che lasciate da parte le chiacchiere estive, anche gli altri leader politici d'area ritornino sui propri passi e contribuiscano, incluso Romagnoli, all'unico progetto percorribile e coerente con i nostri ideali: la costruzione di un'alternativa nazional-popolare.

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

mercoledì 11 agosto 2010

M.S.N.: a proposito di elezioni anticipate

In questi mesi di preventivato silenzio stampa da parte nostra, abbiamo preferito tenerci distanti dai soliti teatrini patetici della politica italiana, optando invece per una scelta di serietà e di responsabilità quale quella di non perdersi nelle chiacchiere, ma di iniziare a lavorare con maggiore impegno sugli sviluppi futuri sia del nostro movimento, che soprattutto per la costituzione di un soggetto politico unitario, serio, credibile ed efficace che da anni continuano tutti a chiederci in questa fantomatica “area” di destra. Per questo non abbiamo inteso fin qui, né intenderemo in seguito, inserirci nelle sterili e grottesche discussioni di queste settimane, unicamente incentrate sulle beghe condominiali del Pdl e dei fuoriusciti finiani. Il nostro giudizio su entrambe le componenti è noto da tempo, come è altrettanto nota addirittura da anni ormai, quale opinione abbiamo in particolare del sig. Gianfranco Fini e dei suoi fedeli lustrascarpe ...
In questi mesi post-elettorali (inteso dopo le regionali del marzo scorso), abbiamo iniziato a sondare il terreno con molteplici e, oseremo dire “infinite”, realtà associative, culturali e movimentistiche che occupano la galassia della destra sociale-radicale-nazionalista, e di tutto ciò che si avvicina alla componente nazional-popolare. Mentre altrove ci si perdeva in inutili discussioni e recriminazioni, noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di avviare contatti e soprattutto di dialogare con ogni rispettabile realtà del nostro ambiente e non solo di questo.... Abbiamo aperto canali nei quali poter un domani inserirci, per collaborare a progetti condivisi; abbiamo tentato, a volte invano altre con discrete possibilità di successo, di siglare accordi, di stringere alleanze, o semplici collaborazioni con le varie realtà fin qui contattate. In particolare abbiamo puntato al dialogo schietto con le associazioni, che sono certamente più pragmatiche e meno legate a logiche di potere rispetto ai partiti. Non sappiamo se questo seminare potrà portare i suoi frutti, speriamo ovviamente di sì e siamo fiduciosi che qualcosa sta già indubbiamente cambiando nell'opinione della gente, sia dei camerati che di tutte quelle individualità non schierate ideologicamente che abbiamo avuto modo di conoscere e con cui ci siamo confrontati apertamente.
La strada è lunga, i contrasti da risolvere sono ancora tanti, le idee spesso non convergono con il progetto unitario poiché indirizzate a qualcosa di personale o perché c'è ancora una diffusa disillusione sulle possibilità di riuscita di questa “unità” di forze ed intenti. Esistono ancora molte recriminazioni passate, molti chiarimenti che taluni attendono da altri e viceversa, esistono ancora a vario titolo muri da abbattere e barriere da oltrepassare, ma siamo certi che ognuno di noi si sta interrogando su quali prospettive ed alternative future può avere d'ora in avanti la nostra comunità politica, se non quella di fare un fronte comune, per poter uscire da questa strada senza ritorno imboccata da troppi anni... Almeno questo ci è sembrato di percepire dai molteplici incontri avuti in questi mesi con tantissime persone che militano o simpatizzano in quest'area...
Purtroppo gli eventi incalzano, proprio come due anni fa, quando le elezioni anticipate giunsero improvvisamente, senza darci il tempo di organizzarci nella costruzione di qualcosa di serio e duraturo. Anche questa volta si prospetta il ritorno alle urne prima del tempo, probabilmente già nel prossimo autunno. Per questo chiediamo l'immediata convocazione di un tavolo nel quale tutte le maggiori realtà politiche d'area e le associazioni ad essa vicine possano convergere per gettare le basi di un accordo politico nazional-popolare, questa volta impostato seriamente, per farsi trovare pronti all'appuntamento elettorale. Urge la necessità di partire subito con un progetto di coalizione, poiché questa è l'unica alternativa che attualmente abbiamo in mano per affrontare insieme la sfida che in tanti ci chiedono da anni. Se vogliamo contribuire ad un reale cambiamento nel paese, se vogliamo portare la nostra rivoluzione politico-culturale in Italia, se vogliamo far affermare le nostre idee ed i nostri uomini, dobbiamo partire una volta per tutte con intenti altruistici mettendoci a disposizione della causa che intendiamo servire, anziché andare avanti come al solito con atteggiamenti di presunta superiorità morale e con intenti puramente personalistici.
La domanda ora è: siamo pronti a questa sfida? Siamo pronti a mettere finalmente da parte le castronerie commesse in passato, per una più responsabile politica unitaria? Soprattutto, siamo pronti in quest'area alle imminenti elezioni anticipate? Per quanto ci riguarda sì, tanto che vogliamo ribadire per l'ennesima volta la nostra totale disponibilità nel mettersi a disposizione di una causa in cui crediamo fermamente. Ora ci attendiamo una risposta positiva ed in maniera unanime pure dalle altre forze politiche di riferimento.
Restiamo in attesa di sviluppi positivi in tal senso, stavolta speriamo non invano....
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 8 marzo 2010

M.S.N.: alle regionali sosterremo Forza Nuova

In data 27 febbraio 2010 si è riunita la Segreteria Nazionale del Movimento Sociale Nazionalista ed ha deliberato quanto segue:

alle prossime elezioni regionali di marzo il M.S.N. non sarà presente con propri candidati e liste, né siglerà alcun accordo elettorale con altre forze politiche.
Tuttavia sosterremo, attraverso il voto, le liste di Forza Nuova, nell’ottica di proseguire quel percorso di unità d’area che da sempre andiamo chiedendo e che parzialmente siamo riusciti a riscontrare nelle liste unitarie sopra menzionate. Tutti i nostri militanti e simpatizzanti sono invitati di conseguenza a seguire le indicazioni della presente delibera, mettendosi allo stesso tempo a disposizione per aiutare i camerati della coalizione unitaria nella campagna elettorale in corso.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista




Il 28-29 marzo votare le liste di FORZA NUOVA





venerdì 15 gennaio 2010

M.S.N.: vietare le manifestazioni degli immigrati nel nostro territorio nazionale!

Abbiamo appreso in queste ore la notizia che il 1° marzo gli immigrati intendono organizzare uno sciopero generale. L‘iniziativa in se può sembrare solo una normale forma di protesta, come avviene spesso durante l’anno per varie categorie della società che hanno qualcosa da recriminare e lo fanno con manifestazioni, cortei e appunto astenendosi dal lavoro. Se fosse solo questo, non ci sarebbero perplessità di fondo nel consentire tali iniziative, ma in realtà sappiamo bene che sotto cova ben altro....
Lo dimostra ad esempio la minacciosa chiamata alle "armi” di una signora islamica, direttamente dagli studi televisivi della faziosa trasmissione Anno Zero, andata in onda ieri sera su rai 2. I toni ci sono sembrati alquanto accesi e per nulla pacifici. Se a questo aggiungiamo gli avvenimenti appena verificatisi a Rosarno, senza scordare altri fatti analoghi, quali Castel Volturno o prima ancora a Milano, ci dobbiamo porgere immediatamente il problema se questa manifestazione può o meno essere consentita. Visti i precedenti siamo certi che le strade teatro della loro protesta saranno fortemente a rischio, incluso l’incolumità dei cittadini e dei propri beni, mobili ed immobili.... Non ci stupiremmo affatto se potrebbero ripetersi scene inaudite come quelle degli scorsi giorni nell’ormai nota città calabrese. Anzi, è probabile che succeda, visti gli individui barbari con i quali ci troviamo ad avere a che fare e soprattutto per le loro reali intenzioni bellicose.... Altro che sciopero pacifico... Se poi dovessero, come crediamo, aggiungersi alla protesta le solite frange violente dell’estrema sinistra, no-global e centri sociali in primis, prendendo a pretesto l’occasione per compiere disordini e fare gazzarra contro il governo in quanto tale, il serio rischio di ritrovarsi come nel G8 di Genova è alquanto verosimile.....
Pertanto, mancando un mese e mezzo prima di questo presumibile tumulto, invitiamo il governo ed in particolare il ministero dell’interno a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di vietare qualsivoglia corteo o manifestazione agli immigrati, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico nelle nostre città. Altresì invitiamo a prendere tutte le precauzioni del caso, sapendo che comunque vi saranno dei dimostranti pronti a scendere in piazza, auspicando il coinvolgimento dell’esercito per dare manforte alle forze dell’ordine nelle operazioni di presidio, contrasto ed arresto di eventuali manifestanti che trasgrediranno ai divieti o agiranno con violenza. In Italia non si può più tollerare atti d’inciviltà, di teppismo ed aggressioni, ad opera di individui che in questo paese sono ospiti e come tali dovrebbero comportarsi. Non vogliamo ritrovarci fra un mese a fare nuovamente la conta dei danni e dei feriti per l’impreparazione e la debolezza del governo nel contrastare suddette minacce. Perciò il Movimento Sociale Nazionalista chiede ufficialmente al ministro Maroni di vietare tutte le manifestazioni degli immigrati nel nostro territorio nazionale, a partire da quella del 1° marzo. Se non lo farà, e se codesti personaggi agiranno come temiamo e come hanno già dimostrato, riterremo responsabile dell’inerzia il ministro stesso. Al quale, nel caso, sarà ovvio chiedere di presentare immediatamente le sue dimissioni. Per svolgere il ruolo che detiene l’On. Maroni, ci vogliono gli “attributi”, ci vuole il pugno di ferro; se non se la sente di lavorare con questo spirito, o se non è all’altezza di portare avanti con forza e determinazione questo compito, se ne faccia una ragione e lasci il posto a persone più competenti e più adatte di lui.
Tuttavia siamo certi che le nostre fosche previsioni, come in altre circostanze, si riveleranno puntualmente esatte, come sarà altrettanto puntuale da parte del governo ignorare i nostri appelli e le nostre richieste. Questa ad oggi è l’Italia in cui viviamo. Speriamo che alle prossime elezioni in molti si sveglino da questo sonno collettivo.....

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 11 gennaio 2010

M.S.N.: Siamo dalla parte della popolazione di Rosarno

Dopo i gravi fatti di Rosarno, dove immigrati clandestini e regolari hanno messo a ferro e fuoco la piccola città calabrese, incendiato auto, distrutto vetrine, divelto cartelli, aggredito i passanti, tra i quali delle donne con bambini ed una incinta (che per l’aggressione ha perso il bimbo che teneva in grembo) vi è stata la comprensibile e legittima reazione della popolazione locale. Ma come sempre accade in questi casi, i soliti buonisti di turno, i soliti politicanti e pretuncoli da strapazzo, e soprattutto i giornalisti si sono paradossalmente schierati dalla parte dei vandali, trasformando gli extracomunitari da carnefici in vittime. Il Movimento Sociale Nazionalista si schiera apertamente dalla parte dei cittadini di Rosarno, senza se e senza ma, poiché la battaglia in difesa delle nostre case, dei nostri quartieri, delle nostre donne, dei nostri beni è irrinunciabile. Quanto agli immigrati fermati in queste ore, non vi sono altre soluzioni che l’espulsione immediata e l’accompagnamento coatto nei loro rispettivi paesi di provenienza, d’altronde come abbiamo sempre sottolineato in questi anni, quale unica soluzione possibile per mettere fine a situazioni di degrado e per spegnere con largo anticipo pericolosi focolai di violenza e ribellione inaudita.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

martedì 5 gennaio 2010

Solidarietà a Forza Nuova

Apprendiamo sconcertati la notizia del triplice attentato terroristico compiuto contro le sedi romane di Forza Nuova e ad una libreria ad essa associata, avvenuti negli ultimi giorni. Ma è altresì più sconcertante il fatto che notizie di una gravità simile non vengano neppure menzionate dagli organi di stampa, quasi a sottovalutare volutamente gli eventi, soltanto perché le vittime in questione sono partiti politici del mondo della destra radicale. Più o meno lo stesso identico sistema attuato negli anni di piombo dai media palesemente schierati a sinistra, che scordavano o sminuivano la gravità dei fatti, quando questi erano a danno del M.S.I. o movimenti simili.
Ai camerati di Forza Nuova esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza, auspicando che coloro i quali sono chiamati a svolgere le indagini non lascino nulla al caso, ma agiscano energicamente contro le sacche violente dell’estrema sinistra. E vista la situazione, ci auguriamo che lo si faccia con una certa rapidità.

La Segreteria Nazionale
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