giovedì 5 febbraio 2009

M.S.N.: legge elettorale ed alleanze d'area...

Arrivati a questo punto è proprio inutile meravigliarsi, è inutile stracciarsi le vesti e gridare allo scandalo, è inutile sprecare fiumi d’inchiostro per scrivere tutta la nostra indignazione sull’approvazione della nuova legge elettorale per le europee. C’era da aspettarselo, come da tempo andavamo dicendo, nonostante in molti nella nostra area continuavano a farsi pie illusioni, credendo che tutto sarebbe rimasto invariato e che sarebbero riusciti così a racimolare qualche briciola ed un seggiolino a Strasburgo, lasciatoci eventualmente per gentile concessione del signor presidente del consiglio.
Adesso sembriamo cadere tutti dalle nuvole, sembriamo improvvisamente spaesati, tutti con il forte dubbio se continuare nella nostra ostinazione di preservare l’orgoglio personale ed i rancori reciproci, oppure se essere finalmente più maturi (come da anni ci chiede tutta la comunità militante dell’area) ed aprire così una piattaforma per il confronto e raggiungere un accordo per formare una lista unitaria in vista delle elezioni europee.
Siamo sinceri: nessuno di noi entrerà al parlamento europeo e difficilmente ci potremo riuscire anche unendo tutte le nostre forze, figurarsi andando ognuno per proprio conto. Ma questa cosa in molti si ostinano ad ignorarla, attraverso pretestuose motivazioni, unicamente di tipo personale, che pongono diktat verso questo o quel dirigente, o verso questo e quel partito.
L’area politica di destra, sia essa radicale, sociale o in qualunque altro modo la si vuol definire, è destinata all’ennesima delusione, rimanendo fuori pure dall’unico posto dove ancora siamo presenti attualmente, ovvero a Strasburgo. E questo influirà inevitabilmente anche sulla stessa sopravvivenza dei nostri rispettivi movimenti.
Il mese scorso, in un mio comunicato, sostenni che avremmo dovuto aspettare l’ennesima batosta elettorale prima di aprire finalmente gli occhi e porre da parte le ridicole divisioni che attualmente ci tengono ancora lontani. Sostenni che solo dopo quest’ultima ubriacatura collettiva, quali sono le elezioni, riusciremo forse a comprendere che così non può funzionare e che solamente una seria predisposizione agli interessi collettivi della nostra area, anziché quelli puramente personali, potranno forse darci la forza di rinascere ed essere credibili agli occhi della gente. Nessuno vuol più votarci, salvo gli ultimi eroici puri e duri, poiché risultiamo essere solamente dei parenti che si scotennano per l’eredità, lanciandosi reciprocamente accuse, ingiurie e rinfacciandosi colpe più o meno giustificate. Francamente a chi ci segue, a chi andiamo a chiedere il voto, non importa nulla se un segretario di partito ha il dente avvelenato con il suo parigrado di un’altra formazione, se i militanti di un gruppo si sono presi a pedate con quelli dell’altro. Ma questo i cosiddetti leaders e le dirigenze nazionali in carica non intendono capirlo, o semplicemente gli è più comodo continuare a fare orecchie da mercante per difendere il proprio misero orticello.
Per onor di cronaca mi risulta che solo Roberto Fiore di Forza Nuova e Pino Rauti del M.i.s. hanno negli ultimi tempi affrontato seriamente la questione, chiedendo ufficialmente il superamento delle divisioni (cosa per altro fatta anche dal nostro umilissimo movimento già un anno fa). A loro dobbiamo sicuramente dare atto di quest’apertura, così come ad altri piccoli movimenti che ci hanno comunicato gli stessi intenti unitari. Altri partiti invece persistono nel tenere ancora chiusa ogni porta, influendo di fatto in negativo verso ogni possibile progetto coalizzante.
Se dunque ci piace essere così autolesionisti, se ci piace trascinare nell’abisso un’eredità immensa quale tutti i movimenti d’area, chi più e chi meno portiamo avanti, se ci piace restare in tribuna a commentare la partita giocata da altri, anziché tentare di scendere in campo per segnare un goal ed influire sul risultato della gara, allora si proceda pure. Dopo la bastonata di giugno che cadrà inevitabilmente sulle nostre teste cocciute, forse, e ribadisco “forse”, impareremo la lezione. Anche se pare che più di qualcuno continui ad avere la testa dura nonostante le ripetute scoppole di questi ultimi anni.....
A questo punto non ci resta che confidare in un miracolo, attendendo che un po’ tutti restino fulminati dalla luce “divina”, come San Paolo sulla via di Damasco....

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ottimo post Segretario!
condivido in pieno la sua disamina, e proprio per
questo mi sento pessimista sul futuro dell’area dal momento che persistono queste divisioni.
Ora come ora sembra quasi che dobbiamo aspettare il tracollo. Siamo al paradosso!

Anonimo ha detto...

se si fa un giro sui vari blog e siti d'area, si sentono insulti,
si ripudia questo o quello, ce
se la prende con tutti. A me danno
del pirla solo perchè menziono il
nostro movimento, definendoci una
lista civetta. Altri dicono che con Fn o Ft o Ld o altri non vorranno mai avere a che fare, altrimenti stracciano la tessera dei rispettivi partiti. C'è troppa immaturita. Mi spiace segretario, ma qui stiamo inseguendo una chimera. Unire l'area è una cosa che in realtà non si vuole fare. Altrimenti saremo già uniti. Comunque insista perchè solo questa è l'ancora di salvezza per tutti.

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