lunedì 15 dicembre 2008

L'ENNESIMA CENSURA DEL NATALE

Da alcuni anni a questa parte, ma in particolar modo quest’anno, dagli istituti scolastici ci giungono notizie sempre più frequenti di situazioni che hanno dell’incredibile.
Nelle scuole medie e superiori certi professori, probabilmente sessantottini ed anticlericali, s’improvvisano padroni delle strutture scolastiche e rimuovono senza permesso i crocefissi dalle aule; negli asili e nelle scuole materne invece, le maestre s’improvvisano giudici e sentenziano di censurare i presepi, gli alberi e gli addobbi di natale ed i canti della tradizione natalizia. Il tutto in nome della laicità dello stato, in nome dell’integrazione, in nome di una non precisata necessità di evitare di “offendere” e “turbare” bimbi, studenti e genitori stranieri.
A parte il fatto che verrebbe seriamente da chiedersi cosa ci sia di “offensivo” o di “sconvolgente” nel vedere un albero di natale, nel sentire una canzone come “tu scendi dalle stelle” o nell’allestireun presepe con tante statuine, che siamo certi i bambini si divertirebbero a preparare e a giocarci, qualunque sia la loro fede religiosa....Ma tant’è...
Di questo passo ci chiediamo e chiediamo a questi “insegnanti” quanto aspetteranno ancora prima di decidere di abolire le festività ed andare a fare lezione anche il 25 dicembre? Non vorremo mica privare gli islamici e gli atei di un giorno di scuola? Anzi, i giorni di ferie sono almeno una quindicina, allora tutti a scuola! Tutti al lavoro! O forse questi professori e maestrine ci tengono a farsi le vacanze sulla neve, stipendiati lo stesso dallo stato italiano? Certo, in questo caso fa comodo sentirsi parte della civiltà italiana, occidentale e cristiana....Non è vero?
Al di là dei discorsi provocatori, riteniamo sia inaccettabile svendere le nostre tradizioni millenarie, a maggior ragione se il principio è quello dell’integrazione. Ma chi si deve integrare? Noi o loro? Da che mondo è mondo chi emigra in un paese straniero si adegua a leggi e tradizioni di quel popolo, e nessuno si sogna di cancellare, accantonare, cambiare qualcosa che sta alla base fondante di quello Stato e di quel popolo. Se questi “soggetti” che hanno la patente di insegnanti, fossero meno ideologizzati e più responsabili nel lavoro che svolgono, saprebbero cogliere proprio da momenti come il natale l’occasione per trasmettere messaggi di integrazione nella nostra società, perché è proprio lo spirito natalizio e la gioiosità di questo periodo che rende tutti i bambini uguali ed in grado di confrontarsi e di vivere insieme un momento di compartecipazione a valori integranti. Sono proprio gli insegnanti che hanno il dovere morale e professionale di far apprendere anche agli stranieri che vivono qui le fondamenta della nostra società italiana, attraverso quindi l’insegnamento delle nostre tradizioni, della nostra cultura e della nostra storia. Se non lo fanno in queste occasioni, in quali altre pensano di farlo? Durante il ramadam o il capodanno cinese?
Ma chi è che davvero si sta facendo promotore di tutto questo boicottaggio? L’Adel Smith di turno, provocatore di professione? O forse gli anticlericali di natura, che vedono in questa nuova epoca, definita di multiculturalismo, un pretesto da cogliere al volo per sviscerare contro la Chiesa Cattolica tutto il proprio odio represso? Sono gli estremisti islamici, tipicamente intolleranti con quelle che non sono la loro religione, a farsi carico di queste iniziative? Oppure i marxisti anticlericali del nostro paese? In realtà sono entrambe le componenti a farlo, ma con una sostanziale differenza. Se i primi sono ancora una minoranza di poco conto e di nessuna influenza, i secondi invece hanno in mano la scuola, hanno in mano le menti future del nostro paese, hanno in mano un’importante fetta dell’educazione dei nostri figli, insomma, hanno in mano le nuove generazioni d’Italia. Ma soprattutto, per prima cosa sono italiani. Ed è questo il loro modo di servire la propria Patria? Ci sembrano piuttosto dei traditori, in chiaro stile comunista. Non a caso quelli che agiscono in tal modo si scopre essere vecchi sessantottini, filomarxisti, ideologicamente collocati a sinistra, più o meno estrema.
Perciò ci rivolgiamo a tutti questi maestri e professori da strapazzo, con un messaggio che sia chiaro ed inequivocabile: le nostre tradizioni non si cancellano, né si svendono! Si difendono!
E se loro che hanno questo compito non sono in grado di farlo, o non intendono svolgerlo per ragioni strumentali a fini politici, allora provvederemo noi a questa carenza, con iniziative precise.
Non staremo certo fermi a guardare decadere la nostra nazione, il nostro popolo, le nostre tradizioni millenarie per colpa di sinistrati professori che intendono annientarle, o di qualche arrogante islamico che si sente in diritto di alzare la voce in casa d’altri.
Anche se tutti noi no! Il nostro onore si chiama fedeltà” recitava un famoso motto di tanti anni fa... Quella fedeltà alle tradizioni ed alla storia millenaria dell’Italia cristiana, che mai permetteremo diventi atea o peggio ancora, islamica. Il Movimento Sociale Nazionalista si farà carico d’ora in avanti di riportare la nostra cultura e le nostre tradizioni in ogni luogo saranno calpestate, boicottate o nascoste. Scuole, asili,piazze in cui si applicheranno censure al natale e alla cristianità, noi promettiamo di riportare fisicamente una presenza che ricordi chi siamo e da quale storia proveniamo. Siamo pronti ad installare presepi, alberi ed addobbi natalizi fuori dai cancelli di tutte le strutture pubbliche che ci verranno segnalate come vittime di queste censure. La stessa cosa varrà per il crocefisso, sia esso in una scuola, in un ospedale o qualunque altro luogo pubblico, che noi riporteremo fisicamente al suo posto, se qualcuno oserà solo indebitamente rimuoverlo. Su questa questione non transigiamo.
Ci proponiamo d’ora in avanti di essere le sentinelle della civiltà italiana e cristiana.
Allora, buon natale a tutti. Perché, lo promettiamo, in Italia si festeggerà ancora a lungo....

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

6 commenti:

Anonimo ha detto...

queste cose mi fanno proprio incazzare! Non è possibile ridursi a svendere la propria
identità per far spazio a quella di altri, per altro estranei totalmente alla nostra civiltà.
Fa benissimo il partito ad organizzare iniziative come quelle proposte nel comunicato.

Anonimo ha detto...

Non ci sono più parole per descrivere la rabbia e il disgusto. Diamoci da fare per
difendere le nostre tradizioni,
o tra qualche anno il natale lo vedremo celebrare solo in qualche vecchio film a tema. Sempre che non censurino pure quello.

Anonimo ha detto...

Italia cristiana, mai musulmana! Fuori dalle palle gli islamici! Fuori dalle scuole i professori comunisti, causa di tutto il decadimento socio-culturale.

P.O.F. ha detto...

Quello che mi fa incazzare maggiormente è l'espressione quasi di paura che scorgo nei volti dei nostri politici e giornalisti quando devono parlare delle nostre tradizioni.Mentre quando si aprono a religioni diverse usanze straniere che tra le altre cose non conoscono.....allora è tutto un sorriso un battere le mani un FINALMENTE.......
Ecco,questo atteggiamento ipocrita e codardo io lo ODIO!

Anonimo ha detto...

un saluto a tutti.
devo dire che certe cose si commentano da sole, ma la cosa più
fastidiosa è che in questi momenti gli islamici se la ridono alle nostre spalle. Poco tempo fa, discutendo con un tizio marocchino che sta nel mio stesso palazzo, è arrivato a dirmi che è inutile prendersela con loro perché stiamo facendo tutto da soli. Ridendosela ha detto che ci stiamo autoestinguendo sia perché
non facciamo figli, sia perché non abbiamo il fegato di tenere
salde le nostre radici, mentre loro sono lì, che aspettano di prendersi il nostro posto e fare quello che vogliono. Avrei anche potuto spaccargli il muso, ma posso forse negare che la prima causa siamo appunto noi stessi? Possiamo negare che non avesse ragione nel dire che la colpa è del nostro paese? Ed io aggiungo, prima di tutto di questa ipocrita classe politica che finge di fare i nostri interessi, mentre ogni giorno li brucia? Meditiamo gente, meditiamo....

Anonimo ha detto...

Quello che dici Roberto io lo condivido, però non è che si possa
attribuire a noi della destra, quantomeno quella radicale/estrema
responsabilità politiche che non abbiamo. Ad esempio dovremmo
chiedere perché l’attuale governo, che si è spacciato di rappresentare la destra in Italia, non ha mai fatto nulla, né sta facendo niente ora per
risolvere la questione sociale che possa mettere le famiglie in
condizione di fare figli e mantenerli? Perché non ha fatto niente e non fa tuttora niente per risolvere il problema dell’invasione di clandestini?
Perché non fanno nulla per difendere quantomeno le nostre tradizioni?
Fini e Bossi, per cominciare dovrebbero essere i primi a rispondere a queste domande.
Ma non lo faranno, perché la risposta sta in una parola
sola : la poltrona. Già, quando ci si siede in un posto di potere ci si vende e ce se ne frega di andare a rompersi il capo su questioni spigolose che non vengono utili alle proprie esigenze di mantenimento del potere.
Fini apre agli immigrati, Bossi apre agli inciuci con le sinistre,
Berlusconi pensa solo alle sue aziende. E questi sarebbero di destra?

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