Come avevamo ampiamente previsto e annunciato, l’esito delle ultime elezioni europee si è rivelato un’ennesima batosta elettorale per tutti i partiti di quest’area politica.
A coloro che hanno tentato la strada solitaria (voluta o forzata), così come a quelli che hanno sperato di arrivare chissà dove con alleanze totalmente fuori dall’ordinanza (tanto che gli elettori hanno espresso chiaramente il giudizio in merito), avevamo preannunciato già tempo prima che non avrebbero mai potuto raccogliere sufficienti consensi per superare lo sbarramento del 4%. Solo una politica unitaria, con la costruzione di una coalizione che legasse insieme tutti i partiti di destra, avrebbe forse fatto avvicinare questi soggetti allo sbarramento, probabilmente innescando un meccanismo di fiducia anche negli stessi elettori che da tempo non ci votano più, scegliendo altri partiti o l’astensione. Ma appunto ognuno ha corso per il proprio orticello e, come prevedevamo, oggi sono qui a scannarsi con le solite dichiarazioni post-elezioni, per essersi reciprocamente calpestati i piedi e per essersi portati via qualche voto qua e là.
Inoltre, come se non bastasse, alcuni si pavoneggiano esibendo la conquista di un voto in più rispetto al proprio dirimpettaio, o rispetto alla tornata precedente, oppure ancora facendo credere che il successo in qualche piccolo paese o quartiere di poche anime valga come una vittoria ai mondiali di calcio. Siamo al ridicolo, ma siamo in fin dei conti alle solite. Non c’è più da meravigliarsi....
Nel frattempo prendiamo atto che il leader di Fiamma Tricolore è tornato a chiedere la costruzione di un partito unico. Questa volta ci sentiamo di condividere, poiché abbiamo a disposizione circa un anno (prima dei prossimi impegni elettorali) per avviare un serio dibattito e confronto fra le parti, senza la frenesia di formare qualcosa in tempo per le elezioni (come invece si sarebbe verificato tre/quattro mesi fa), rischiando quindi di bruciare un’occasione che invece si rivelerà determinante per il futuro prossimo di quest’area.
Abbiamo tutto il tempo per chiarire questioni che ci hanno diviso in passato, abbiamo tutto il tempo per fare proposte concrete sotto ogni aspetto, abbiamo tutto il tempo per creare delle convergenze, ed è l’unica strada percorribile rimastaci fra le mani.
Ma questo tempo a nostra disposizione non può e non deve essere sottovalutato e men che meno sperperato. Bisogna darsi da fare immediatamente, perchè la strada per costruire qualcosa di ambizioso richiederà molte riunioni, molti confronti, molti dibattiti ed anche inevitabili scontri (su cui indubbiamente bisognerà lavorare per chiarirli e non dover più affrontarne degli altri in futuro). Ci vuole tempo e ne abbiamo, però serve mettersi al lavoro tutti quanti insieme e subito.
Attendiamo che nelle prossime settimane tutti facciano le loro riunioni con i rispettivi direttivi nazionali, per poi dare il via a quanto tutti da anni auspichiamo in questa area.
Il tempo è scaduto. Se non vogliamo scomparire per sempre è tempo di maturare veramente. Noi aspettiamo fiduciosi....
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista
A coloro che hanno tentato la strada solitaria (voluta o forzata), così come a quelli che hanno sperato di arrivare chissà dove con alleanze totalmente fuori dall’ordinanza (tanto che gli elettori hanno espresso chiaramente il giudizio in merito), avevamo preannunciato già tempo prima che non avrebbero mai potuto raccogliere sufficienti consensi per superare lo sbarramento del 4%. Solo una politica unitaria, con la costruzione di una coalizione che legasse insieme tutti i partiti di destra, avrebbe forse fatto avvicinare questi soggetti allo sbarramento, probabilmente innescando un meccanismo di fiducia anche negli stessi elettori che da tempo non ci votano più, scegliendo altri partiti o l’astensione. Ma appunto ognuno ha corso per il proprio orticello e, come prevedevamo, oggi sono qui a scannarsi con le solite dichiarazioni post-elezioni, per essersi reciprocamente calpestati i piedi e per essersi portati via qualche voto qua e là.
Inoltre, come se non bastasse, alcuni si pavoneggiano esibendo la conquista di un voto in più rispetto al proprio dirimpettaio, o rispetto alla tornata precedente, oppure ancora facendo credere che il successo in qualche piccolo paese o quartiere di poche anime valga come una vittoria ai mondiali di calcio. Siamo al ridicolo, ma siamo in fin dei conti alle solite. Non c’è più da meravigliarsi....
Nel frattempo prendiamo atto che il leader di Fiamma Tricolore è tornato a chiedere la costruzione di un partito unico. Questa volta ci sentiamo di condividere, poiché abbiamo a disposizione circa un anno (prima dei prossimi impegni elettorali) per avviare un serio dibattito e confronto fra le parti, senza la frenesia di formare qualcosa in tempo per le elezioni (come invece si sarebbe verificato tre/quattro mesi fa), rischiando quindi di bruciare un’occasione che invece si rivelerà determinante per il futuro prossimo di quest’area.
Abbiamo tutto il tempo per chiarire questioni che ci hanno diviso in passato, abbiamo tutto il tempo per fare proposte concrete sotto ogni aspetto, abbiamo tutto il tempo per creare delle convergenze, ed è l’unica strada percorribile rimastaci fra le mani.
Ma questo tempo a nostra disposizione non può e non deve essere sottovalutato e men che meno sperperato. Bisogna darsi da fare immediatamente, perchè la strada per costruire qualcosa di ambizioso richiederà molte riunioni, molti confronti, molti dibattiti ed anche inevitabili scontri (su cui indubbiamente bisognerà lavorare per chiarirli e non dover più affrontarne degli altri in futuro). Ci vuole tempo e ne abbiamo, però serve mettersi al lavoro tutti quanti insieme e subito.
Attendiamo che nelle prossime settimane tutti facciano le loro riunioni con i rispettivi direttivi nazionali, per poi dare il via a quanto tutti da anni auspichiamo in questa area.
Il tempo è scaduto. Se non vogliamo scomparire per sempre è tempo di maturare veramente. Noi aspettiamo fiduciosi....
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista
6 commenti:
caro segretario
leggo ora il tuo comunicato e come sempre appoggiola tua linea unitaria che è tale fin dall’inizio della nostra
avventura con questo movimento. Non ti sei mai stancato
di chiedere unità d’area, nonostante in tanti ti ridessero
dietro o ti insultassero per questo, ma alla fine avevi e hai
ragione tu, tanto che anche gli altri ora si stanno ricredendo.
Continua a battere su questo tasto, perché sei il solo fra tutti i segretari nazionali ad aver sempre chiesto unità d’area
costantemente e non ad intermittenza. Sei l’unico a non
essersi mai fatto illusioni, tanto che anche nei comunicati
precedenti, con lungimiranza ricordavi che il 4% non lo
avrebbe raggiunto nessuno.
Avanti così, siamo con te!
CONDIVIDO IL SENSO DEL DISCORSO.
SONO CON VOI IN QUESTO PROGETTO.
Bene per la richiesta di unirsi.
Su Saya non capisco come si possa
dare ancora credito a certe iniziative. Ma soprattutto non capisco perchè i mezzi di informazione non sappiano fare le
giuste distinzioni. Mah....
PER ME CI STIAMO FACENDO SOLO UN
MARE DI ILLUSIONI. TUTTI RIMARRETE
AL VOSTRO POSTO, CON LE VOSTRE DIVISIONI E CON LE VOSTRE SIGLE DA
ESIBIRE AD OGNI ELEZIONE. RISULTATO = O VOTI. 0 SEGGI.
sparirete tutti, perchè non avete la minima consistenza strutturale,
politica e intelligenza per fare qualcosa di valido per quella che voi chiamate "area". Ormai il vostro posto l'ha preso la lega nord, lasciando qualche cosina al Pdl. Fondetevi anche voi con il Berlusca, almeno avrete una sedia da porre sotto il culo.
cari amici camerati, io temo seriamente che non giungeremo a nessun accordo fra tutti i partiti
di destra. Troppe sono le recriminazioni e troppi sono gli interessi che ogni capo partito ha
per mollare il suo minuscolo ruolo
di leader. Vi seguo con simpatia fin dal vostro inizio, e so che avete sempre chiesto unità d'area
tanto che vi siete anche rifiutati
di fare accordi con chiunque per dimostrare che siete differenti.
Ma siete pochi e mi pare non vi vogliono ascoltare. Peccato, perchè negli altri paesi europei le destre trionfano; noi no.
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