lunedì 24 marzo 2014

Movimento Sociale Nazionalista: «Soddisfazione per il risultato elettorale del Front National.»

Il Movimento Sociale Nazionalista esprime grande soddisfazione per il risultato elettorale del Front National di Marine Le Pen al primo turno delle amministrative in Francia.
La grande avanzata del movimento nazionalista francese è solo l’antipasto di un ulteriore successo che certamente si verificherà in occasione delle elezioni europee del 25 maggio.
Segnale forte di una voglia decisa di cambiamento totale di questo modello d’Europa, ormai obsoleto e fallimentare, che nel corso degli anni ha solo prodotto impoverimento collettivo, distruzione, miseria e perdita di sovranità per le nazioni ed i popoli.
Siamo certi che il vento di rivoluzione sana che giunge dalla Francia, potrà arrivare finalmente anche in Italia, perché solo in questa direzione si potrà ancora sperare di salvare le sorti della Patria e il futuro del nostro popolo.
A Marine Le Pen e al Front National inviamo il nostro cordiale saluto, congratulandoci per l’ottimo risultato conseguito e augurando loro ulteriori successi da qui alle elezioni europee di maggio.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 17 marzo 2014

Movimento Sociale Nazionalista: «Il voto in Crimea è legittimo. Sia rispettata la volontà popolare.»

Il Movimento Sociale Nazionalista, preso atto dell'esito referendario in Crimea, ritiene sia doveroso che tutti rispettino la volontà popolare che ha sancito con oltre il 96% dei consensi, il ritorno a far parte della federazione russa.
Il referendum è pienamente legittimo, perché rientra nel sacrosanto diritto dei popoli a chiedere e sancire l’autodeterminazione, com’è altrettanto legittimo lo svolgimento e l’esito finale del voto di ieri.
Ciò che invece non è ammissibile sono le interferenze dell’occidente, con Usa e Ue in testa; ancor più illegittime e gravi sono le sanzioni che si vuol dare ad una nazione, la Russia, la cui colpa è quella di esser pronta a riconoscere il voto e accettare la richiesta popolare e del parlamento autonomo di Crimea di venir annessa alla federazione russa.
Non vogliamo entrare nel merito delle contese tra Ucraina e Russia, ritenendo che sia una questione che riguarda unicamente i due paesi, ma non possiamo tapparci gli occhi davanti l’evidenza.
L’evidenza di una scelta sancita con oltre il 96% dei consensi, ovvero che la Crimea è nuovamente russa.
L’evidenza di un’interferenza occidentale, in primis americana, che non accetta di perdere una potenziale zona di influenza strategica al confine euroasiatico, con tutti gli interessi che ci vanno dietro. Solo la brama di potere e di influenza sul mondo che gli Usa da sempre provano ad esercitare, è la causa di questa crisi internazionale, che altrimenti non si spiegherebbe.
L’evidenza della stolta presa di posizione della Ue e pure dell’Italia, che accettano vigliaccamente di prestarsi ad inique ed infami sanzioni contro la Russia, oltre a fare una scelta moralmente e strategicamente errata, rischiano di compromettere pure quei buoni rapporti che negli ultimi anni si erano instaurati con il Cremlino, mettendo a repentaglio anche quella dipendenza energetica, che piaccia o meno allo stato attuale delle cose esiste e finché non impariamo ad avere una nostra autonomia in campo energetico, ci servirà necessariamente mantenere nei prossimi mesi e anni nell’interesse del nostro paese.
Invitiamo pertanto il nostro governo a non prestarsi a folli decisioni come aderire alle sanzioni, né sbilanciarsi in dichiarazioni antirusse, semmai consigliamo al governo di porsi come terzo interlocutore in cerca di una via diplomatica che non isoli la Russia ma che ne resti un sincero alleato, pur consci del fatto che Renzi & Soci non sono affatto credibili e competenti in alcun modo, ancor meno sul piano internazionale.
Ma un segnale forte arriverebbe se, oltre a rifiutarsi di partecipare al voto sulle sanzioni, l’Italia nel rispetto dei rapporti diplomatici con la Russia si astenesse dal partecipare al G8 (divenuto nel frattempo G7) se sarà estromessa come ormai è certo la nazione guidata da Putin.
L’Italia per poter tornare a contare in Europa e per non dipendere più dalla Ue e dagli Usa, deve mostrare una propria autonomia strategica in campo internazionale, e questa è l’occasione più giusta per dimostrarlo.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

giovedì 27 febbraio 2014

Movimento Sociale Nazionalista: "Presenti alla manifestazione per il Tibet."


Foto: Il Movimento Sociale Nazionalista conferma la propria partecipazione alla manifestazione del 9 marzo a Roma, a sostegno del Tibet, organizzata dalla Comunità tibetana in Italia e dall'Associazione Italia-Tibet, per denunciare i crimini della Cina nei confronti del popolo tibetano, ma anche per chiedere il boicottaggio dei prodotti cinesi e per la tutela del made in Italy.

Segreteria Nazionale   
Movimento Sociale Nazionalista    

informazioni sulla manifestazione:

http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1077:manifestazione-di-solidarieta-con-il-tibet&catid=46:eventi-ait&Itemid=113
Il Movimento Sociale Nazionalista conferma la propria partecipazione alla manifestazione del 9 marzo a Roma, a sostegno del Tibet, organizzata dalla Comunità tibetana in Italia e dall'Associazione Italia-Tibet, per denunciare i crimini della Cina nei confronti del popolo tibetano, ma anche per chiedere il boicottaggio dei prodotti cinesi e per la tutela del made in Italy.
Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista  
informazioni sulla manifestazione:




http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1077:manifestazione-di-solidarieta-con-il-tibet&catid=46:eventi-ait&Itemid=113

sabato 8 febbraio 2014

Movimento Sociale Nazionalista: "10 febbraio, in ricordo dei martiri delle Foibe"

Il giorno 10 febbraio il Movimento Sociale Nazionalista ricorderà come ogni anno i martiri delle Foibe, celebrando in tutta Italia la giornata in memoria dei nostri connazionali massacrati dai partigiani comunisti di Tito tra il 1943 ed il 1947 e l'esodo forzato di oltre 350.000 istriani, fiumani e dalmati, costretti a lasciare le proprie terre (terre italiane), invase dalle truppe jugoslave.
Riteniamo sia un dovere indiscutibile ricordare la morte atroce subita da decine di migliaia di nostri connazionali, torturati e gettati nelle foibe, la cui unica “colpa” era quella di essere italiani.
Auspichiamo che questa ricorrenza scuota le coscienze di chi, chiamato a responsabilità di governo, possa finalmente adoperarsi per rendere giustizia a tutte quelle migliaia di italiani che ancora oggi attendono la restituzione dei propri beni, o quantomeno che gli venga riconosciuto un giusto risarcimento.
Noi siamo e saremo sempre al fianco dei nostri fratelli istriani, fiumani e dalmati, nel mantenere vivo il ricordo di quella tragedia perché è solo attraverso la commemorazione che potremo rendere giustizia ad una storia dimenticata, occultata e storpiata per oltre mezzo secolo.
Noi non scordiamo i nostri fratelli, ai quali abbiamo giurato di rendere giustizia.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 17 gennaio 2014

Movimento Sociale Nazionalista: "In ricordo di Hiroo Onoda"

Il Movimento Sociale Nazionalista esprime commozione per la scomparsa dell'ultimo leggendario eroe di guerra giapponese HIROO ONODA, colui che più di tutti seppe mettere in pratica il motto "NESSUNA RESA", rifiutando di piegarsi al nemico americano.
Fulgido esempio di coraggio, dedizione e amor di Patria come pochi al mondo.
Un vero combattente, un vero nazionalista a cui va il nostro più caloroso ricordo e saluto.
HIROO ONODA: PRESENTE!

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 10 gennaio 2014

Movimento Sociale Nazionalista: «Portare subito a casa i Marò con un blitz militare.»

Il Movimento Sociale Nazionalista, preso atto della deriva pericolosa che sta prendendo il caso dei due Marò tenuti prigionieri in India, con il rischio paventato in queste ore addirittura di una possibile quanto inconcepibile condanna alla pena capitale, dichiara quanto segue:
Ci appelliamo immediatamente ai capi di stato Maggiore dell’Esercito, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, incluso il Ministero della Difesa, perché organizzino al più presto un piano di salvataggio dei nostri due fucilieri, attraverso un blitz delle nostre forze speciali, affinché si possa far evacuare al più presto i Marò tenuti in ostaggio all’interno della nostra ambasciata presso Nuova Delhi.
Non c’è altra soluzione che riportarceli a casa con l’uso della forza, considerata l’inconcludenza e l’incapacità dei nostri governi ad intervenire (prima con Monti, oggi con Letta), soprattutto alla luce dell’aggressività e della prepotenza del governo indiano sulla questione.
Altre nazioni a quest’ora avrebbero già agito in questo ambito, senza farsi prendere in giro, senza farsi ulteriormente ricattare e sostanzialmente senza consentire vengano messi i piedi in testa al proprio paese e soprattutto senza abbandonare due servitori dello stato in mano ad una nazione straniera.
Qualunque cosa dovesse nel frattempo accadere ai nostri due Marò, qualunque eventuale condanna (anche la più grave) riterremo responsabili prima di tutto coloro i quali li hanno rispediti follemente in India lo scorso anno, quand’erano invece rientrati al sicuro in territorio italiano, svendendoli di fatto per interessi economici e rapporti commerciali con Nuova Delhi (a cominciare dal sig. Mario Monti, primo colpevole, e ministri della difesa e degli esteri a suo tempo in carica); in seconda istanza riterremo altrettanto imputabili l’attuale governo (nella persona di Letta, Mauro e Bonino) e pure il Capo dello Stato, totalmente assenti in questi mesi nel portare avanti una qualsiasi azione di forza per ricondurre a casa i nostri due fucilieri.
Costoro ne risponderanno di fronte al paese, e non solo moralmente ma pure giuridicamente. Di questo ne stiano certi, la Casta non potrà salvarli di fronte la rabbia e la richiesta di giustizia che in tal caso il popolo italiano pretenderà dalle proprie istituzioni.
Infine, riteniamo condivisibile ogni azione dimostrativa che in caso di condanna si vorrà prendere contro l’ambasciata indiana in Italia, come gesto chiaro di solidarietà verso i nostri Marò e come reazione popolare esplicita e sacrosanta ad un crimine che il governo di Nuova Delhi potrebbe perpetrare ai danni dei nostri due servitori dello stato.
Riteniamo sia giunto il tempo che l’Italia si faccia finalmente rispettare, tirando fuori orgoglio, dignità e dia finalmente prova di forza concreta. Non tollereremo altri soprusi dall’India, né il calar le braghe da parte di chi nelle istituzioni ci dovrebbe invece rappresentare tutti sia in Patria che nel mondo.
Ora è tempo che i nostri due Marò tornino davvero a casa dalla lunga prigionia, estenuante ed ingiusta prigionia in terra straniera. Il tempo dei proclami è finito, si passi ai fatti.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

domenica 5 gennaio 2014

Movimento Sociale Nazionalista: « Avviare subito un fronte di difesa nazionale.»


Il 2014 si prospetterà un anno molto difficile e non solo per i noti drammi economici ed occupazionali, ma pure per i costanti e gravi attacchi rivolti alla sovranità del paese, all’identità della nazione e a quelli sulla famiglia, che oggi più che mai rischiano di trasformarsi in una deriva distruttrice irreparabile.
A partire dalla svendita quotidiana della nostra sovranità in ogni settore, in favore di politiche pro-Euro  e pro-Ue che dissanguano il popolo e la nazione stessa, riducendo sul lastrico milioni di italiani, facendo chiudere migliaia di attività imprenditoriali, commerciali e artigianali, creando soltanto un impoverimento collettivo ed una nuova forma di schiavismo, cui il popolo è vittima, piegandosi ai nuovi tiranni facenti capo alla Bce, al Fondo Monetario Internazionale, alla Troika e più in generale alla struttura di sovietica memoria e impostazione qual’è l’attuale Unione Europea.
Come se non bastasse, in queste settimane tornano di moda (e temiamo non siano solo una cosa di passaggio, anzi…) spinte sempre più articolate per distruggere definitivamente l’identità del nostro popolo e della nostra Patria, attraverso il tentativo di introdurre una folle legge quale lo Ius Soli, accompagnata da altre pazzie legislative come la cancellazione del reato di clandestinità e la revisione delle politiche d’ingresso dei clandestini, ossia tradotto in parole semplici, il progetto esplicito di spalancare le porte a tutti gli immigrati che a milioni si stanno già preparando a riversarsi sulle nostre coste, e che “grazie” a iniziative di legge simili troverebbero terreno fertile per mettere qui le loro radici, sicuri che nessuno li può cacciare via qualunque cosa accada. In cambio le forze politiche di sinistra (promotrici di tali disegni di legge) si assicurerebbero in futuro milioni di nuovi voti (e di tessere d’iscrizione a partiti e sindacati a loro vicini).
Ed a completare il cerchio di fuoco che sta attorniando l’Italia, ecco l’ennesimo tentativo di distruggere la famiglia tradizionale, con l’introduzione di leggi che riconoscano le coppie dello stesso sesso, con tutte le conseguenze che ciò comporta (come ad esempio i matrimoni e soprattutto le adozioni di bimbi).
Questo fuoco di fila rivolto  al popolo e alla nazione avviene in un momento delicatissimo, nel quale a governare non vi è un esecutivo eletto dal popolo, ma di “larghe” intese (o presunte tali) ossia un governo non legittimato dai cittadini e neppure dalla costituzione (se consideriamo che il parlamento attualmente esistente è illegittimo perché nominato da una legge elettorale considerata incostituzionale dalla stessa Corte Costituzionale).
Buonsenso e onestà vorrebbero che le attuali “istituzioni” nazionali si limitassero ad approvare qualche provvedimento economico urgente e poi si tornasse a dare la parola al popolo, ma costoro invece approfittano della situazione per imporre leggi inique da un lato e folli dall’altro, scavalcando ogni regola base della democrazia e ogni reale interesse del paese e dei cittadini.
La situazione così delicata, va affrontata su due fronti contemporaneamente: quello nazionale e quello europeo, ma con la consapevolezza che su entrambe le linee bisogna costruire un fronte di difesa nazionale compatto che non disperda le proprie forze, ma che sappia combattere strutturalmente e metodicamente senza distinzioni.
In Patria vi è certamente la necessità di aggregare in un solo blocco di riferimento tutto il popolo che si riconosce nei valori identitari, nei valori della famiglia tradizionale, nella necessità di riprenderci la nostra sovranità nazionale, monetaria, energetica ed alimentare, ma anche tutto il popolo che nel mese di dicembre è sceso per giorni nelle strade di tutto il paese per esprimere la propria rabbia e il desiderio di rivolta contro questa classe politica incapace, menefreghista e venduta alle lobbie internazionali.
Lo stesso popolo, le stesse realtà politiche, movimentistiche e sociali che devono costruire questo fronte di difesa nazionale per entrare anche a Bruxelles, per cambiare dall’interno questa Ue, e se sarà necessario distruggerla, per ridare così ad ogni popolo la sua sovranità, ad ogni popolo la sua identità, ma soprattutto per ristabilire i principi non negoziabili di dignità, indipendenza e diritto al futuro.
Il Movimento Sociale Nazionalista chiede a tutte le forze politiche e associative, a tutte le categorie sociali, a tutte le coscienze, collettive e individuali che si riconoscono nelle battaglie nazionaliste, sociali e di sovranità, di costruire insieme questo necessario fronte di difesa nazionale, perché solo compatti possiamo affrontare e vincere queste sfide epocali. L’appuntamento con le elezioni europee di maggio è l’ultima occasione che abbiamo per dare un’inversione di rotta, prima che i servi dell’Ordine Mondiale mettano definitivamente la parola “fine” sulla nostra storia, sui nostri popoli e sulla nostra indipendenza.
Le prossime settimane si riveleranno decisive, pertanto invitiamo tutti coloro che la pensano come noi di non sprecare altro tempo, di non lasciar cadere nel vuoto questo appello alla compattezza e al tentativo di salvaguardare la nostra nazione, ma piuttosto si decidano ad avviare da subito un progetto che leghi ogni realtà che si riconosce nei valori precedentemente esposti, mettendo da parte ogni spirito di fazione, ogni contrasto individuale, ogni espressione separatrice, per dare seguito alla costruzione di questo urgente fronte di difesa nazionale, che potrà e dovrà fare il suo lavoro di salvaguardia della Patria e del popolo italiano fin dalle imminenti elezioni europee.
Noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo ed appoggiare ogni progetto che andrà in questa direzione.
Speriamo vivamente lo siano anche gli altri, specie quelle forze politiche a noi vicine per idee e programmi.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

lunedì 16 dicembre 2013

Movimento Sociale Nazionalista: "Solidarietà a Di Stefano e Casa Pound"

Il Movimento Sociale Nazionalista esprime piena solidarietà a Simone Di Stefano e a Casa Pound, vittime di un inquietante sistema repressivo che non concede neppure più la libertà di far sventolare la bandiera della propria nazione al posto di quella europea.
Un altro motivo per proseguire determinati e tutti insieme la battaglia per riprenderci quella sovranità nazionale e popolare che ci spetta di diritto.
 
La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

venerdì 6 dicembre 2013

Movimento Sociale Nazionalista: "Appoggiamo la protesta del 9 dicembre."

Il Movimento Sociale Nazionalista conferma ufficialmente che appoggerà la protesta nazionale del 9 dicembre che vedrà partecipare migliaia di agricoltori, allevatori, autotrasportatori, commercianti, artigiani e lavoratori di ogni provenienza, nel tentativo di dare una scossa a questo paese sempre più condannato all'oblio da politiche stolte che stanno uccidendo il tessuto sociale e lavorativo della nostra nazione.
Considerate le tragiche condizioni in cui si trova il popolo italiano e tenuto conto del fallimento totale della politica, l'unica risposta che oggi ci resta è di scendere in massa nelle strade con proteste ad oltranza che dovranno servire per riprenderci quei diritti e quella dignità che ci hanno sistematicamente tolto anno dopo anno.
Il Movimento Sociale Nazionalista da sempre è a fianco del nostro popolo e della nostra Patria, per questo anche il 9 dicembre saremo insieme a tutti gli italiani che vorranno ribellarsi per riavere indietro sovranità, dignità, giustizia sociale e lavoro.
Difendere la nostra nazione ed il nostro futuro è un diritto ma soprattutto un dovere.

La Segreteria Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

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