lunedì 17 marzo 2014

Movimento Sociale Nazionalista: «Il voto in Crimea è legittimo. Sia rispettata la volontà popolare.»

Il Movimento Sociale Nazionalista, preso atto dell'esito referendario in Crimea, ritiene sia doveroso che tutti rispettino la volontà popolare che ha sancito con oltre il 96% dei consensi, il ritorno a far parte della federazione russa.
Il referendum è pienamente legittimo, perché rientra nel sacrosanto diritto dei popoli a chiedere e sancire l’autodeterminazione, com’è altrettanto legittimo lo svolgimento e l’esito finale del voto di ieri.
Ciò che invece non è ammissibile sono le interferenze dell’occidente, con Usa e Ue in testa; ancor più illegittime e gravi sono le sanzioni che si vuol dare ad una nazione, la Russia, la cui colpa è quella di esser pronta a riconoscere il voto e accettare la richiesta popolare e del parlamento autonomo di Crimea di venir annessa alla federazione russa.
Non vogliamo entrare nel merito delle contese tra Ucraina e Russia, ritenendo che sia una questione che riguarda unicamente i due paesi, ma non possiamo tapparci gli occhi davanti l’evidenza.
L’evidenza di una scelta sancita con oltre il 96% dei consensi, ovvero che la Crimea è nuovamente russa.
L’evidenza di un’interferenza occidentale, in primis americana, che non accetta di perdere una potenziale zona di influenza strategica al confine euroasiatico, con tutti gli interessi che ci vanno dietro. Solo la brama di potere e di influenza sul mondo che gli Usa da sempre provano ad esercitare, è la causa di questa crisi internazionale, che altrimenti non si spiegherebbe.
L’evidenza della stolta presa di posizione della Ue e pure dell’Italia, che accettano vigliaccamente di prestarsi ad inique ed infami sanzioni contro la Russia, oltre a fare una scelta moralmente e strategicamente errata, rischiano di compromettere pure quei buoni rapporti che negli ultimi anni si erano instaurati con il Cremlino, mettendo a repentaglio anche quella dipendenza energetica, che piaccia o meno allo stato attuale delle cose esiste e finché non impariamo ad avere una nostra autonomia in campo energetico, ci servirà necessariamente mantenere nei prossimi mesi e anni nell’interesse del nostro paese.
Invitiamo pertanto il nostro governo a non prestarsi a folli decisioni come aderire alle sanzioni, né sbilanciarsi in dichiarazioni antirusse, semmai consigliamo al governo di porsi come terzo interlocutore in cerca di una via diplomatica che non isoli la Russia ma che ne resti un sincero alleato, pur consci del fatto che Renzi & Soci non sono affatto credibili e competenti in alcun modo, ancor meno sul piano internazionale.
Ma un segnale forte arriverebbe se, oltre a rifiutarsi di partecipare al voto sulle sanzioni, l’Italia nel rispetto dei rapporti diplomatici con la Russia si astenesse dal partecipare al G8 (divenuto nel frattempo G7) se sarà estromessa come ormai è certo la nazione guidata da Putin.
L’Italia per poter tornare a contare in Europa e per non dipendere più dalla Ue e dagli Usa, deve mostrare una propria autonomia strategica in campo internazionale, e questa è l’occasione più giusta per dimostrarlo.

La Segreteria Nazionale
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