
Lunedì mattina a Milano, abbiamo assistito a qualcosa di davvero tragico se non fosse che in questa circostanza la fortuna ha evitato il peggio. Un islamico, con 2 kg di esplosivo fabbricati in casa, ha tentato di farsi esplodere davanti ad una nostra caserma, in un orario ed in una zona ben precise: erano infatti le otto del mattino e di fronte vi è una scuola dove in quel momento i bambini stavano entrando, accompagnati dai genitori. La scelta non poteva essere casuale! Non lo era nell’orario e non lo era logisticamente. In questi giorni si parla di come la caserma fosse obbiettivo già nel mirino dei terroristi: certamente, ma non per la caserma in se, quanto per ciò che vi era di fronte: una scuola. Se la tentata strage avesse ottenuto lo scopo prefisso, avremmo certamente assistito al massacro di decine di bimbi innocenti. Proprio quello che gli attentatori musulmani tradizionalmente cercano di fare per rendere ancora più dolorose le loro “performance”. Il caso dei bimbi di Beslan, sterminati dagli islamici ceceni è una delle prove lampanti su quanto stiamo affermando.
In queste ore intanto, sentiamo i soliti politicanti, con l’ausilio di giornalisti lacchè, tentare di ridimensionare la gravità dei fatti, di far ricadere il tutto sul cosiddetto “cane sciolto” che in un momento di esaurimento personale ha compiuto il gesto. Insomma, si cerca di evitare di pronunciare la parola “terrorismo islamico”. Peccato che il giorno dopo tutti vengono smentiti, dal momento che gli inquirenti hanno nel frattempo arrestato altri due complici, che in casa loro tenevano un quantitativo di sostanze per fabbricare esplosivi pari a circa 100 Kg.
Non saremo forse in presenza di un’organizzazione internazionale, ma siamo comunque di fronte alla presenza di molti terroristi “fai da te”, che uniti dalla matrice cultural-religiosa musulmana, potrebbero improvvisarsi kamikaze per compiere stragi nel nostro territorio.
Quella di Milano è solo la prima avvisaglia di una strategia che temiamo seriamente potrebbe ripetersi, e con conseguenze prima o dopo realmente gravi.
Per queste ragioni, considerate le politiche fallimentari di tutti i governi che in questi anni si sono succeduti, in merito al problema islamico, ribadiamo oggi più che mai, maggiormente convinti dall’evidenza degli ultimi eventi, che l’unica strada attuabile adesso per arginare il problema è quella di bloccare con effetto immediato l’immigrazione da paesi islamici, conseguentemente all’espulsione forzata di tutti i clandestini, e alla revoca dei permessi di soggiorno e delle cittadinanze concesse ai musulmani.
Ora i soliti moralisti ed i soliti politicanti grideranno allo scandalo, grideranno al razzismo o all’islamofobia, ma forse è il caso di chiedersi se a questo punto non sia meglio sentir sbraitare costoro, piuttosto che sentire le urla di dolore strazianti delle madri che vedono morire i propri bimbi per un attentato terroristico.....
Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista
2 commenti:
Sono come sempre in piena sintonia
con la vostra posizione. In questo
paese di buonisti si aspettano sempre le tragedie per poter intervenire. Ma il detto prevenire è meglio di curare non ha mai insegnato niente?
Sono sinceramente preoccupata nel
sentire di questi episodi. Ma la
preoccupazione maggiore non sta tanto nel chi tenta di fare, ma nelle nostre istituzioni che non
intervengono adeguatamente, proprio nel metodo suggerito dal
segretario. Il buonismo ha sempre
la precedenza verso il pragmatismo. Avanti di questo passo non risolveremo mai niente.
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