martedì 2 dicembre 2008

I GENDARMI DELLO STALINISMO MODERNO

Ancora una volta hanno colpito!
Ebbene sì, i gendarmi del “politicamente corretto” e della società multiculturale a tutti i costi, hanno per l’ennesima volta puntato i loro tentacoli liberticidi sulle persone che vogliono esprimere liberamente il proprio pensiero, evidentemente scomodo alle orecchie e agli interessi di chi vuole una società omologata su una precisa visione stalinista dell’Europa.
Questa volta è toccato allo “sceriffo” d’Italia, il prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, a suo tempo già due volte sindaco della suddetta città, che nei scorsi giorni è stato ufficialmente inserito nel registro degli indagati e verrà processato per presunta istigazione all’odio razziale e religioso.
Ed in questo quadro nulla di buono fa intravedere il piano che i potenti d’Europa stanno per imporci proprio in questi giorni su tale tematica, obbligando infatti tutti i paesi della UE ad inserire nel proprio ordinamento giuridico una legge che punirà le opinioni definite “razziste”, o pseudo tali, prevedendo perciò il carcere da 1 a 3 anni per chi sgarra dal “pensiero unico” di un’Europa globalizzata a carattere ideologico filointernazionalista-sovietico.
Resta da comprendere però quale sia l’interpretazione che daranno a tale presumibile reato.... Basterà chiedere un’ Europa cristiana e non islamica per finire in galera? Basterà sostenere di voler fermare il processo immigratorio per essere confinati dietro le sbarre di un carcere? Basterà raccogliere firme per lo sgombero di un campo nomadi per finire davanti ad un giudice?
Di leggi analoghe in Italia, che negano la libertà di pensiero, già ne sappiamo purtroppo qualcosa (vedi la Mancino, la Scelba, ed il XII° articolo transitorio della costituzione), ma evidentemente il sadismo di questi burocrati di Bruxelles non conosce limiti e non è sufficientemente appagato dall’odio che hanno verso l’Europa dei popoli, delle nazioni e della cristianità. Questo sì un vero e proprio razzismo nei nostri riguardi.
Sulla vicenda Gentilini, non posso che esprimere al prosindaco trevigiano tutta la mia solidarietà, e quella di tutto il movimento politico che dirigo, invitandolo a non mollare e a combattere come ha sempre fatto nella sua vita. Un uomo che mi permetto di considerare un camerata, (per sua stessa ammissione) e a cui mi sento proprio per questo ancora più vicino.
Ma al di là di ciò, le sue parole, espresse in quella domenica di settembre durante un comizio, miravano unicamente a difendere, seppur con linguaggio colorito, quelle che sono le nostre radici cristiane, oggi più che mai messe in pericolo da politiche immigratorie stolte e dannose per il futuro nostro e di quello dei nostri figli. Il suo pensiero, che poi è quello della stragrande maggioranza degli italiani, evidentemente rode a chi sta lavorando da anni per un progetto mondialista atto ad azzerare popoli e nazioni, sulla scia della costruzione di un superstato omologato secondo criteri economicamente ultracapitalisti, con l’ausilio della mentalità antinazionale ed anticristiana dello stalinismo moderno.
Prepariamoci perciò a tempi difficili, molto più difficili di quanto non siano quelli attuali, a tempi in cui sull’Europa calerà presto un’inevitabile nube oscura. Dove non è arrivata l’Unione Sovietica in passato, arriverà oggi l’Unione Europea, muovendo i suoi tentacoli contro i “non” omologati; tentacoli dai quali non sarà affatto facile uscirne “vivi”.
Tuttavia cosa ci resta, se non combattere? Sì, combattere per difendere la nostra identità nazionale, combattere per difendere le nostre tradizioni, combattere per difendere le nostre radici cristiane, ma combattere pure per la nostra libertà e per il futuro dei nostri figli, ispirati da quel sacrificio dei nostri antenati, che non possiamo affatto rendere vano.
Come loro, nemmeno noi, anzi, a maggior ragione nemmeno noi, dobbiamo mollare la sacrosanta battaglia per salvaguardare l’onore e la dignità del nostro fiero popolo e della nostra amata Patria, qualunque sarà il prezzo da pagare.
E con noi, insieme a noi, sul nostro esempio, dovranno farlo, e ne siamo convinti, anche tutti gli altri popoli d’Europa. Solo questo è il cammino per la salvezza della nostra civiltà europea.
Ed in tutto questo, che Dio ci assista....

Michele Marini
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Nazionalista

19 commenti:

Anonimo ha detto...

in realtà non mi pare essere la prima volta che il sindaco di treviso subisce qttacchi simili.
Non mollare!

Anonimo ha detto...

secondo me il discorso è un altro. Se in Italia esistesse un sistema della giustizia che funzioni davvero e che mette in galera tutti i criminali facendogli scontare la loro pena fino all’ultimo giorno, a me potrebbe andare bene ogni
limitazione. Ma finchè a pagare non sono mai quelli che ammazzano, rubano, stuprano, ma solo quelli che esprimono opinioni, allora non ci sto.
Fino a quando i criminali vengono messi in libertà e i mafiosi possono sedersi in parlamento,
mentre chi in un comizio grida il proprio pensiero finisce in galera, allora non possiamo che indignarci e ribellarci ad un sistema che proprio non funziona.

Anonimo ha detto...

scusate, ma adesso non è che ci possiamo mettere qui a barattare la nostra libertà d’espressione per ottenere in cambio una giustizia efficace. Deve essere un nostro diritto indiscutibile pretendere la certezza della pena ed il mantenimento della
sicurezza. Cosa facciamo Dario, ci mettiamo in ginocchio davanti a chi ha il dovere di darci queste garanzie, e gli offriamo un baratto da mercanti? Suvvia! Qui si deve lottare con tutte le proprie energie per ottenere entrambe le cose. tu invece ragioni come se dovessimo giungere a delle trattative.
Ma quali trattative!

Anonimo ha detto...

Dux, non hai capito il senso del mio discorso. Io facevo un paradosso per dire che i governanti e la magistratura dovrebbero pensare prima a mettere in galera i criminali veri, anziché accanirsi
vigliaccamente sul modo di pensare della gente comune.

P.O.F. ha detto...

In effetti noi europei ci siamo progressivamente "infiacchiti" forse troppo protetti dallo scudo americano,non riusciamo a vedere il pericolo che incombe sulle teste dei nostri figli.Chi perde il benessere è il primo che si ribella e si vede che per fortuna il benessere in Europa c'è ancora.Durerà?

Anonimo ha detto...

Scopro oggi della nascita di questo blog. Bene Segretario, finalmente uno spazio anche per
il nostro partito.
Sul post devo dire che concordo nel globale, anche se dai vostri commenti noto forse un po’ di
eccessiva preoccupazione. Probabilmente la democrazia in Europa sarà sempre meno presente,
ma penso anche che i popoli del continente se saranno davvero oppressi in questo modo si
ribelleranno, ed allora le leggi dovranno cambiare. Comunque capisco il senso del discorso
fatto da Dario e credo che abbia ragione nella sua “provocazione”. Pensassero ad arrestare i
criminali veri, altro che colpire la libertà dell’individuo, che poi sono i primi ad invocarla quando vengono toccati i loro interessi.
P.S. xchè non è stato ancora inserito il nostro logo sulla home page?

Anonimo ha detto...

Roberto, alla fine torniamo
sempre lì con il ragionamento.
Domandiamoci allora chi sbaglia
e perchè? Forse chi vuole che le
cose in Italia restino quelle
che sono?

Anonimo ha detto...

Lo sappiamo bene chi sono quelli
che sbagliano, e perchè lo fanno.
Ne traggono profitto economico ed
elettorale, perchè altro se no?

Anonimo ha detto...

camerati,vedo che qui si fanno molti discorsi validi ma penso che invece di preoccuparsi di quello che fanno gli altri e di come si muovono, dovremmo
pensare a preoccuparci di quello che facciamo e potremo fare noi. Ad esempio siamo in grado di
raccogliere consensi fra la gente? Siamo in grado di portare via l’elettorato che ha votato
la lega nord o il pdl? Non lo dico tanto per il nostro partito quanto invece per tutti i partiti di destra. Il Segretario Marini
ha fatto un appello all’unità dell’area, ma gli altri hanno
davvero voglia di raggiungerla? E se sì,sono poi in grado
di portare avanti una strategia comune che sappia conquistare i voti andati in passato a Berlusconi,Bossi e Fini? Soprattutto ora che stanno perdendo consensi?
Gabriele Adinolfi (che immagino conoscerete tutti)dice sempre che bisogna agire e costringere gli altri a criticarci per le nostre azioni,anzichè essere noi a
perdere il nostro tempo a strillare e criticare gli altri per quello che fanno. A destra manca proprio la capacità di
essere propulsivi. Questa è l’unica cosa che deve
preoccuparci oggi.
Nobis!

Anonimo ha detto...

Francesco, quanto ad Adinolfi io
lo rispetto e spesso condivido
le sue idee, però lui parla facile non mettendosi in
gioco con la gestione di un partito. Tornasse alla guida di un movimento come fece in gioventù e poi valuteremo se sarà in grado di agire con efficacia come va dicendo sui suoi scritti.
Noi almeno siamo in un partito e ci proviamo. Le chiacchiere degli intellettuali come oggi è lui,
invece stanno a zero.

Anonimo ha detto...

Dux,non so se Adinolfi sia così
impreparato o se teme di rimettersi in gioco. So per
certo che è persona coerente.

Anonimo ha detto...

la soluzione è continuare nella
strada che tutta la destra in Italia ha portato avanti in questi anni. Non arrendersi, non
piegarsi ai diktat internazionali
e quelli massonici di governi
succubi del potere mondiale.

Anonimo ha detto...

tante chiacchiere ma pochi fatti!
non ci si faccia ridere dietro

Anonimo ha detto...

anonimo, con chi e l'hai?
se vieni qui per fare polemica trovati un altro blog.

Anonimo ha detto...

vorrei dire all’amico “a destra per sempre” che hai fatto un po’ di confusione.
Quando dici che bisogna seguire le soluzioni che in questi anni tutti i partiti di destra hanno portato avanti, a cosa e soprattutto a chi ti riferisci?
Perché se mi parli di AN, non puoi certo dire che si sono rifiutati di piegarsi al
potere mondiale massone! Fini è il primo dei massoni, è il primo che si è andato a genuflettere in casa dei potenti (ricordi la visita in Israele? Ricordi le mille dichiarazioni filo americane?) Quelli di AN sono i primi che hanno scelto di
andare con i centristi affaristi d’Europa, oltre che di quelli di casa nostra (Berlusca docet). Lo stesso discorso vale per azione sociale della Nipotini, lo
stesso vale per quel partito su carta che si chiama nuovo msi del massone Saya che ha dichiarato di aver lavorato per i servizi segreti americani. Ma di cosa
stiamo parlando? Di chi, soprattutto? Qui c’è da rivoltare come un calzino quest’area e fare una cernita su chi è veramente coerente con determinati ideali
che si va sbandierando e chi invece è solo un’opportunista in cerca di carriera.
Premesso tutto questo allora sono d’accordo con te che coloro che restano coerenti continuino a non arrendersi. Del resto se non la pensassimo così non saremo qui,
ma probabilmente a fare i leccapiedi di Berlusconi, Fini & soci.

Anonimo ha detto...

Dario, le cose che hai detto sono corrette, ma non starei qui a criticare troppo l’imprecisione di una semplice opinione.
Il concetto era chiaro lo stesso.
Detto ciò, ritengo non si debba perdere di vista il punto fondamentale: noi siamo qui per costruire una casa unitaria, non per lanciare accuse a Tizio o a Caio; quello che Fini ha fatto si commenta da solo. La strada che la Floriani ha scelto, preferendo
Arcore alla coerenza e agli ideali, abbandonando i camerati di forza nuova per una poltrona sicura in parlamento, è affar suo e verrà giudicata per questo.
Di Saya non so neppure chi sia, e mi importa ben poco. Quello che invece dobbiamo evitare è di
cadere nel solito errore di accanirsi contro di noi, come avviene spesso negli altri partiti d’area. Se domani bussano alla nostra porta dei camerati che hanno militato in AN o in AS o con il nuovo msi, dobbiamo giudicarli male solo per le scelte dei loro leaders?
Distinguiamo i militanti che si danno da fare e credono in un progetto, nella più assoluta buona fede, e chi invece avendo in mano tali progetti li usa unicamente per il loro scopo personale. Sai quanta gente di AN ho visto costernata dopo tutte le svolte finiane? Sai quanti ho sentito delusi dalle scelte della Floriani, dopo averla sostenuta?
Diamoci da fare in modo costruttivo, non in modo distruttivo. Altrimenti finisce che anziché fare fascio, si fa
s-fascio!

Anonimo ha detto...

I temi che avete sollevato sono giusti e condivisibili.
Ma Roberto, qui non mi sembra
che nessuno stia facendo sfascio... E se hai dubbi su questo, ti invito a rileggerti il
comunicato del nostro partito quando a settembre fece l’ormai noto appello unitario.
Vedrai che proprio qui rifiutiamo quella logica di contrapposizione interna alla quale tu stesso facevi riferimento.
Poi personalmente posso dirti che non avendo mai militato in AN, non posso dire come la pensino realmente i loro iscritti.
Ti posso dire però che se fossi stato in quel partito me ne sarei già andato dopo le dichiarazioni di Fini nel 2003 invece che restarvi ancora oggi. Anzi, ti dirò di più, non avrei mai aderito, per il semplice fatto che io rifiuto la svolta di Fiuggi. Ma questi comunque sono altri argomenti, e se domani un ex militante di AN ci chiede di iscriversi, penso che il nostro
partito debba senza problemi accoglierlo. Capisco comunque lo scetticismo che in molti di noi ci potrebbe essere. Ma qui siamo per costruire, non per fare tagli ai tessuti, altrimenti resteremo solo con mezzo abito indosso, metaforicamente parlando.

Anonimo ha detto...

Ho letto casualmente questo
comunicato e sono stato indirizzato su questo blog.
Sono un ex elettore della lega nord, cittadino di treviso e volevo ringraziarvi perchè siete stati gli unici a prendere le difese del mio prosindaco.
Nemmeno quelli del suo partito hanno avuto il coraggio di esprimergli solidarietà.
Trovo inconcepibile che la lega
tace e gli unici che difendono
Gentilini sono esponenti di altri
partiti, in questo caso di estrema
destra. Sono deluso dalla politica
Vi faccio i miei auguri, anche
perchè siete più meritevoli e
coerenti voi, di quelli che oggi
occupano i posti di potere.
scusate l'intrusione ed un saluto.

P.O.F. ha detto...

Io spero che si materializzi un politico carismatico nuovo.
non vedo alternative altrimenti alla frammentazione della destra italiana.
Ricordo quando Fini era il CAPO della destra in Italia quando sognavamo un grande M.S.I. la delusione è stata enorme e adesso si aspetta.......

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