PROGRAMMA POLITICO DEL MOVIMENTO SOCIALE NAZIONALISTA
_POLITICA INTERNA_
SICUREZZA E IDENTITA’ NAZIONALE
• Difesa ferrea della nostra identità nazionale, della nostra cultura e delle nostre tradizioni
• Blocco totale dell’immigrazione (a partire da quella di tipo islamico e nomade) con conseguente e graduale rimpatrio degli stranieri
• Cittadinanza italiana concessa solo per diritto di sangue (ius sanguinis). Per gli stranieri residenti (sia immigrati sia nati nel nostro suolo) varrà soltanto il permesso temporaneo (che avrà scadenza semestrale) o permanente (che diventa tale dopo 20 anni di residenza in Italia, in sostituzione della cittadinanza, ma revocabile in qualsiasi momento in caso di reati commessi).
• Protezione e vigilanza armata dei confini. Schieramento della marina militare e dell’esercito sulle frontiere, con conseguente chiusura delle suddette.
• Espulsione immediata e forzata dei clandestini (entro 24 ore) e di tutti i cittadini stranieri (anche comunitari) che delinquono e che risultino essere senza fissa dimora o senza lavoro certo. Stop definitivo ad ogni altra sanatoria.
• Chiusura di tutti i campi nomadi, delle moschee e dei centri culturali islamici sospettati di attività illecite. Chiusura dei covi sovversivi, come i centri sociali
• Ripristino della legalità, annientamento delle organizzazioni malavitose e raggiungimento della certezza della pena, attraverso l’inasprimento delle pene detentive, l’istituzione di leggi speciali e la reintroduzione dei prefetti di ferro (sul modello Mori nel periodo mussoliniano). Istituzione dei lavori forzati per i criminali e nei casi più gravi reintroduzione della pena di morte.
• Coinvolgimento dell’esercito nella lotta al crimine. Avvio di operazioni specifiche su larga scala per ripulire le città dalle organizzazioni malavitose e da tutte le sacche di microcriminalità.
• Pieni poteri ai prefetti nelle espulsioni immediate dei clandestini e dei criminali stranieri (anche comunitari), senza passare per le aule di tribunale.
• Aumenti salariali per le forze dell’ordine e maggiori risorse economiche per il finanziamento di mezzi e operazioni di polizia. Assunzioni consistenti di nuovo personale addetto al presidio del territorio, con la costituzione di un corpo armato specifico per la sicurezza nazionale e pubblica.
• Riforma della giustizia. Revisione del codice civile e penale. Blocco dell’indulto.
• Divieto di indossare il velo islamico in luoghi pubblici e in generale per tutte le minorenni. Divieto di circolare con il burka o simili coperture in qualunque luogo
• No al voto agli immigrati. Stop alla proliferazione di moschee nel nostro territorio
• Difesa della cristianità attraverso la reintroduzione del concordato Stato-Chiesa del 1929. Simboli cristiani presenti obbligatoriamente in tutti i luoghi pubblici.
• Costruzione di nuove carceri e ripristino di quelle abbandonate.
STATO SOCIALE E FAMIGLIA
• Diritto alla casa di proprietà e adesione al mutuo sociale (erogato dallo stato che prevede rate mensili non superiori ad 1/5 dello stipendio e senza interessi, sospendendosi in caso di perdita del lavoro). Avvio di un consistente piano di edilizia popolare (non solo appartamenti, ma soprattutto case spaziose). Introduzione di una legge per rendere la prima casa mai pignorabile (in qualunque caso).
• Incentivi economici alle famiglie italiane (sotto i 25.000 euro di reddito annuo) per l’incremento demografico, attraverso un assegno mensile di 400 euro per ogni figlio che nasce (a partire dal momento del concepimento fino al terzo anno d’età)
• Esenzione tributaria per le famiglie italiane numerose (a partire da tre figli naturali a carico, per redditi inferiori ai 25.000 euro annui, e quattro figli per redditi superiori ai 25.000 euro annui)
• Introduzione di un tetto massimo per gli affitti. Nelle case popolari l’affitto deve trasformarsi in mutuo sociale, in modo tale che una volta pagato il capitale, la casa diventi proprietà di chi ci vive dentro.
• Difesa della vita dal concepimento fino alla morte. Abolizione della legge sull’aborto ed opposizione alla legittimazione dell’eutanasia.
• Difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. No ad unioni di fatto di qualunque forma per coppie di pari sesso. No alle adozioni di bimbi per le coppie di pari sesso.
• Priorità per gli italiani nelle graduatorie per l’acquisizione di case popolari, posti all’asilo per i figli, contributi statali e posti di lavoro (liste ufficio collocamento).
• Costituzione di un sistema statale corporativo (creazione di organizzazioni corporative autogestite rappresentate politicamente e socialmente nello stato)
• Aumento delle pensioni minime a 550 euro mensili (per tutti coloro il cui reddito famigliare è inferiore ai 16.000 euro annui)
LAVORO
• Socializzazione di tutte le aziende pubbliche e di interesse nazionale (con partecipazione dei dipendenti alla gestione e agli utili della società). Riacquisizione da parte dello stato delle aziende pubbliche precedentemente privatizzate (almeno nel 51% delle quote).
• Rilascio in busta paga per tutti i lavoratori dipendenti con medio/basso reddito di almeno il 25% delle trattenute (per cinque anni).
• Abbattimento drastico delle attuali aliquote irpef (pressione fiscale non oltre il 15% per le fasce sotto i 20.000 euro di reddito annui). No tax area per redditi famigliari fino a 13.000 euro annui. Diminuzione dell’aliquota iva al 10% (per aziende) e al 5% (per privati e beni di consumo).
• Modifiche all’attuale legge sul lavoro con interventi per eliminare il precariato, dando certezza di un impiego fisso (a partire dagli incentivi alle aziende per le assunzioni a tempo indeterminato).
• Detrazione totale delle spese sostenute durante l’anno sia per le aziende, sia per le famiglie.
• Esenzione tributaria per i primi quattro anni (esclusa iva e contributi inps-inail) per i giovani che avviano un’attività.
• Embargo sui prodotti provenienti da paesi extracee che non rispettano i diritti dei lavoratori e la concorrenza leale
• Incentivi economici e sgravi fiscali per le aziende che assumono lavoratori italiani e per quelle che rinunciano a delocalizzare all’estero.
• Abolizione degli studi di settore
• Abolizione dell’incisione nel reddito di un’azienda delle rimanenze di fine anno (inerente all’inventario)
• Incentivi economici e sgravi fiscali per le aziende che lavorano nel settore del turismo e che contribuiscono a svilupparlo, valorizzando zone attualmente abbandonate o dal valore perso negli anni.
SOCIETA’ E DIRITTI
• Abolizione delle leggi liberticide “Scelba”, “Mancino”, “Mastella” e del XII° articolo transitorio della costituzione
• Messa al bando di tutte le droghe (senza distinzione alcuna). Avvio di iniziative totalmente repressive verso lo spaccio ed il consumo di stupefacenti.
• Messa al bando di tutte le sette sataniche e società massoniche. Estromissione dall’otto per mille delle pseudo religioni che saranno individuate come sette.
• Abrogazione della legge Merlin con regolarizzazione (anche fiscale) della prostituzione in apposite strutture. Controlli sanitari delle ASL obbligatori, con frequenza mensile.
• Azzeramento del debito pubblico nei confronti del fondo monetario
• Lotta all’usura del sistema bancario e finanziario abolendo gli interessi per i prestiti non produttivi. Nazionalizzazione delle banche italiane.
• Ripristino della Lira come moneta nazionale e di popolo. Uscita dall'Euro.
• Stop alle privatizzazioni di aziende pubbliche o di interesse nazionale
• Abolizione della “festa” del 25 aprile, fomentatrice di odio e divisioni. Istituzione di una giornata in memoria di tutti i caduti per la Patria
• Riconoscimento dello status di combattenti ai militi della RSI, concedendone gli onori in chiave morale, giuridica e storica.
• Revisione storica dei libri di testo scolastici ed universitari
• Epurazione dei professori esplicitamente sessantottini e marxisti.
• Tutela degli animali attraverso l’inasprimento delle pene sui maltrattamenti e sullo sfruttamento dei suddetti. Istituzione di una legge che vieti l’impiego degli animali nei circhi o in altre sedi ritenute di sfruttamento. Costruzione di nuove strutture gestite dallo stato per il ricovero ed il soggiorno dei randagi.
SISTEMA POLITICO-ISTITUZIONALE
• Repubblica presidenziale (presidente della nazione eletto dal popolo a cui vengono affidati i pieni poteri). Cancellazione della doppia figura Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica, unificandola in una sola carica.
• Durata quadriennale per la carica presidenziale,(rinnovabile solo due volte consecutive) per tutto l’esecutivo di governo e per i membri del parlamento.
• Camera con 200 deputati e senato con 150 membri (composto dai rappresentati delle corporazioni). Abolizione dei senatori a vita.
• Legge elettorale con sistema proporzionale e sbarramento al 2%, sia per la camera che per il senato, con obbligo di formare prima le alleanze. Inserimento del voto di preferenza. Diritto di voto a 18 anni per ambedue le camere. Età minima di 25 anni per entrare sia alla camera che in senato.
• Enti corporativi regionali in sostituzione degli attuali enti regionali, dove saranno eletti i rappresentanti locali di tutte le categorie, i quali porteranno avanti la gestione territoriale. La componente politica sarà presente in percentuale nello stesso numero delle altre categorie
• Tetto massimo agli stipendi dei parlamentari e dei membri dell’esecutivo (max 2.500 euro al mese)
• Tetto massimo agli stipendi dei membri delle giunte regionali, provinciali e comunali (max 2.000 euro al mese)
• Tetto massimo agli stipendi e pensioni dei magistrati, alti ufficiali dell’esercito e dirigenti pubblici (max. 2.500 euro al mese).
FINANZE PUBBLICHE
• Tagli ai privilegi e sprechi della politica (stipendi, numero parlamentari, auto blu, bonus, spese gratuite, doppi emolumenti, consulenze varie, ecc.)
• Cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti (inteso oggi come rimborsi elettorali).
• Cancellazione del finanziamento pubblico all'editoria.
• Tagli alle pensioni onerose di politici, magistrati, alti ufficiali dell’esercito e di ex dirigenti pubblici
• Tagli completi alle sovvenzioni statali e pubbliche per il mantenimento degli stranieri e dei clandestini
• Taglio generale alle spese pubbliche (a partire da tutti gli sprechi).
• Recupero e completamento di tutte le opere pubbliche abbandonate, da utilizzarsi subito nell’interesse popolare
• Autonomia e risparmio energetico, attraverso l’introduzione effettiva di energie alternative
_POLITICA ESTERA_
COMUNITA’ EUROPEA
• Completa autonomia degli stati membri europei nel legiferare senza essere assoggettati a direttive internazionali e relative sanzioni
• Libera produzione e vendita interna dei propri prodotti alimentari
• Uscita dai trattati di Scenghen. Chiusura e controllo militare delle frontiere.
• Costituzione di un esercito europeo forte ed indipendente dall’America (uscita dalla N.A.T.O.)
• Rifiuto di aderire alla carta costituzionale europea
• No all’entrata in Europa di Turchia ed Israele. Sì all’ingresso della Russia.
• Tutela e valorizzazione delle radici cristiane in Europa. Opposizione totale all’islamizzazione del continente (blocco dell’immigrazione musulmana)
• Embargo e dazi doganali nei confronti di quei paesi extracee che violano la concorrenza leale e i diritti umani
ALTRE DIRETTIVE
• Ritiro di tutte le nostre truppe dagli attuali scenari internazionali di guerra
• Richiesta alla Slovenia e alla Croazia di risarcire le proprietà espropriate agli esuli istriani-fiumani-dalmati
• Estinzione del debito pubblico del terzo mondo con aiuti concreti per il loro sviluppo
• Sostegno totale alle nazioni che lottano per l’indipendenza (Irlanda del nord, Tibet, Palestina, popoli Nativi Americani Pellerossa, ecc.)
Movimento Sociale Nazionalista
per informazioni e contatti: mov-soc-nazionalista@libero.it
ORGANIGRAMMA MOVIMENTO
Direttivo Esecutivo del Movimento:
La Segreteria Nazionale
Responsabile Regione Friuli Venezia Giulia e Coordinamento Nord Italia:
Enrico Pennera
Responsabile Regione Lazio e Coordinamento Centro Italia:
Giorgio Castedello
Responsabile Regione Molise e Coordinamento Sud Italia:
Mario Antonio Vezzelli
Alessandra Zaccari, Responsabile Nazionale al Coordinamento Femminile
Mirko Brambiti, Responsabile Nazionale al Coordinamento Giovanile
Ferdinando Savilo, Responsabile Nazionale al Coordinamento Estero