venerdì 15 giugno 2012

Movimento Sociale Nazionalista: "Contrari alla visione d'Europa di Napolitano."

Nell'incontro avvenuto ieri tra Napolitano ed il presidente francese Hollande, il nostro capo dello stato ha dichiarato di voler lavorare per l'Europa delle culture contro quella dei nazionalismi che lui vede come una “minaccia” sempre in agguato.
Innanzitutto il presidente della repubblica ci dovrebbe spiegare meglio a quali “culture” si riferisce, se a quelle che formano da sempre l'Europa, oppure a quelle indecifrate che stanno occupando e sconquassando l'intero assetto identitario e storico del continente come siamo stati abituati fin qui a conoscere.
Siamo totalmente contrari a queste sue affermazioni, ritenendo invece che l'Europa dei popoli e delle patrie, che difendono orgogliosamente ed eroicamente (visti i tempi) la propria sovranità nazionale e la propria identità etnico/culturale siano oggi più che mai il punto cruciale da cui ripartire per poter risorgere.
Essere nazionalisti è anche questo, essere nazionalisti è schierarsi contro questa Europa della finanza, delle banche, della globalizzazione, della svendita agli stranieri, della moneta unica assassina di popoli chiamata Euro, contro il dannoso miscuglio multietnico e multiculturale voluto apposita dai poteri forti mondiali per annientare ogni forma di identità, d'orgoglio e quindi di reazione-riscossa dei popoli europei, al fine di ridurli in un agglomerato di schiavi senza patria, se non una di stampo continentale, che ricorda molto l'Unione Sovietica tanto cara al comunista Napolitano.
Noi siamo nazionalisti e ci riteniamo orgogliosi di essere tali. Siamo orgogliosi di combattere per la nostra nazione, per il nostro popolo, per le nostre tradizioni secolari, contro quella mentalità ultra capitalista da un lato ed internazionalista/stalinista dall'altro, che tanti danni hanno fatto e stanno facendo in questi anni ai popoli e alle nazioni europee.
La vera minaccia non siamo noi, ma sono loro, con le politiche fin qui adottate, quelle che stanno portando le nazioni a fallire, i nostri popoli resi schiavi e ridotti alla miseria, i nostri lavoratori indotti al suicidio, le nostre imprese costrette a chiudere, i nostri giovani a non aver più un lavoro.
L'Europa delle banche e della globalizzazione teme i nazionalismi? Ne siamo proprio felici e daremo il nostro contributo affinché questa riscoperta dell'amor di Patria, della difesa dei confini, delle tradizioni, dell'identità e sovranità nazionale, del ritorno alla propria moneta, si estenda a macchia d'olio ovunque e come un fiume in piena travolga e spazzi via le scorie cancerogene che hanno ridotto in questo modo il nostro continente ed i nostri Stati. Molti segnali da varie nazioni a noi vicine sono già arrivati.
Il vento nazionalista sta soffiando in mezza Europa e siamo certi che giungerà impetuoso ovunque: i burocrati si rassegnino e prendano atto del loro fallimento, anziché arroccarsi su posizioni indifendibili ed immorali. Nessuno può fermare la forza dell'amore nazionale, della devozione alla propria bandiera, così come l'impeto di rivolta che accompagna i popoli a voler riprendersi ciò che gli spetta di diritto.
Come infatti conferma uno slogan di vecchia memoria, a noi particolarmente caro: “Fedeltà è più forte del fuoco.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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